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Steve DeGroodt – The Bleed of Intuitive Signals
Dopo la mostra personale The Bleed of Intuitive Signals tenutasi a Bologna nel mese di dicembre presso neon>campobase, una selezione di opere di Steve DeGroodt verranno presentate a Milano presso neon>fdv
Comunicato stampa
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neon>fdv presenta la prima personale milanese di Steve DeGroodt, artista statunitense attivo nell’area californiana dove collabora principalmente con Carl Berg Gallery (Los Angeles/Amsterdam www.carlberggallery.com) e Peter Blake Gallery (Laguna Beach www.peterblakegallery.com).
In precedenza un suo lavoro era stato esposto a Bologna nel 2002 nella mostra Entr’acte, nei locali già sede degli uffici Telecom in via Albiroli.
Steve DeGroodt nasce a Saipan nelle Isole Marianne (Pacifico orientale) nel 1948, attualmente vive e lavora a Los Angeles (USA).
Dopo avere conseguito un BFA Degree in Painting alla Florida Atlantic University nel 1971, fino al 1980 lavora come musicista professionista esibendosi dal vivo e incidendo dischi.
Come in un percorso circolare in cui si combinano le sue varie esperienze, DeGroodt poi ritorna all’arte visiva interpretandone gli elementi in parallelo alla musica (struttura, intervalli, colore, texture, tensione, ritmo). I suoi quadri astratti degli anni ’80 tuttavia integrano già una varietà di materiali, contenendo anche elementi che li portano verso la scultura.
Nel 1984 compie da solo un lungo viaggio nel sud Pacifico e in particolare a Papua Nuova Guinea, riportandone un forte influsso sulla sua vita e conseguentemente sulla sua arte: la capacità di certe tribù di integrare nella loro estetica materiali provenienti dal loro habitat con relitti e rifiuti derivati da prodotti di consumo occidentali colpisce e stimola DeGroodt, come testimonia la grande installazione RESIDUE al Santa Monica Museum of Art (1992) che si dispiega come una ricerca sul fenomeno degli spostamenti culturali.
Mentre si trova nel Pacifico DeGroodt entra in contatto con la musica Ghazal del nord dell’India. Questa musica, leggiadra e lamentosa, basata sulla poesia Urdu dell’antica Persia, è un evidente elemento di riferimento e riemerge nella qualità formale di un ampio corpus di lavori realizzati fra la metà e la fine degli anni ’90, caratterizzati dalla combinazione del colore con una specifica e fragile qualità estetica.
La scoperta (1995) di Molloy, Malone Dies and The Unnamable, le tre novelle che compongono la Trilogia di Samuel Beckett, finisce per avere una forte influenza sul lavoro successivo di DeGroodt: fra il 1995 e il 2001 ne derivano un’ampia serie di disegni, sculture e sculture sonore. Queste meditazioni astratte, che riprendono le riflessioni care a Beckett sulla condizione umana, seguitano a integrare materiali diversi (es. pezzi di indumenti, tessuti, polline d’api, involucri, scatole di cartone, cuscini di schiuma, acrilici, rami di gelso) che, combinati in composizioni non narrative, evocano la sfera più profonda e inesprimibile dell’esistenza umana.
A proposito del lavoro di Steve DeGroodt David Pagel scrive sul Los Angeles Times che Nel momento in cui l’arte che produce maggiore rumore sembra ottenere il massimo di attenzione, è rinfrescante vedere lavori che richiedono attenzione per la loro presenza formale… Il tempo rallenta davanti ai collages di DeGroodt. Ogni disegno di DeGroodt è in effetti parecchi disegni in uno. Distesi in composizioni fortuite, rilassate, i loro elementi sembrano mescolati come un mazzo di carte, come se l'artista cercasse fino a trovarla una combinazione corrispondente al suo stato psicologico… In questi lavori “senza pretese”, che sono “qualsiasi ma preziosi” prende forma una combinatoria potenzialmente infinita.
Nella mostra allestita a Bologna Steve DeGroodt presentava un’ampia selezione di lavori, sculture e disegni, realizzati negli ultimi dieci anni, che vanno dagli oggetti di ispirazione più dichiaratamente architettonica alla serie di opere esistenzialiste legate alla ricerca ispirata dall’incontro con la Trilogia di Beckett fino ai lavori più colorati e fluidi basati sulla corrispondenza avviata dall’artista con una famiglia residente in un villaggio rurale dell’India.
