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Metropolis: la fabula visionaria
Performance teatrale dal film di Fritz Lang e dal romanzo di Thea von Harbou
Comunicato stampa
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Dal film di Fritz Lang “Metropolis”, uno dei capolavori assoluti della storia del cinema, OUTIS – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea in collaborazione con Extramondo propone, lunedì 29 gennaio alle ore 21.00 nelle sale del PAC di Milano, la performance teatrale “Metropolis: la fabula visionaria” con Andrea Facciocchi e Laura Ferrari e la regia di Michela Blasi.
Lo spazio, il cosmo, le città, la luce, nelle opere di Grazia Toderi, hanno riacceso altri squarci visionari, come quelli di Metropolis, la megalopoli del futuro, entrati nella memoria collettiva.
La storia di Metropolis, concepita quasi un secolo fa, è ambientata in un futuro datato 2026, quasi i giorni nostri. Le immagini visionarie e preveggenti che conosciamo sono diventate icona e punto di riferimento delle forme espressive e dell’evoluzione culturale di tutto il ‘900: cinema, architettura, fantascienza, video, pubblicità, ricerca tecnologica, profezia di un mondo che cambia.
Il film è tratto da un meno noto e omonimo romanzo di Thea von Harbou (moglie del regista): si tratta di un macrotesto i cui contenuti molto articolati si prestano, ancor più del film, a complesse interpretazioni di natura ideologica, socio-politica, storiografica e religiosa.
La performance al PAC vuole sperimentare l’accostamento tra questi due materiali eccezionali, offrendo al pubblico la possibilità di gustare le immagini più spettacolari del film – in un “rimontaggio” che ne riduce la durata da 2 ore e 17 minuti a poco più di un’ora – e di ascoltare dagli attori i brani più suggestivi del romanzo, pressoché introvabile.
Ma la performance proposta da OUTIS è soprattutto il racconto di una fiaba, la storia d’amore tra Freder e Maria in una megalopoli premonitrice di una avveniristica globalizzazione divisa tra sfruttati e sfruttatori, dove le macchine prive di sentimenti stanno soppiantando l’uomo.
E proprio la scelta di privilegiare questo aspetto del racconto ha orientato la regia a proporre al pubblico un particolare “rimontaggio”, fino a modificarne il finale.
L’azione teatrale, cioè la parola “dal vivo”, restituisce il contributo soggettivo, romantico e “verticale” del racconto; sovrapposto e in contrapposizione all’orizzontalità e oggettività delle immagine mute del film, che più che mai stupiscono per la visionarietà sinfonica di questo capolavoro della storia del cinema.
La performance teatrale Metropolis: la fabula visionaria si inserisce all’interno di un calendario di attività collaterali alla mostra GRAZIA TODERI (14 dicembre 2006 – 11 febbraio 2007, a cura di Francesca Pasini) ideate dal PAC per la promozione dell’arte contemporanea a Milano.
Programma disponibile all’ingresso dello spazio espositivo e su www.comune.milano.it/pac
Lo spazio, il cosmo, le città, la luce, nelle opere di Grazia Toderi, hanno riacceso altri squarci visionari, come quelli di Metropolis, la megalopoli del futuro, entrati nella memoria collettiva.
La storia di Metropolis, concepita quasi un secolo fa, è ambientata in un futuro datato 2026, quasi i giorni nostri. Le immagini visionarie e preveggenti che conosciamo sono diventate icona e punto di riferimento delle forme espressive e dell’evoluzione culturale di tutto il ‘900: cinema, architettura, fantascienza, video, pubblicità, ricerca tecnologica, profezia di un mondo che cambia.
Il film è tratto da un meno noto e omonimo romanzo di Thea von Harbou (moglie del regista): si tratta di un macrotesto i cui contenuti molto articolati si prestano, ancor più del film, a complesse interpretazioni di natura ideologica, socio-politica, storiografica e religiosa.
La performance al PAC vuole sperimentare l’accostamento tra questi due materiali eccezionali, offrendo al pubblico la possibilità di gustare le immagini più spettacolari del film – in un “rimontaggio” che ne riduce la durata da 2 ore e 17 minuti a poco più di un’ora – e di ascoltare dagli attori i brani più suggestivi del romanzo, pressoché introvabile.
Ma la performance proposta da OUTIS è soprattutto il racconto di una fiaba, la storia d’amore tra Freder e Maria in una megalopoli premonitrice di una avveniristica globalizzazione divisa tra sfruttati e sfruttatori, dove le macchine prive di sentimenti stanno soppiantando l’uomo.
E proprio la scelta di privilegiare questo aspetto del racconto ha orientato la regia a proporre al pubblico un particolare “rimontaggio”, fino a modificarne il finale.
L’azione teatrale, cioè la parola “dal vivo”, restituisce il contributo soggettivo, romantico e “verticale” del racconto; sovrapposto e in contrapposizione all’orizzontalità e oggettività delle immagine mute del film, che più che mai stupiscono per la visionarietà sinfonica di questo capolavoro della storia del cinema.
La performance teatrale Metropolis: la fabula visionaria si inserisce all’interno di un calendario di attività collaterali alla mostra GRAZIA TODERI (14 dicembre 2006 – 11 febbraio 2007, a cura di Francesca Pasini) ideate dal PAC per la promozione dell’arte contemporanea a Milano.
Programma disponibile all’ingresso dello spazio espositivo e su www.comune.milano.it/pac
29
gennaio 2007
Metropolis: la fabula visionaria
29 gennaio 2007
performance - happening
Location
PAC – PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Palestro, 14, (Milano)
Milano, Via Palestro, 14, (Milano)
Biglietti
su invito, fino a esaurimento posti, da ritirare presso la biglietteria del PAC nei tre giorni precedenti lo spettacolo
Vernissage
29 Gennaio 2007, ore 21
Ufficio stampa
STUDIO DE ANGELIS