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Kristine Alksne – Terrains Vagues
un progetto di Kristine Alksne in collaborazione con Giuseppe Ielasi
Comunicato stampa
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I “terrains vagues” sono zone senza scopo e senza rappresentazione, tematizzati e utilizzati come risorsa narrativa, luoghi d’espressione di un contenuto imprevisto altrimenti vuoto.
Il progetto Terrains Vagues nasce dall’incontro tra l’artista Kristine Alksne – alla sua prima personale milanese - e il musicista Giuseppe Ielasi.
Partendo dall’osservazione delle mappe prodotte dal software Google Earth, dove i limiti tra terra e acqua sono trasformati in contorni puri, astratti, sino a perdere ogni connotazione geografica, e da registrazioni di ‘shortwave radio’ processate in modo da ottenere toni e frequenze pure, Alksne e Ielasi generano forme irregolari che in un’atmosfera di rarefatta sospensione invadono lo spazio della galleria. Trasfigurando i dettagli del suono e dell’immagine, compongono individualissimi paesaggi immaginari.
Lavorare nello spazio e sullo spazio offrendo una lettura personale della realtà, è una delle peculiarità del lavoro di Kristine. Le sue opere, tra video, fotografia, disegno e installazione nascono spesso negli interstizi, utilizzando materiali presi a prestito dalla natura o dai luoghi d’intervento.
Spesso realizza installazioni da attraversare e percorrere, sollecitando una riconquista delle sensazioni e la ricerca di equilibrio tra il mondo esterno e quello intimo e privato delle percezioni.
Leggero, minimale, sensibile e mimetico, il lavoro di Kristine Alksne ha origine nei dati visivi che l'artista coglie intorno a sé: dai fenomeni naturali osservati nel dettaglio e nella loro transitorietà, alle presenze architettoniche, ai paesaggi aerei che si vedono scorrere dall'oblò di un aereo.
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Kristine Alksne (Riga, Lettonia 1980) - Selezione mostre
2006: Wherever We Go, Spazio Oberdan, Milano e San Francisco Art Institute, San Francisco; VideoReport Italia 04_05, GC.AC - Galleria comunale d'Arte Contemporanea, Monfalcone; Paradossi dell’amicizia: qui & là, O’Artoteca, Milano. 2005: Con altri occhi. La città vista dai giovani artisti, Palazzo della Ragione, Milano. 2003: Private Architectures, Galleria Continua, San Gimignano (SI). 2002: Assab one. La generazione dell'arte emergente in Italia, Ex GEA, Milano; Note: stati mentali, Viafarini, Milano; Tracce di un seminario”, Marina Abramovic e ventisette artisti del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti, Viafarini, Milano.
Giuseppe Ielasi (Milano, 1974) ha iniziato a suonare la chitarra nel 1988, lavorando per molti anni nell'ambito della musica improvvisata, collaborando con musicisti quali Renato Rinaldi nel duo Oreledigneur, Alessandro Bosetti, Michel Doneda, Ingar Zach, Dean Roberts. Ha suonato inoltre, tra gli altri, con Taku Sugimoto, Jerome Noetinger, Mark Wastell, Martin Siewert, Nmperign, Brandon Labelle, Nikos Veliotis, Gert-Jan Prins, Phill Niblock, Oren Ambarchi, Thomas Ankersmit.
Negli ultimi anni il suo interesse principale si è rivolto alle performances site-specific usando la chitarra come sorgente sonora primaria ma integrando microfoni e sistemi multicanale di altoparlanti per la diffusione del suono in relazione allo spazio. Nel 1998 fonda l'etichetta Fringes recordings. Fra le sue recenti produzioni discografiche ‘Gesine’ e ‘Untitled’, entrambi editi dalla svedese Hapna.
Il progetto Terrains Vagues nasce dall’incontro tra l’artista Kristine Alksne – alla sua prima personale milanese - e il musicista Giuseppe Ielasi.
Partendo dall’osservazione delle mappe prodotte dal software Google Earth, dove i limiti tra terra e acqua sono trasformati in contorni puri, astratti, sino a perdere ogni connotazione geografica, e da registrazioni di ‘shortwave radio’ processate in modo da ottenere toni e frequenze pure, Alksne e Ielasi generano forme irregolari che in un’atmosfera di rarefatta sospensione invadono lo spazio della galleria. Trasfigurando i dettagli del suono e dell’immagine, compongono individualissimi paesaggi immaginari.
Lavorare nello spazio e sullo spazio offrendo una lettura personale della realtà, è una delle peculiarità del lavoro di Kristine. Le sue opere, tra video, fotografia, disegno e installazione nascono spesso negli interstizi, utilizzando materiali presi a prestito dalla natura o dai luoghi d’intervento.
Spesso realizza installazioni da attraversare e percorrere, sollecitando una riconquista delle sensazioni e la ricerca di equilibrio tra il mondo esterno e quello intimo e privato delle percezioni.
Leggero, minimale, sensibile e mimetico, il lavoro di Kristine Alksne ha origine nei dati visivi che l'artista coglie intorno a sé: dai fenomeni naturali osservati nel dettaglio e nella loro transitorietà, alle presenze architettoniche, ai paesaggi aerei che si vedono scorrere dall'oblò di un aereo.
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Kristine Alksne (Riga, Lettonia 1980) - Selezione mostre
2006: Wherever We Go, Spazio Oberdan, Milano e San Francisco Art Institute, San Francisco; VideoReport Italia 04_05, GC.AC - Galleria comunale d'Arte Contemporanea, Monfalcone; Paradossi dell’amicizia: qui & là, O’Artoteca, Milano. 2005: Con altri occhi. La città vista dai giovani artisti, Palazzo della Ragione, Milano. 2003: Private Architectures, Galleria Continua, San Gimignano (SI). 2002: Assab one. La generazione dell'arte emergente in Italia, Ex GEA, Milano; Note: stati mentali, Viafarini, Milano; Tracce di un seminario”, Marina Abramovic e ventisette artisti del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti, Viafarini, Milano.
Giuseppe Ielasi (Milano, 1974) ha iniziato a suonare la chitarra nel 1988, lavorando per molti anni nell'ambito della musica improvvisata, collaborando con musicisti quali Renato Rinaldi nel duo Oreledigneur, Alessandro Bosetti, Michel Doneda, Ingar Zach, Dean Roberts. Ha suonato inoltre, tra gli altri, con Taku Sugimoto, Jerome Noetinger, Mark Wastell, Martin Siewert, Nmperign, Brandon Labelle, Nikos Veliotis, Gert-Jan Prins, Phill Niblock, Oren Ambarchi, Thomas Ankersmit.
Negli ultimi anni il suo interesse principale si è rivolto alle performances site-specific usando la chitarra come sorgente sonora primaria ma integrando microfoni e sistemi multicanale di altoparlanti per la diffusione del suono in relazione allo spazio. Nel 1998 fonda l'etichetta Fringes recordings. Fra le sue recenti produzioni discografiche ‘Gesine’ e ‘Untitled’, entrambi editi dalla svedese Hapna.
16
gennaio 2007
Kristine Alksne – Terrains Vagues
Dal 16 gennaio al 09 marzo 2007
arte contemporanea
Location
ARTOPIA GALLERY
Milano, Via Lazzaro Papi, 2, (Milano)
Milano, Via Lazzaro Papi, 2, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15,30-19,30
Vernissage
16 Gennaio 2007, ore 18.30
Autore
Curatore