Ne risulta un movimento fluido che parte dal formalismo architettonico per abbracciare le forme ruvide ma affascinanti che caratterizzano i caratteri della scrittura Kannada (Hindi).
A Milano viene presentata una selezione di opere, altri lavori dell’artista saranno presentati nello spazio neon> in Artefiera Art First Bologna 25-29 gennaio 2007 STAND B61 PADIGLIONE 21AF
La mostra è aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00, e su appuntamento.
neon>fdv
via Procaccini 4 20154 Milano
tel e fax +39 02 45486367
neonfdv@neoncampobase.com
www.neoncampobase.com
Selected Solo Exhibitions
2004
Alluvial, Carl Berg Gallery, Los Angeles, CA Peter Blake Gallery, Laguna Beach, CA
2002
Peter Blake Gallery, Laguna Beach, CA
2001
Slowly/Still, ART AFFAIRS, Amsterdam, Netherlands Peter Blake Gallery, Laguna Beach, CA
2000
Richard Heller Gallery, Santa Monica, CA terra (in)cognita, Irvine Fine Arts Center, Irvine, CA
1999
Gallery 207, West Hollywood, CA jennjoygallery, San Francisco, CA
1998
Swim the Grace Notes, Remba Gallery, Los Angeles, CA ART AFFAIRS, Amsterdam, Netherlands
1997
Worlds Apart, Gallery LASCA, Los Angeles, CA
1995
Pregnant Pause, Sue Spaid Fine Art, Los Angeles, CA
1992
Birds of Paradox, Sue Spaid Fine Art, Los Angeles, CA
1990
Galerie de Clou, Amsterdam, Netherlands
1988
San Francisco Museum of Modern Art, Fort Mason Gallery, San Francisco, CA
1987
Simard Halm Gallery, Los Angeles, CA
1986
New Guinea Revelations, De la Guerra Gallery, Santa Barbara
1984
Simard Halm Gallery, Los Angeles, CA
Selected Collaborations and Group Exhibitions
2006
Raw Material, Riverside Art Museum, Riverside, CA Lo-Fi, Raid Projects, Los Angeles, CA Artist's Books, Brevard Museum of Art and Science, Melbourne, Fl
2005
Paul Ruscha's Full Moon, Pharmaka, Los Angeles, CA Book of Lies, Happy Galerie, Belgrade, Croatia
2004
Practice / Carroll, DeGroodt, Feher, Ireland, Taylor, Vyakul Carl Berg Gallery, Los Angeles, CA
2003
The Book of Lies, Gunwald Center, Armand Hammer Museum and Arc of an Idea at the Ben Maltz Gallery, Otis School of Art and Design, Los Angeles, CA Bourgeois, Chamberlain, Colson, DeGroodt, Ruscha, and Vaultier
ART AFFAIRS, Amsterdam, Netherlands
2002
ENTR'ACTE, Albiroli Palace, Bologna, Italy Their, They're There, Steve DeGroodt / David McDonald, Cypress College, Cypress, CA West Coast, ART AFFAIRS, Amsterdam, Netherlands Flat Files, Galerie Bernard Jordan, Paris, France From Sculpture, Irvine Fine Arts Center, Irvine, CA
2001
Rogue Wave, LA Louver, Venice, CA Out Of Context, Museum at California State University, San Bernardino, CA Shifters, Artplace, Los Angeles Art Forum Berlin/ Pierogi 2000, Berlin, Germany
2000
Breakstep, Inmo Gallery, China Town, Los Angeles, CA Haulin’ Ass/Pierogi in LA, POST, Los Angeles Richard Heller Gallery, Berlin Art Fair, Berlin, Germany The Part to the Whole, Laband Gallery, Loyola Marymount University, Los Angeles, CA
1999
Hubcap Diamond Star Halo, Claremont Graduate University, Claremont, CA Sig Alert 2, Grand Central Gallery, Cal State Fullerton, Santa Ana, CA Monte Clark Gallery, Vancouver, BC, Canada Sig Alert, Arizona State University, Tempe, AZ
1998
Drawww, Stranger, Plug-In, Winnipeg, Canada
1997
CA 90001-185, W-139, Amsterdam, The Netherlands Papier, Hohenthal und Bergen Galerie, Munich, Germany
1996
Materialwise (NL), Galerie Markant, Langelo, Netherlands 7:24:52 PM (PST), Gallery LASCA, Los Angeles, CA Pyong-Taek Arts Festival, Pyong-Taek, Korea Radical Artifice, Medical Arts Group, Santa Monica, CA
1995
Materialwise, Gallery LASCA, Los Angeles, CA Fabrication: Formal, Found, and Funky, the Guggenheim Gallery, Chapman University, Orange, CA The Smart Show, Swedish International Art Fair, Sue Spaid Fine Art, Stockholm, Sweden
1993
