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Gianni Caravaggio – Spreco di energia assoluta
La mostra, scandita nei due spazi della galleria, si snoda in un percorso che esplora le potenzialità dinamiche della scultura, disciplina statica per eccellenza
Comunicato stampa
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francesca kaufmann e’ lieta di presentare Spreco di energia assoluta, un nuovo insieme di lavori di Gianni Caravaggio. La mostra, scandita nei due spazi della galleria, si snoda in un percorso che esplora le potenzialità dinamiche della scultura, disciplina statica per eccellenza. Le opere di Gianni Caravaggio sono segnate dalle tracce di una trasformazione avvenuta o in potenza, in ogni caso si pongono al confine tra due dimensioni temporali, creando di volta in volta mondi nuovi, dominati da leggi proprie.
Spreco di energia assoluta è una scultura formata dall’unione di due solidi, un cubo di marmo sprofondato nella concavità di una forma poliedrica e misteriosa. La fusione dei corpi si compie attraverso un processo temporale e si concretizza nei flussi di crema che colano dalla base e dai fori dell’opera. Il grande blocco di marmo - spinto idealmente dal peso di una lenticchia - sembra liquefarsi per l’attrito tra le due masse, inscenando dei paradossi fisici.
Nel nuovo spazio della galleria le sculture creano un panorama di forme che non possono essere classificate come oggetti ma piuttosto come cose, la cui conoscenza passa attraverso un processo di osservazione che impedisce il riconoscimento, venendo a mancare qualsiasi appiglio a categorie precostituite.
Cosmicomica è una scultura in marmo nero poliedrica e mutevole che può essere appoggiata su ogni suo lato, così da creare di volta in volta nuove costellazioni di lenticchie, posate sugli spigoli del solido. Il processo demiurgico della creazione è ricondotto a un gesto ludico. Anche Attendere un mondo nuovo implica un mutamento di stato, questa volta del tutto accidentale. Lo sbilanciamento della scultura libera un panorama apparentemente caotico formato da farina, borotalco e lenticchie: il cambio di stato genera un nuovo ordine, appunto un mondo nuovo. Il video Attendere un mondo nuovo sottolinea e insieme isola il momento della caduta del solido attraverso l’alternarsi ritmato tra il non-tempo della stasi, in cui il prisma sembra appiattirsi in una figura astratta, e il tempo dell’accadimento. Cosa è la trasposizione scultorea di un accumulo informe di scarti di argilla: la sua materialità è ambigua, grazie all’incontro tra borotalco e alluminio. Sulla sua superficie posano delle lenticchie rosse che riproducono la costellazione corrispondente alla data di nascita della scultura. Qui come in altri lavori le lenticchie rimandano al concetto di individualità o, in quanto semi, rappresentano il punto iniziale del divenire. Orbita associa alla solidità del materiale una forza dinamica e centrifuga, provocata dal percorso tracciato dalla lenticchia posata sul solido. La rotazione forzata delle linee impone alla scultura un illusionistico movimento rotatorio che coinvolge lo spazio circostante, in cui il corpo pare anelare a un’impossibile deformazione.
Il lavoro di Gianni Caravaggio fa riferimento a processi di dispersione energetica, a cambi di stato intesi come atto di esistenza. Rimanda a uno spreco di energia che contravviene alle leggi dell’utile e del profitto, ma produce bellezza.
Spreco di energia assoluta è una scultura formata dall’unione di due solidi, un cubo di marmo sprofondato nella concavità di una forma poliedrica e misteriosa. La fusione dei corpi si compie attraverso un processo temporale e si concretizza nei flussi di crema che colano dalla base e dai fori dell’opera. Il grande blocco di marmo - spinto idealmente dal peso di una lenticchia - sembra liquefarsi per l’attrito tra le due masse, inscenando dei paradossi fisici.
Nel nuovo spazio della galleria le sculture creano un panorama di forme che non possono essere classificate come oggetti ma piuttosto come cose, la cui conoscenza passa attraverso un processo di osservazione che impedisce il riconoscimento, venendo a mancare qualsiasi appiglio a categorie precostituite.
Cosmicomica è una scultura in marmo nero poliedrica e mutevole che può essere appoggiata su ogni suo lato, così da creare di volta in volta nuove costellazioni di lenticchie, posate sugli spigoli del solido. Il processo demiurgico della creazione è ricondotto a un gesto ludico. Anche Attendere un mondo nuovo implica un mutamento di stato, questa volta del tutto accidentale. Lo sbilanciamento della scultura libera un panorama apparentemente caotico formato da farina, borotalco e lenticchie: il cambio di stato genera un nuovo ordine, appunto un mondo nuovo. Il video Attendere un mondo nuovo sottolinea e insieme isola il momento della caduta del solido attraverso l’alternarsi ritmato tra il non-tempo della stasi, in cui il prisma sembra appiattirsi in una figura astratta, e il tempo dell’accadimento. Cosa è la trasposizione scultorea di un accumulo informe di scarti di argilla: la sua materialità è ambigua, grazie all’incontro tra borotalco e alluminio. Sulla sua superficie posano delle lenticchie rosse che riproducono la costellazione corrispondente alla data di nascita della scultura. Qui come in altri lavori le lenticchie rimandano al concetto di individualità o, in quanto semi, rappresentano il punto iniziale del divenire. Orbita associa alla solidità del materiale una forza dinamica e centrifuga, provocata dal percorso tracciato dalla lenticchia posata sul solido. La rotazione forzata delle linee impone alla scultura un illusionistico movimento rotatorio che coinvolge lo spazio circostante, in cui il corpo pare anelare a un’impossibile deformazione.
Il lavoro di Gianni Caravaggio fa riferimento a processi di dispersione energetica, a cambi di stato intesi come atto di esistenza. Rimanda a uno spreco di energia che contravviene alle leggi dell’utile e del profitto, ma produce bellezza.
24
gennaio 2007
Gianni Caravaggio – Spreco di energia assoluta
Dal 24 gennaio al 24 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
KAUFMANN REPETTO
Milano, Via Di Porta Tenaglia, 7, (Milano)
Milano, Via Di Porta Tenaglia, 7, (Milano)
Vernissage
24 Gennaio 2007, ore 19
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