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Pamela Cento – Indizio di Forma
una mostra fra Roma e NYC
Comunicato stampa
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Nella celebrazione del mese della donna, la Galleria “Casa Frela” di New York, (spazio situato nella parte storica del quartiere di Harem creato da Stanford White, architetto americano tra i più importanti), ha organizzato e curato la mostra internazionale “Her Humanity”, una esposizione internazionale dedicata alla donna, visitabile dal 5 febbraio fino al 31 marzo 2007, che coinvolge dieci artiste da tutto il mondo: Pamela Cento, Dialoguistas, Liz Dodson, Maya Freelon, Karen Frostig, Sarina Khan Reddy, Kjek, Yasue Saraoka, Gisella Sorrentino, Anoush Ter Taulian.
“Her humanity” rientra in un importante progetto nazionale USA, che si protrarrà fino al 2009, riguardante i risultati estetici ed intellettuali delle donne nelle arti e nella cultura visiva e la promozione e divulgazione a livello internazionale della loro produzione artistica.
Pamela Cento, artista italiana, espone in contemporanea a New York e a Roma dal 5 al 12 febbraio presso la Galleria Arte Roma Design “Gard” (solo per appuntamento, tel.065759475).
Sia a New York che a Roma presenta alcune opere della sua ultima produzione pittorico-fotografica denominata “Indizio di Forma” (“Evidence of Form”).
Pamela Cento proseguendo nel suo stile artistico centrato sulla forma, ha dato avvio a una serie di opere che producono una totale con-fusione tra Figurativo e Geometrismo Astratto. Ogni opera di questo ciclo si presenta come un art work in progress, nel senso che ogni singola parte del trittico è una evoluzione del precedente, una investigazione sia di forma che di contenuto del soggetto rappresentato. Non è certamente un caso che il primo trittico da lei creato raffiguri e scavi, come per un’impellente esigenza di verità, Annamaria Franzoni, la donna accusata dell’efferato omicidio del figlio, diventata un vero e proprio caso mediatico in Italia. Ogni opera di “Indizio di forma” vuole scavare all’interno di personaggi pubblici (da Saddam Hussein a Bush, dalla pornostar Cicciolina a Calimero, da Papa Benedetto XVI al Presidente Napolitano) di cui si viene a conoscenza attraverso la loro immagine pubblica, dunque mediatica; l’artista sceglie un frammento di un’ immagine di c
arta stampata, o pubblicata via internet, che ha come protagonista un personaggio legato all’attualità che, con le progressioni digitali effetuate dall’artista, verrà smontato (nel senso letterale del termine), alla ricerca di una profondità di verità e realtà che le immagini sembrano ormai non lasciare più. “Indizio di Forma” è un lavoro che concettualmente si lega al discorso di esteriorità e di profondità del corpo materico di un individuo e della sua stessa immagine e rappresentazione.
Il viso di Annamaria Franzoni in Italia è stato visto da chiunque, un viso bello che turba per il dubbio che possa aver visto la morte del figlio avvenuta per sua stessa mano, Pamela Cento ne seziona la parte che più ritiene sia interessante nella sua ricerca di approfondimento, e da lì inizia lo sgranare l’immagine, l’aprire il soggetto, il cercare tra i quadrati “pittorici”, pixel dell’immagine.
Questa fase è quella più lunga e quella in cui l’artista si perde tra le trame di un viso o di un corpo, tra i suoi dettagli che si aprono davanti agli occhi come composizioni pittoriche perfette, tra miliardi di pixel sceglie quei quattro, esclusivamente quattro, che per l’artista rispecchiano l’emozione che il soggetto ha dato. Il risultato è davvero seducente, al senso di sedurre, portare via in un altrove: in un mondo forma-colore regnato esclusivamente da quadrati, pixel ossessivi eppure mai ripetitivi perché in ogni immagine non ci sarà mai un pixel perfettamente uguale ad un altro, così come per le persone.
“Her humanity” rientra in un importante progetto nazionale USA, che si protrarrà fino al 2009, riguardante i risultati estetici ed intellettuali delle donne nelle arti e nella cultura visiva e la promozione e divulgazione a livello internazionale della loro produzione artistica.
Pamela Cento, artista italiana, espone in contemporanea a New York e a Roma dal 5 al 12 febbraio presso la Galleria Arte Roma Design “Gard” (solo per appuntamento, tel.065759475).
Sia a New York che a Roma presenta alcune opere della sua ultima produzione pittorico-fotografica denominata “Indizio di Forma” (“Evidence of Form”).
Pamela Cento proseguendo nel suo stile artistico centrato sulla forma, ha dato avvio a una serie di opere che producono una totale con-fusione tra Figurativo e Geometrismo Astratto. Ogni opera di questo ciclo si presenta come un art work in progress, nel senso che ogni singola parte del trittico è una evoluzione del precedente, una investigazione sia di forma che di contenuto del soggetto rappresentato. Non è certamente un caso che il primo trittico da lei creato raffiguri e scavi, come per un’impellente esigenza di verità, Annamaria Franzoni, la donna accusata dell’efferato omicidio del figlio, diventata un vero e proprio caso mediatico in Italia. Ogni opera di “Indizio di forma” vuole scavare all’interno di personaggi pubblici (da Saddam Hussein a Bush, dalla pornostar Cicciolina a Calimero, da Papa Benedetto XVI al Presidente Napolitano) di cui si viene a conoscenza attraverso la loro immagine pubblica, dunque mediatica; l’artista sceglie un frammento di un’ immagine di c
arta stampata, o pubblicata via internet, che ha come protagonista un personaggio legato all’attualità che, con le progressioni digitali effetuate dall’artista, verrà smontato (nel senso letterale del termine), alla ricerca di una profondità di verità e realtà che le immagini sembrano ormai non lasciare più. “Indizio di Forma” è un lavoro che concettualmente si lega al discorso di esteriorità e di profondità del corpo materico di un individuo e della sua stessa immagine e rappresentazione.
Il viso di Annamaria Franzoni in Italia è stato visto da chiunque, un viso bello che turba per il dubbio che possa aver visto la morte del figlio avvenuta per sua stessa mano, Pamela Cento ne seziona la parte che più ritiene sia interessante nella sua ricerca di approfondimento, e da lì inizia lo sgranare l’immagine, l’aprire il soggetto, il cercare tra i quadrati “pittorici”, pixel dell’immagine.
Questa fase è quella più lunga e quella in cui l’artista si perde tra le trame di un viso o di un corpo, tra i suoi dettagli che si aprono davanti agli occhi come composizioni pittoriche perfette, tra miliardi di pixel sceglie quei quattro, esclusivamente quattro, che per l’artista rispecchiano l’emozione che il soggetto ha dato. Il risultato è davvero seducente, al senso di sedurre, portare via in un altrove: in un mondo forma-colore regnato esclusivamente da quadrati, pixel ossessivi eppure mai ripetitivi perché in ogni immagine non ci sarà mai un pixel perfettamente uguale ad un altro, così come per le persone.
05
febbraio 2007
Pamela Cento – Indizio di Forma
Dal 05 al 10 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA GARD
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, ore 16-20
Autore