The Elegant, Irreverent and Obsessive; Drawing in Southern California, California State University, Fullerton, CA Between Here and They're, San Francisco Museum of Modern Art, Fort Mason Gallery, installation with composer Carl Byron
1992
Residue, Santa Monica Museum of Art, Artist Project Series, installation with composer Carl Byron The Dance Crazy Kid From New Jersey Meets Hofmannsthal, The Armory Center for the Arts, Pasadena, CA interdisciplinary collaboration with composer, Michael Bayer, dramaturge Strawn Bovee & the Rudy Perez Performance Ensemble
1991
Essentially Raw, Sue Spaid Fine Art, Los Angeles, CA
1990
Drawing the Line, Richard Bennet Gallery, Los Angeles, CA
1989
In-Site, Gallery at the Plaza, Security Pacific Corporation, Los Angeles, CA
1988
Em Nau, Mount Saint Mary's College, Los Angeles, collaboration with composer Carl Byron
1987
Equaltime, Los Angeles Arts Festival, Los Angeles Theater Center, interdisciplinary collaboration with choreographer Rudy Perez, composer Carl Byron, and the Rudy Perez Performance Ensemble
1986
Los Angeles Institute of Contemporary Art, Los Angeles, CA
1984
The Cotton Exchange, Los Angeles Contemporary Exhibitions (LACE), Los Angeles, CA
1982
Brevard Museum and Art Center, Melbourne, FL
Public Collections
The Atheneum, La Jolla, CA
Arizona State University Museum of Art, Tempe, AZ
Bank of America, San Francisco, CA
John S. Copley Library, La Jolla, CA
Gruenwald Study Center for the Graphics Arts, The Armand Hammer UCLA, Los Angeles CA
Library for Performing Arts Lincoln Center, New York, NY
New York Public Library, New York, NY
Steve DeGroodt, born on Saipan in the Mariana Islands in the western Pacific (1948), has lived and traveled extensively. Upon receiving a BFA Degree in Painting (1971) from Florida Atlantic University, he then pursued life as a professional musician both performing and recording until 1980.
Coming full circle, DeGroodt returned to visual art as the parallels to music (structure, intervals, color, texture, tension, rhythm) were quite similiar. His paintings of the 1980's however integrated a variety of materials and were decidedly abstract. They also became more sculptural.
A solo journey to the south Pacific to the island of Papua New Guinea (1984) had a major impact on his life experiences and subsequently his art. The simpatico aesthetic of certain preliterate tribes whose integration of materials from their environment mixed with the flotsam and jetsam of western consumer products proved refreshing though disturbing to DeGroodt. This experience later resulted in his extensive installation RESIDUE at the Santa Monica Museum of Art (1992) that was an inquiry into the phenonmenon of cultural dislocation.
While in the Pacific, DeGroodt encountered the Ghazal music of north India. This graceful plaintive music, based upon the Urdu poetry of ancient Persia, has been a reference and as such manifested itself in some of the more formal qualities of his sculptures of the mid to late 1990's. Color combined with a certain fragile aesthetic has been emphasized within this body of work.
The (1995) discovery of Molloy, Malone Dies and The Unnamable, three novels by Irish playwright Samuel Beckett, were also to have a significant influence upon DeGroodt's art. Its impact (1995-2001) has led to an ongoing series of drawings, plywood drawings, sculptures and sound sculpture. These abstract meditations based upon the human condition with its peculiar Beckettian aspects of humor and failure continue to integrate a variety of materials. (clothing scraps, fabric, bee pollen, envelopes, cardboard boxes, foam cushions, acrylic, and mulberry branches) They are combined in non-narrative juxtapositions but refer to the inarticulate deeper reaches of human existence. This interest of DeGroodt's, to allow the intrinsic voices of certain materials to engage a visual dialogue, has been consistent throughout his career as an artist.
