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Beatrice Castrini – Frammenti di tempo
Beatrice Crastini lavora sulle opere con gran finezza d’esecuzione secondo un rigore scientifico che adotta anche nei confronti di se stessa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con l’avvicinarsi dell’imbrunire, il viandante attraversa regioni inesplorate
cerca un riparo per la notte. Vede i giunchi che crescono dappertutto,
ne stringe quanti gli è possibile tra le braccia e li lega insieme alla sommità:
in men che non si dica, ha costruito una capanna vivente con la vegetazione.
L’indomani, prima di intraprendere un’altra giornata di cammino,
slega i giunchi e in men che non si dica la capanna di disfa e scompare,
ridiventa una parte indistinta del giuncheto.
La natura appare di nuovo contaminata, eppure rimangono piccole tracce del rifugio:
una leggera piega o una curva qua e là fra le canne
il ricordo della capanna nella mente del viandante,
oltre in quella di chi legge questa descrizione.
(Tratto da “wabi-sabi” di Leonard Koren)
image
Per scelta cerco di trasmettere ai miei lavori una semplicità dettata da una continua eliminazione del superfluo, quel surpluss societario che ci allontana dal sentire istintivo e che ci obbliga a gestualità codificate paralizzanti.
Visti singolarmente, cerco di comunicare descrivendo un frammento di tempo,
che non è fermo, o perfetto, o unico ma è sicuramente,
di passaggio
(Beatrice Crastini)
cerca un riparo per la notte. Vede i giunchi che crescono dappertutto,
ne stringe quanti gli è possibile tra le braccia e li lega insieme alla sommità:
in men che non si dica, ha costruito una capanna vivente con la vegetazione.
L’indomani, prima di intraprendere un’altra giornata di cammino,
slega i giunchi e in men che non si dica la capanna di disfa e scompare,
ridiventa una parte indistinta del giuncheto.
La natura appare di nuovo contaminata, eppure rimangono piccole tracce del rifugio:
una leggera piega o una curva qua e là fra le canne
il ricordo della capanna nella mente del viandante,
oltre in quella di chi legge questa descrizione.
(Tratto da “wabi-sabi” di Leonard Koren)
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Per scelta cerco di trasmettere ai miei lavori una semplicità dettata da una continua eliminazione del superfluo, quel surpluss societario che ci allontana dal sentire istintivo e che ci obbliga a gestualità codificate paralizzanti.
Visti singolarmente, cerco di comunicare descrivendo un frammento di tempo,
che non è fermo, o perfetto, o unico ma è sicuramente,
di passaggio
(Beatrice Crastini)
23
gennaio 2007
Beatrice Castrini – Frammenti di tempo
Dal 23 gennaio al 05 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARS
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 17 alle 19 ,
martedì e venerdì oltre che dalle 17 alle 19 anche dalle 10 alle 20 su appuntamento
sabato e festivi no stop dalle 10 alle 20
Vernissage
23 Gennaio 2007, ore 18.30
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