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Scanavino e Crispolti. Carteggio 1957-1970 e altri scritti
Presentazione del volume di Rachele Ferrario
Comunicato stampa
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Il carteggio tra Emilio Scanavino e Enrico Crispolti, ricostruito nell’accurato volume di Rachele Ferrario, sarà disponibile fra pochi giorni nelle librerie italiane.
Il libro, pubblicato da Silvana Editoriale all’interno della collana Biblioteca d’Arte Contemporanea, raccoglie la fitta corrispondenza tra l’artista genovese e il critico romano dal 1957 al 1970.
Il volume rappresenta un raro esempio di raccolta epistolare completa e restituisce, dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, la storia di un artista già stimato e apprezzato a livello internazionale, e quella di un più giovane critico, formato alla scuola di Lionello Venturi, che diventerà uno dei più attenti studiosi dell’informale italiano ed europeo.
Dal carteggio emergono l’attualità della poetica del segno e della materia di Scanavino e il confronto del suo linguaggio pittorico con l’informale di matrice europea, in particolare con la lezione di Wols, Mathieue con le suggestioni di Bacon e di Paolozzi.
L’autrice attraverso le lettere, i documenti e i materiali di ricerca conservati nell’Archivio Scanavino e nell’Archivio Crispolti, traccia un percorso di testimonianze e fatti molto spesso inediti, che riconducono a un sentire comune tra i due e la loro epoca.
“Mano a mano che ci si inoltra nella lettura dell’epistolario – scrive la Ferrario – ci si rende conto che il rilievo non è solo nel valore documentario, nei modi diretti e colloquiali, nella passione e nell’autenticità che talvolta si ritrova nel dialogo tra Crispolti e Scanavino, ma che il leitmotiv di queste lettere è nelle fondamentali e inconsuete linee di ricerca indagate di volta in volta dai due protagonisti”.
Accanto alla ricostruzione fotografica dei dipinti e delle sculture cui si riferiscono le lettere, sono ripubblicati nel Taccuino critico i testi, in parte mai pubblicati, scritti da Crispolti su Scanavino, con cui il critico ci lascia l’inventario dell’eredità di uno dei maestri del dopoguerra italiano.
Rachele Ferrario (Legnano, 1966), storica e critica d’arte, insegna Fenomenologia delle Arti Contemporanee all’Accademia di Brera e scrive di arte per il Corriere della Sera.
Nel 2005 ha pubblicato da Sellerio Lo scrittore che dipinse l’atomo. Vita di René Paresce da Palermo a Parigi. Nel 1998 ha scoperto 45 dipinti inediti di Paresce e ne cura la catalogazione delle opere.
A Emilio Scanavino ha dedicato mostre e saggi tra cui La religiosità laica nella pittura di Emilio Scanavino. Dal 1994 ha collaborato con l’Archivio Scanavino alla catalogazione generale delle opere dell’artista.
Il libro, pubblicato da Silvana Editoriale all’interno della collana Biblioteca d’Arte Contemporanea, raccoglie la fitta corrispondenza tra l’artista genovese e il critico romano dal 1957 al 1970.
Il volume rappresenta un raro esempio di raccolta epistolare completa e restituisce, dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, la storia di un artista già stimato e apprezzato a livello internazionale, e quella di un più giovane critico, formato alla scuola di Lionello Venturi, che diventerà uno dei più attenti studiosi dell’informale italiano ed europeo.
Dal carteggio emergono l’attualità della poetica del segno e della materia di Scanavino e il confronto del suo linguaggio pittorico con l’informale di matrice europea, in particolare con la lezione di Wols, Mathieue con le suggestioni di Bacon e di Paolozzi.
L’autrice attraverso le lettere, i documenti e i materiali di ricerca conservati nell’Archivio Scanavino e nell’Archivio Crispolti, traccia un percorso di testimonianze e fatti molto spesso inediti, che riconducono a un sentire comune tra i due e la loro epoca.
“Mano a mano che ci si inoltra nella lettura dell’epistolario – scrive la Ferrario – ci si rende conto che il rilievo non è solo nel valore documentario, nei modi diretti e colloquiali, nella passione e nell’autenticità che talvolta si ritrova nel dialogo tra Crispolti e Scanavino, ma che il leitmotiv di queste lettere è nelle fondamentali e inconsuete linee di ricerca indagate di volta in volta dai due protagonisti”.
Accanto alla ricostruzione fotografica dei dipinti e delle sculture cui si riferiscono le lettere, sono ripubblicati nel Taccuino critico i testi, in parte mai pubblicati, scritti da Crispolti su Scanavino, con cui il critico ci lascia l’inventario dell’eredità di uno dei maestri del dopoguerra italiano.
Rachele Ferrario (Legnano, 1966), storica e critica d’arte, insegna Fenomenologia delle Arti Contemporanee all’Accademia di Brera e scrive di arte per il Corriere della Sera.
Nel 2005 ha pubblicato da Sellerio Lo scrittore che dipinse l’atomo. Vita di René Paresce da Palermo a Parigi. Nel 1998 ha scoperto 45 dipinti inediti di Paresce e ne cura la catalogazione delle opere.
A Emilio Scanavino ha dedicato mostre e saggi tra cui La religiosità laica nella pittura di Emilio Scanavino. Dal 1994 ha collaborato con l’Archivio Scanavino alla catalogazione generale delle opere dell’artista.
24
gennaio 2007
Scanavino e Crispolti. Carteggio 1957-1970 e altri scritti
24 gennaio 2007
presentazione
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA VILLA CROCE
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Vernissage
24 Gennaio 2007, ore 17.30
Editore
SILVANA EDITORIALE