In precedenza un suo lavoro era stato esposto a Bologna nel 2002 nella mostra Entr’acte, nei locali già sede degli uffici Telecom in via Albiroli.
Steve DeGroodt nasce a Saipan nelle Isole Marianne (Pacifico orientale) nel 1948, attualmente vive e lavora a Los Angeles (USA).
Dopo avere conseguito un BFA Degree in Painting alla Florida Atlantic University nel 1971, fino al 1980 lavora come musicista professionista esibendosi dal vivo e incidendo dischi.
Come in un percorso circolare in cui si combinano le sue varie esperienze, DeGroodt poi ritorna all’arte visiva interpretandone gli elementi in parallelo alla musica (struttura, intervalli, colore, texture, tensione, ritmo). I suoi quadri astratti degli anni ’80 tuttavia integrano già una varietà di materiali, contenendo anche elementi che li portano verso la scultura.
Nel 1984 compie da solo un lungo viaggio nel sud Pacifico e in particolare a Papua Nuova Guinea, riportandone un forte influsso sulla sua vita e conseguentemente sulla sua arte: la capacità di certe tribù di integrare nella loro estetica materiali provenienti dal loro habitat con relitti e rifiuti derivati da prodotti di consumo occidentali colpisce e stimola DeGroodt, come testimonia la grande installazione RESIDUE al Santa Monica Museum of Art (1992) che si dispiega come una ricerca sul fenomeno degli spostamenti culturali.
Mentre si trova nel Pacifico DeGroodt entra in contatto con la musica Ghazal del nord dell’India. Questa musica, leggiadra e lamentosa, basata sulla poesia Urdu dell’antica Persia, è un evidente elemento di riferimento e riemerge nella qualità formale di un ampio corpus di lavori realizzati fra la metà e la fine degli anni ’90, caratterizzati dalla combinazione del colore con una specifica e fragile qualità estetica.
La scoperta (1995) di Molloy, Malone Dies and The Unnamable, le tre novelle che compongono la Trilogia di Samuel Beckett, finisce per avere una forte influenza sul lavoro successivo di DeGroodt: fra il 1995 e il 2001 ne derivano un’ampia serie di disegni, sculture e sculture sonore. Queste meditazioni astratte, che riprendono le riflessioni care a Beckett sulla condizione umana, seguitano a integrare materiali diversi (es. pezzi di indumenti, tessuti, polline d’api, involucri, scatole di cartone, cuscini di schiuma, acrilici, rami di gelso) che, combinati in composizioni non narrative, evocano la sfera più profonda e inesprimibile dell’esistenza umana.
A proposito del lavoro di Steve DeGroodt David Pagel scrive sul Los Angeles Times che Nel momento in cui l’arte che produce maggiore rumore sembra ottenere il massimo di attenzione, è rinfrescante vedere lavori che richiedono attenzione per la loro presenza formale… Il tempo rallenta davanti ai collages di DeGroodt. Ogni disegno di DeGroodt è in effetti parecchi disegni in uno. Distesi in composizioni fortuite, rilassate, i loro elementi sembrano mescolati come un mazzo di carte, come se l'artista cercasse fino a trovarla una combinazione corrispondente al suo stato psicologico… In questi lavori “senza pretese”, che sono “qualsiasi ma preziosi” prende forma una combinatoria potenzialmente infinita.
Nella mostra allestita a Bologna Steve DeGroodt presentava un’ampia selezione di lavori, sculture e disegni, realizzati negli ultimi dieci anni, che vanno dagli oggetti di ispirazione più dichiaratamente architettonica alla serie di opere esistenzialiste legate alla ricerca ispirata dall’incontro con la Trilogia di Beckett fino ai lavori più colorati e fluidi basati sulla corrispondenza avviata dall’artista con una famiglia residente in un villaggio rurale dell’India.
Ne risulta un movimento fluido che parte dal formalismo architettonico per abbracciare le forme ruvide ma affascinanti che caratterizzano i caratteri della scrittura Kannada (Hindi).
