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Mirco Marchelli – Trombe clarini e genis
Per la prima volta a Milano alla galleria Spirale Arte artecontemporanea, Mirco Marchelli, presentato da Marco Meneguzzo, esporrà le sue opere raccolte sotto il titolo dal sapore musicale, Trombe clarini e genis
Comunicato stampa
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Per la prima volta a Milano alla galleria Spirale Arte artecontemporanea, Mirco Marchelli, presentato da Marco Meneguzzo, esporrà le sue opere raccolte sotto il titolo dal sapore musicale, Trombe clarini e genis.
Difficili da definire i lavori dell’artista piemontese che, nato a Novi Ligure nel 1963, vive e lavora ad Ovada; si tratta di oggetti, quasi sculture, nei quali la pittura completa una storia; sono assemblaggi di tele usate, vecchie bandiere, carte, legni, resti, si può dire rifiuti, che Marchelli riporta in vita, rendendoli testimoni del tempo passato e della sua personalissima visione della storia.
Musicista e compositore colto e raffinato, Marchelli unisce la cultura popolare della banda di paese a quella della musica alta, così le sue opere artistiche sono come frammenti di movimenti di una sinfonia, che si rincorrono in uno spazio metaforico e prospettico.
Dice Marco Meneguzzo: “Strato dopo strato, la tela diventa cuscino, gonfiore, memoria; un libro diventa una casa: non si può più leggere che come oggetto; una bandiera diventa "campo di colore", mentre un fiore di campo (dipinto come fanno i bambini), diventa il raffinato pattern di una shaped canvas, di una tela sagomata... e, su tutto ciò, un velo di polvere fissa le cose e contemporaneamente le separa dalla nostra possibilità di intervenire: quelli che sembrano oggetti, costruiti dalla casualità di un incontro tra vecchi stracci e colori sbiaditi, diventano presenze ineluttabili, forti protagonisti di una scena quotidiana che ci vedrà invecchiare con loro.”
Difficili da definire i lavori dell’artista piemontese che, nato a Novi Ligure nel 1963, vive e lavora ad Ovada; si tratta di oggetti, quasi sculture, nei quali la pittura completa una storia; sono assemblaggi di tele usate, vecchie bandiere, carte, legni, resti, si può dire rifiuti, che Marchelli riporta in vita, rendendoli testimoni del tempo passato e della sua personalissima visione della storia.
Musicista e compositore colto e raffinato, Marchelli unisce la cultura popolare della banda di paese a quella della musica alta, così le sue opere artistiche sono come frammenti di movimenti di una sinfonia, che si rincorrono in uno spazio metaforico e prospettico.
Dice Marco Meneguzzo: “Strato dopo strato, la tela diventa cuscino, gonfiore, memoria; un libro diventa una casa: non si può più leggere che come oggetto; una bandiera diventa "campo di colore", mentre un fiore di campo (dipinto come fanno i bambini), diventa il raffinato pattern di una shaped canvas, di una tela sagomata... e, su tutto ciò, un velo di polvere fissa le cose e contemporaneamente le separa dalla nostra possibilità di intervenire: quelli che sembrano oggetti, costruiti dalla casualità di un incontro tra vecchi stracci e colori sbiaditi, diventano presenze ineluttabili, forti protagonisti di una scena quotidiana che ci vedrà invecchiare con loro.”
15
febbraio 2007
Mirco Marchelli – Trombe clarini e genis
Dal 15 febbraio al 24 marzo 2007
arte contemporanea
Location
MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA
Milano, Corso Venezia, 29, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 29, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 11.00 - 19.30
Vernissage
15 Febbraio 2007, ore 18
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