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Carla Accardi
I lavori presentati in questa mostra sono stati realizzati nel 2006 specialmente per lo spazio di via del Portico d’Ottavia
Comunicato stampa
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Si inaugura venerdì 2 marzo alle ore 19.00 nello spazio dell’associazione culturale Valentina Bonomo Roma la mostra personale di Carla Accardi. La mostra si svolgerà contemporaneamente all’esposizione dedicatale al Museo di Arte Contemporanea MARTa di Herford, Germania (Carla Accardi e Lucio Fontana, 27 gennaio – 11 marzo 2007).
I lavori presentati in questa mostra sono stati realizzati nel 2006 specialmente per lo spazio di via del Portico d’Ottavia: una serie di tele di medie dimensioni con campiture astratte monocrome che, pur mostrando il carattere di novità che da sempre contraddistingue l’opera di Carla Accardi, mantengono una continuità con il lavoro precedente. In essi si ritrova la tensione tra la vitalità del segno e la materia del supporto.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con la presentazione di Achille Bonito Oliva.
Carla Accardi nasce a Trapani, in Sicilia, nel 1924. Si trasferisce a Roma nel 1946 dove tuttora vive e lavora.
Fra gli artisti più significativi per le ricerche della pittura segnica, Carla Accardi è tra i fondatori del movimento “Forma 1” nel 1947 insieme a Consagra, Perilli, Dorazio, Sanfilippo e Turcato.
Nel 1954 intraprende una ricerca basata su una poetica del segno, che si articola per insiemi di segmenti pittorici bianchi stesi su fondi neri.
A partire dagli anni ’60 approfondisce un linguaggio incentrato sul rapporto segno-colore, accentuando il valore cromatico in bicromie luminescenti. La ricerca prosegue con la sperimentazione di nuove tecniche e materiali che la portano a superare la superficie piana della pittura: inventa forme spaziali fatte di fogli di silicofoil sui quali si svolgono trasparenti tracciati di colore. Nascono così lavori come “Tenda” del 1965, “Rotoli” e “Ambiente Arancio” del 1967. L’interesse per la relazione tra opera e ambiente giunge alla radicalità nel lavoro “Triplice tenda” del 1969-‘71, una vera e propria struttura “abitabile” e percorribile dallo spettatore.
Negli anni Ottanta avvia una nuova ricerca nella quale è tuttora impegnata: nelle sue opere l'utilizzo della tela grezza lascia trapelare gli intrecci di larghi segni colorati, dove diverse stesure cromatiche si giustappongono creando campi energetici di differenti intensità.
Partecipa alle principali rassegne dell’arte italiana e internazionale: Biennale di Venezia (1964, 1976, 1978, 1988), “Ambiente/Arte”, “Avanguardia e Transavanguardia” a Roma nel 1982, “Chambre d’Amis” a Gand nel 1986, “Italian Art in 20th Century “ nel 1989 a Londra, “The Italian Metamorphosis 1943-1968” nel 1994 al Guggenheim Museum di New York, “Minimalia” a cura di Achille Bonito Oliva nel 1997-2000 a Venezia, Roma, New York. È presente nelle più importanti collezioni pubbliche e private del mondo.
I lavori presentati in questa mostra sono stati realizzati nel 2006 specialmente per lo spazio di via del Portico d’Ottavia: una serie di tele di medie dimensioni con campiture astratte monocrome che, pur mostrando il carattere di novità che da sempre contraddistingue l’opera di Carla Accardi, mantengono una continuità con il lavoro precedente. In essi si ritrova la tensione tra la vitalità del segno e la materia del supporto.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con la presentazione di Achille Bonito Oliva.
Carla Accardi nasce a Trapani, in Sicilia, nel 1924. Si trasferisce a Roma nel 1946 dove tuttora vive e lavora.
Fra gli artisti più significativi per le ricerche della pittura segnica, Carla Accardi è tra i fondatori del movimento “Forma 1” nel 1947 insieme a Consagra, Perilli, Dorazio, Sanfilippo e Turcato.
Nel 1954 intraprende una ricerca basata su una poetica del segno, che si articola per insiemi di segmenti pittorici bianchi stesi su fondi neri.
A partire dagli anni ’60 approfondisce un linguaggio incentrato sul rapporto segno-colore, accentuando il valore cromatico in bicromie luminescenti. La ricerca prosegue con la sperimentazione di nuove tecniche e materiali che la portano a superare la superficie piana della pittura: inventa forme spaziali fatte di fogli di silicofoil sui quali si svolgono trasparenti tracciati di colore. Nascono così lavori come “Tenda” del 1965, “Rotoli” e “Ambiente Arancio” del 1967. L’interesse per la relazione tra opera e ambiente giunge alla radicalità nel lavoro “Triplice tenda” del 1969-‘71, una vera e propria struttura “abitabile” e percorribile dallo spettatore.
Negli anni Ottanta avvia una nuova ricerca nella quale è tuttora impegnata: nelle sue opere l'utilizzo della tela grezza lascia trapelare gli intrecci di larghi segni colorati, dove diverse stesure cromatiche si giustappongono creando campi energetici di differenti intensità.
Partecipa alle principali rassegne dell’arte italiana e internazionale: Biennale di Venezia (1964, 1976, 1978, 1988), “Ambiente/Arte”, “Avanguardia e Transavanguardia” a Roma nel 1982, “Chambre d’Amis” a Gand nel 1986, “Italian Art in 20th Century “ nel 1989 a Londra, “The Italian Metamorphosis 1943-1968” nel 1994 al Guggenheim Museum di New York, “Minimalia” a cura di Achille Bonito Oliva nel 1997-2000 a Venezia, Roma, New York. È presente nelle più importanti collezioni pubbliche e private del mondo.
03
marzo 2007
Carla Accardi
Dal 03 marzo al 12 maggio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA VALENTINABONOMO
Roma, Via Del Portico D'ottavia, 13, (Roma)
Roma, Via Del Portico D'ottavia, 13, (Roma)
Vernissage
3 Marzo 2007, ore 18
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