A Milano viene presentata una selezione di opere, altri lavori dell’artista saranno presentati nello spazio neon> in Artefiera Art First Bologna 25-29 gennaio 2007 STAND B61 PADIGLIONE 21AF
La mostra è aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00, e su appuntamento.
neon>fdv
via Procaccini 4 20154 Milano
tel e fax +39 02 45486367
neonfdv@neoncampobase.com
www.neoncampobase.com
Selected Solo Exhibitions
2004
Alluvial, Carl Berg Gallery, Los Angeles, CA Peter Blake Gallery, Laguna Beach, CA
2002
Peter Blake Gallery, Laguna Beach, CA
2001
Slowly/Still, ART AFFAIRS, Amsterdam, Netherlands Peter Blake Gallery, Laguna Beach, CA
2000
Richard Heller Gallery, Santa Monica, CA terra (in)cognita, Irvine Fine Arts Center, Irvine, CA
1999
Gallery 207, West Hollywood, CA jennjoygallery, San Francisco, CA
1998
Swim the Grace Notes, Remba Gallery, Los Angeles, CA ART AFFAIRS, Amsterdam, Netherlands
1997
Worlds Apart, Gallery LASCA, Los Angeles, CA
1995
Pregnant Pause, Sue Spaid Fine Art, Los Angeles, CA
1992
Birds of Paradox, Sue Spaid Fine Art, Los Angeles, CA
1990
Galerie de Clou, Amsterdam, Netherlands
1988
San Francisco Museum of Modern Art, Fort Mason Gallery, San Francisco, CA
1987
Simard Halm Gallery, Los Angeles, CA
1986
New Guinea Revelations, De la Guerra Gallery, Santa Barbara
1984
Simard Halm Gallery, Los Angeles, CA
Selected Collaborations and Group Exhibitions
2006
Raw Material, Riverside Art Museum, Riverside, CA Lo-Fi, Raid Projects, Los Angeles, CA Artist's Books, Brevard Museum of Art and Science, Melbourne, Fl
2005
Paul Ruscha's Full Moon, Pharmaka, Los Angeles, CA Book of Lies, Happy Galerie, Belgrade, Croatia
2004
Practice / Carroll, DeGroodt, Feher, Ireland, Taylor, Vyakul Carl Berg Gallery, Los Angeles, CA
2003
The Book of Lies, Gunwald Center, Armand Hammer Museum and Arc of an Idea at the Ben Maltz Gallery, Otis School of Art and Design, Los Angeles, CA Bourgeois, Chamberlain, Colson, DeGroodt, Ruscha, and Vaultier
ART AFFAIRS, Amsterdam, Netherlands
2002
ENTR'ACTE, Albiroli Palace, Bologna, Italy Their, They're There, Steve DeGroodt / David McDonald, Cypress College, Cypress, CA West Coast, ART AFFAIRS, Amsterdam, Netherlands Flat Files, Galerie Bernard Jordan, Paris, France From Sculpture, Irvine Fine Arts Center, Irvine, CA
2001
Rogue Wave, LA Louver, Venice, CA Out Of Context, Museum at California State University, San Bernardino, CA Shifters, Artplace, Los Angeles Art Forum Berlin/ Pierogi 2000, Berlin, Germany
2000
Breakstep, Inmo Gallery, China Town, Los Angeles, CA Haulin’ Ass/Pierogi in LA, POST, Los Angeles Richard Heller Gallery, Berlin Art Fair, Berlin, Germany The Part to the Whole, Laband Gallery, Loyola Marymount University, Los Angeles, CA
1999
Hubcap Diamond Star Halo, Claremont Graduate University, Claremont, CA Sig Alert 2, Grand Central Gallery, Cal State Fullerton, Santa Ana, CA Monte Clark Gallery, Vancouver, BC, Canada Sig Alert, Arizona State University, Tempe, AZ
1998
Drawww, Stranger, Plug-In, Winnipeg, Canada
1997
CA 90001-185, W-139, Amsterdam, The Netherlands Papier, Hohenthal und Bergen Galerie, Munich, Germany
1996
Materialwise (NL), Galerie Markant, Langelo, Netherlands 7:24:52 PM (PST), Gallery LASCA, Los Angeles, CA Pyong-Taek Arts Festival, Pyong-Taek, Korea Radical Artifice, Medical Arts Group, Santa Monica, CA
1995
Materialwise, Gallery LASCA, Los Angeles, CA Fabrication: Formal, Found, and Funky, the Guggenheim Gallery, Chapman University, Orange, CA The Smart Show, Swedish International Art Fair, Sue Spaid Fine Art, Stockholm, Sweden
1993
The Elegant, Irreverent and Obsessive; Drawing in Southern California, California State University, Fullerton, CA Between Here and They're, San Francisco Museum of Modern Art, Fort Mason Gallery, installation with composer Carl Byron
1992
