Tre elementi che l’artista definisce privi di un particolare significato…sebbene senza colore non si possa vivere... perché, come egli dice, noi stessi siamo colore!

Quindi, carta e argilla utilizzate come mera "materia" da trasformare…

-argilla che diventa ceramica, se pur maneggiata poi con sostanze non utilizzate nel campo della ceramica artistica classica, come ad esempio il lucido per scarpe…

-carta colorata bagnata strizzata asciugata incollata, che diventa sfondo per un quadro ad olio superando i limiti della tela da pittore…

Lino Bianco nasce a Torino, dove si diploma presso l’Istituto d’Arte grafica e Fotografica e consegue la laurea in architettura presso il Politecnico.

Attualmente residente a Sassuolo, oltre al proprio lavoro, opera nel campo della pittura, della grafica, della modellazione dell’argilla, dalla terracotta al Raku, della vetrofusione e della fotografia.

Sempre alla ricerca di sperimentazioni ed interazioni nell’intrigante gioco della poliedricità espressiva, mette in campo azione artistica, che diviene essa stessa fascino e stimolo verso la novità… invitando gli spettatori/interlocutori ad una comune curiosità e investigazione del reale circostante…

Stimoli, nuove forme e immagini, ottenute proprio dalla manipolazione di svariati materiali, trattati anche in modo consciamente errato, rispetto alla loro natura, sono i sorprendenti risultati ottenuti da questo coraggioso artista, in esposizione per tutti noi dal 17 febbraio, presso L’Artificio di Sassuolo.

Questo giovane artista, attraverso l’Artificio, ha voluto condividere con quanti credano ancora nel ruolo sociale di arte e cultura, il proposito di eleggere lo strumento artistico quale canale comunicativo e di apertura, anche per la cittadina sassolese.

L’Artificio si riafferma così, come spazio espositivo per l’arte e le culture invitando artisti, dai più variegati background, ad esporre le proprie opere e aderendo così ad un processo di apertura della creatività.

Le parole chiave sono: disponibilità, semplice e gratuita, incontro e scoperta delle realtà artistiche locali, ma anche di altre culture nella convinzione vera che l'arte non può che unire, integrare e mai dividere.