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Gianni Maiotti – Still life
Still life è la prima mostra modenese di Gianni Maiotti
Comunicato stampa
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Giovedì 8 febbraio, alle ore 19.00, eccezionale doppio appuntamento al Café Livre: Antonio Steffenoni, con Carlo Alberto Parmeggiani, presenterà la sua ultima raccolta di racconti, Inseguendo le note di un tango (Carte Scoperte, 2006). Durante la serata sarà inaugurata la mostra di Gianni Maiotti, Still life
“Si è quel che si è. E se si tengono gli occhi aperti, si scopre presto che in futuro, per tutta la vita, si è destinati ad essere soltanto, e irrimediabilmente, ciò che si è. Anzi, a diventarlo sempre di più.” In queste poche parole tutta la forza e la ricchezza dell’ultimo lavoro di ntonio Steffenoni, Inseguendo le note di un tango. Sono tredici storie di uomini, di donne, di ognuno di noi a cui può sempre accadere quello che capita a qualcun altro. Relazioni che nascono, che si ingarbugliano, che crescono, che svaniscono. Tredici racconti di profonda verità.
Salutato fin dal primo romanzo come "Un esordio folgorante" Antonio Steffenoni è nato a Milano da famiglia spagnola e in Spagna, a Barcellona, ha vissuto a lungo. Oggi risiede a Milano. Dopo Una sola paura (Rizzoli 1976, finalista al Viareggio), pubblica Un'ora d'aria (Rizzoli 1979, adattato anche per il teatro ), la raccolta di racconti Sono qui per dirti addio (Il Melangolo 1993), il libro per ragazzi Vally cresce. E suo papà pure (Einaudi 1996), poi torna al romanzo con due storie di forti passioni e impegno, entrambi di ambientazione spagnola: L'ultima lettera di Jaime Joaquin Mora Tordera (Interni 1992, e ripubblicato da Marco Tropea nel 1998, con il titolo L'ultima lettera) e Paloma è tornata (Marco Tropea 2003).
Still life è la prima mostra modenese di Gianni Maiotti. I suoi olii, che prediligono il piccolo formato, saranno esposti fino all’11 marzo a Café Livre. Come sempre il soggetto è Milano, una città che tuttavia viene continuamente ricreata dalla maestria dell’artista con una pittura essenziale, caratterizzata da luci e ombre nettissime. La realtà che Maiotti coglie quasi di sorpresa nelle sue opere è nuda, spoglia da qualsiasi orpello o decorazione e appare talmente nitida da accecare, da togliere il fiato, lasciando sospesi in una sorta di vuoto. È il vuoto di una solitudine calma e ineffabile, a cui nulla sfugge, non le persone, né gli animali o gli stessi oggetti.
Gianni Maiotti è nato a Cassina de’ Pecchi (MI) nel 1938. Si è diplomato alla Scuola D’Arte del Castello di Milano. Gli esordi risalgono al 1969 con la prima mostra personale alla Galleria Lux di Milano. L’attività espositiva da allora si è articolata in una serie di significative mostre personali in Italia e all’estero. Lavora come visualizer con varie agenzie pubblicitarie e collabora con la casa editrice Carte Scoperte come direttore di una collana di libri sulla storia di Milano.
“Si è quel che si è. E se si tengono gli occhi aperti, si scopre presto che in futuro, per tutta la vita, si è destinati ad essere soltanto, e irrimediabilmente, ciò che si è. Anzi, a diventarlo sempre di più.” In queste poche parole tutta la forza e la ricchezza dell’ultimo lavoro di ntonio Steffenoni, Inseguendo le note di un tango. Sono tredici storie di uomini, di donne, di ognuno di noi a cui può sempre accadere quello che capita a qualcun altro. Relazioni che nascono, che si ingarbugliano, che crescono, che svaniscono. Tredici racconti di profonda verità.
Salutato fin dal primo romanzo come "Un esordio folgorante" Antonio Steffenoni è nato a Milano da famiglia spagnola e in Spagna, a Barcellona, ha vissuto a lungo. Oggi risiede a Milano. Dopo Una sola paura (Rizzoli 1976, finalista al Viareggio), pubblica Un'ora d'aria (Rizzoli 1979, adattato anche per il teatro ), la raccolta di racconti Sono qui per dirti addio (Il Melangolo 1993), il libro per ragazzi Vally cresce. E suo papà pure (Einaudi 1996), poi torna al romanzo con due storie di forti passioni e impegno, entrambi di ambientazione spagnola: L'ultima lettera di Jaime Joaquin Mora Tordera (Interni 1992, e ripubblicato da Marco Tropea nel 1998, con il titolo L'ultima lettera) e Paloma è tornata (Marco Tropea 2003).
Still life è la prima mostra modenese di Gianni Maiotti. I suoi olii, che prediligono il piccolo formato, saranno esposti fino all’11 marzo a Café Livre. Come sempre il soggetto è Milano, una città che tuttavia viene continuamente ricreata dalla maestria dell’artista con una pittura essenziale, caratterizzata da luci e ombre nettissime. La realtà che Maiotti coglie quasi di sorpresa nelle sue opere è nuda, spoglia da qualsiasi orpello o decorazione e appare talmente nitida da accecare, da togliere il fiato, lasciando sospesi in una sorta di vuoto. È il vuoto di una solitudine calma e ineffabile, a cui nulla sfugge, non le persone, né gli animali o gli stessi oggetti.
Gianni Maiotti è nato a Cassina de’ Pecchi (MI) nel 1938. Si è diplomato alla Scuola D’Arte del Castello di Milano. Gli esordi risalgono al 1969 con la prima mostra personale alla Galleria Lux di Milano. L’attività espositiva da allora si è articolata in una serie di significative mostre personali in Italia e all’estero. Lavora come visualizer con varie agenzie pubblicitarie e collabora con la casa editrice Carte Scoperte come direttore di una collana di libri sulla storia di Milano.
08
febbraio 2007
Gianni Maiotti – Still life
Dall'otto febbraio all'undici marzo 2007
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
CAFE’ LIVRE
Modena, Via Emilia Centro, 103, (Modena)
Modena, Via Emilia Centro, 103, (Modena)
Orario di apertura
domenica-giovedì: 8.30-20.30
venerdì e sabato: 8.30-1.00
Vernissage
8 Febbraio 2007, ore 19
Autore