Residue, Santa Monica Museum of Art, Artist Project Series, installation with composer Carl Byron The Dance Crazy Kid From New Jersey Meets Hofmannsthal, The Armory Center for the Arts, Pasadena, CA interdisciplinary collaboration with composer, Michael Bayer, dramaturge Strawn Bovee & the Rudy Perez Performance Ensemble
1991
Essentially Raw, Sue Spaid Fine Art, Los Angeles, CA
1990
Drawing the Line, Richard Bennet Gallery, Los Angeles, CA
1989
In-Site, Gallery at the Plaza, Security Pacific Corporation, Los Angeles, CA
1988
Em Nau, Mount Saint Mary's College, Los Angeles, collaboration with composer Carl Byron
1987
Equaltime, Los Angeles Arts Festival, Los Angeles Theater Center, interdisciplinary collaboration with choreographer Rudy Perez, composer Carl Byron, and the Rudy Perez Performance Ensemble
1986
Los Angeles Institute of Contemporary Art, Los Angeles, CA
1984
The Cotton Exchange, Los Angeles Contemporary Exhibitions (LACE), Los Angeles, CA
1982
Brevard Museum and Art Center, Melbourne, FL
Public Collections
The Atheneum, La Jolla, CA
Arizona State University Museum of Art, Tempe, AZ
Bank of America, San Francisco, CA
John S. Copley Library, La Jolla, CA
Gruenwald Study Center for the Graphics Arts, The Armand Hammer UCLA, Los Angeles CA
Library for Performing Arts Lincoln Center, New York, NY
New York Public Library, New York, NY
Steve DeGroodt, born on Saipan in the Mariana Islands in the western Pacific (1948), has lived and traveled extensively. Upon receiving a BFA Degree in Painting (1971) from Florida Atlantic University, he then pursued life as a professional musician both performing and recording until 1980.
Coming full circle, DeGroodt returned to visual art as the parallels to music (structure, intervals, color, texture, tension, rhythm) were quite similiar. His paintings of the 1980's however integrated a variety of materials and were decidedly abstract. They also became more sculptural.
A solo journey to the south Pacific to the island of Papua New Guinea (1984) had a major impact on his life experiences and subsequently his art. The simpatico aesthetic of certain preliterate tribes whose integration of materials from their environment mixed with the flotsam and jetsam of western consumer products proved refreshing though disturbing to DeGroodt. This experience later resulted in his extensive installation RESIDUE at the Santa Monica Museum of Art (1992) that was an inquiry into the phenonmenon of cultural dislocation.
While in the Pacific, DeGroodt encountered the Ghazal music of north India. This graceful plaintive music, based upon the Urdu poetry of ancient Persia, has been a reference and as such manifested itself in some of the more formal qualities of his sculptures of the mid to late 1990's. Color combined with a certain fragile aesthetic has been emphasized within this body of work.
The (1995) discovery of Molloy, Malone Dies and The Unnamable, three novels by Irish playwright Samuel Beckett, were also to have a significant influence upon DeGroodt's art. Its impact (1995-2001) has led to an ongoing series of drawings, plywood drawings, sculptures and sound sculpture. These abstract meditations based upon the human condition with its peculiar Beckettian aspects of humor and failure continue to integrate a variety of materials. (clothing scraps, fabric, bee pollen, envelopes, cardboard boxes, foam cushions, acrylic, and mulberry branches) They are combined in non-narrative juxtapositions but refer to the inarticulate deeper reaches of human existence. This interest of DeGroodt's, to allow the intrinsic voices of certain materials to engage a visual dialogue, has been consistent throughout his career as an artist.
18
gennaio 2007
Steve DeGroodt – The Bleed of Intuitive Signals
Dal 18 gennaio al 17 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
NEON>FDV
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00, e su appuntamento
Vernissage
18 Gennaio 2007, ore 18.30
Autore