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Matteo Bavestrelli – Visioni d’(ir)realtà fuori mercato
Dipinti a olio sopra tele o tavole
Comunicato stampa
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Allergico a quelle scuole, squadre e scuderie in cui di regola si consociano le giovani e vecchie griffes dei pittori presenti sul mercato milanese, Bavestrelli – al bordeggiare tra gli innumeri ateliér di una delle capitali mondiali dell’effimereo “di buon gusto” (al fine di qualificarsi artista di qualità trendy) – ha costantemente preferito liberi viaggi in luoghi il più possibile lontani dai topoi estetici del bon ton meneghino.
In particolare, ha preferito lunghi viaggi circolari all’interno della propria camera ove, non meno di De Maistre, ha puntualmente trovato quello che cercava: Materia e Antimateria adatte alle sue urgenze pittoriche nei modi più consoni – di volta in volta – alle Opere progettate per contenerle.
Frutto di tali viaggi è una straordinaria serie di Storie dipinte, disegnate, incise o scolpite, ciascuna delle quali è di per sé l’inizio e la fine di un “periodo” dell’artista. Periodo che – forte delle proprie ragioni di essere – non chiede aiuti alla pazienza deduttiva del pubblico per essere compreso, né mostra timori d’essere giudicato innecessario nel corpo di un’ipotetica Storia dell’Arte Contemporanea.
Dopo ben sette anni di proficue peregrinazioni a pié fermo Bavestrelli si ripresenta finalmente agli amanti delle arti visive e nuovamente da Cortina – luogo propenso quant’altri mai ad ospitare “magiche stanze” (si pensi a Buzzati o a Mita Nonne) – trasponendo sui muri di una non degradata galleria quello che nei sette anni è nato sui muri della sua camera. Piante grasse irreali, tazzine inquietanti come Muse, ritratti di Fantasmi con Persona; un assemblaggio di antitesi, una congerie di Conciliati Contrasti e di Armoniche Dissonanze.
Tutto ciò che può essere reperito in una camera nel corso di sette anni d’ispezione. Un insieme di cose che è più che sicuro, non è assolutamente reperibile sulle decerebranti bancarelle ben note ai non vedenti, abilitate a esporre solamente quadri in braille leggibili soltanto dal Mercato.
Giorgio Somalvico
In particolare, ha preferito lunghi viaggi circolari all’interno della propria camera ove, non meno di De Maistre, ha puntualmente trovato quello che cercava: Materia e Antimateria adatte alle sue urgenze pittoriche nei modi più consoni – di volta in volta – alle Opere progettate per contenerle.
Frutto di tali viaggi è una straordinaria serie di Storie dipinte, disegnate, incise o scolpite, ciascuna delle quali è di per sé l’inizio e la fine di un “periodo” dell’artista. Periodo che – forte delle proprie ragioni di essere – non chiede aiuti alla pazienza deduttiva del pubblico per essere compreso, né mostra timori d’essere giudicato innecessario nel corpo di un’ipotetica Storia dell’Arte Contemporanea.
Dopo ben sette anni di proficue peregrinazioni a pié fermo Bavestrelli si ripresenta finalmente agli amanti delle arti visive e nuovamente da Cortina – luogo propenso quant’altri mai ad ospitare “magiche stanze” (si pensi a Buzzati o a Mita Nonne) – trasponendo sui muri di una non degradata galleria quello che nei sette anni è nato sui muri della sua camera. Piante grasse irreali, tazzine inquietanti come Muse, ritratti di Fantasmi con Persona; un assemblaggio di antitesi, una congerie di Conciliati Contrasti e di Armoniche Dissonanze.
Tutto ciò che può essere reperito in una camera nel corso di sette anni d’ispezione. Un insieme di cose che è più che sicuro, non è assolutamente reperibile sulle decerebranti bancarelle ben note ai non vedenti, abilitate a esporre solamente quadri in braille leggibili soltanto dal Mercato.
Giorgio Somalvico
13
marzo 2007
Matteo Bavestrelli – Visioni d’(ir)realtà fuori mercato
Dal 13 al 24 marzo 2007
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE RENZO CORTINA
Milano, Via Mac Mahon, 14, (Milano)
Milano, Via Mac Mahon, 14, (Milano)
Orario di apertura
10-12.30 e 16.30-19.30; chiuso domenica e lunedì mattina
Vernissage
13 Marzo 2007, ore 18,30
Autore
Curatore