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Hans Op De Beeck – Extensions
Con “Extensions” l’artista belga Hans Op de Beeck ha creato per Galleria Continua un insieme di opere completamente nuove che si sviluppano attorno ad un tema centrale: la relazione che intercorre fra il corpo e la macchina
Comunicato stampa
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Con “Extensions” l’artista belga Hans Op de Beeck ha creato per Galleria Continua un insieme di opere completamente nuove che si sviluppano attorno ad un tema centrale: la relazione che intercorre fra il corpo e la macchina. Può la macchina tecnologica considerarsi un’estensione del corpo o è il corpo stesso ad essere un’estensione della macchina? L’artista si sofferma a riflettere su diverse questioni urgenti; fino a che punto escludiamo dalla nostra vita quotidiana cose talmente fondamentali quali la malattia e la sofferenza e le allontaniamo rinchiudendole in ospedali megagalattici? Un fanatico dei computer vive veramente all’interno del suo corpo, oppure conduce una vita quasi virtuale ed il corpo che possiede rappresenta solo la componente “morbida” della configurazione? Le distanze e i corpi divengono astratti e sembrano scomparire. Le decisioni individuali perdono definizione.
Alla galleria Continua un video animato guida lo spettatore all’interno di un enorme ospedale fittizio che sembra aver trasformato la malattia in uno sterile prodotto dello stile di vita. È una visita virtuale, notturna; le voci sono messe a tacere e le macchine assonnate compiono il proprio lavoro. L’architettura, pulita e troppo sicura di sé, assume pur essa la forma di una scultura.
Le due ampie installazioni scultoree rappresentano due complesse configurazioni di macchine e cavi collegabili al corpo umano: un letto d’ospedale intrecciato nel labirinto di un reparto di cure intensive e la scrivania di un fanatico dei computer, un arredo scultoreo pieno zeppo di un allegro dedalo di monitor, tastiere, computer, hard disc, amplificatori, joystick.
Sculture silenziose, per la maggior parte monocrome, caratterizzate dall’utilizzo di un esiguo numero di colori, materiali e dettagli.
L’artista ha inoltre creato una serie di disegni nei quali, fra le linee di uno spazio e di una tecnologia razionalizzati, il piccolo e vulnerabile essere umano riveste anch’esso un ruolo.
Con questa mostra Hans Op De Beeck riflette sulla problematica questione di come la l’esistenza di noi occidentale sia un complesso intreccio di immediate gratificazioni ed etica, autenticità e surrogato, ragione ed emozione.
La mostra si conclude idealmente con una retrospettiva di video dell’artista nello spazio dell’Arco dei Becci.
Hans Op de Beeck è nato a Turnhout, in Belgio, nel 1969. Vive e lavora a Bruxelles.
L’artista costruisce e mette in scena luoghi urbani e famigliari, contemporanei e fittizi, situazioni e personaggi che risultano estremamente familiari allo spettatore: angoli isolati dedicati alla riflessione o spazi affollati, talvolta popolati da goffi personaggi che in parte ci mostrano come viviamo oggi, i percorsi che seguiamo e il modo in cui cerchiamo, con grande inettitudine, di gestire il tempo, lo spazio e gli altri.
Nel 2004, presso il Museo di Arte Contemporanea dell’Aja e in seguito ad “Art Unlimited” a Basilea, l’artista ha esposto un’istallazione a grandezza naturale, Location 5, evocazione notturna di un ristorante sull’autostrada, divenuta poi opera permanente al Towada Art Center in Giappone.
Nel 2006 in occasione della Biennale di Shanghai ha presentato l’opera dal titolo T-Mart, ricostruzione di un supermercato immaginario, anch’esso visto di notte, riportato in vita dalla proiezione di un film di animazione digitale che illustra non soltanto la pace e la bellezza del luogo, ma anche l’effetto shock suscitato da un’ambiente così addomesticato e razionalizzato.
Alla galleria Continua un video animato guida lo spettatore all’interno di un enorme ospedale fittizio che sembra aver trasformato la malattia in uno sterile prodotto dello stile di vita. È una visita virtuale, notturna; le voci sono messe a tacere e le macchine assonnate compiono il proprio lavoro. L’architettura, pulita e troppo sicura di sé, assume pur essa la forma di una scultura.
Le due ampie installazioni scultoree rappresentano due complesse configurazioni di macchine e cavi collegabili al corpo umano: un letto d’ospedale intrecciato nel labirinto di un reparto di cure intensive e la scrivania di un fanatico dei computer, un arredo scultoreo pieno zeppo di un allegro dedalo di monitor, tastiere, computer, hard disc, amplificatori, joystick.
Sculture silenziose, per la maggior parte monocrome, caratterizzate dall’utilizzo di un esiguo numero di colori, materiali e dettagli.
L’artista ha inoltre creato una serie di disegni nei quali, fra le linee di uno spazio e di una tecnologia razionalizzati, il piccolo e vulnerabile essere umano riveste anch’esso un ruolo.
Con questa mostra Hans Op De Beeck riflette sulla problematica questione di come la l’esistenza di noi occidentale sia un complesso intreccio di immediate gratificazioni ed etica, autenticità e surrogato, ragione ed emozione.
La mostra si conclude idealmente con una retrospettiva di video dell’artista nello spazio dell’Arco dei Becci.
Hans Op de Beeck è nato a Turnhout, in Belgio, nel 1969. Vive e lavora a Bruxelles.
L’artista costruisce e mette in scena luoghi urbani e famigliari, contemporanei e fittizi, situazioni e personaggi che risultano estremamente familiari allo spettatore: angoli isolati dedicati alla riflessione o spazi affollati, talvolta popolati da goffi personaggi che in parte ci mostrano come viviamo oggi, i percorsi che seguiamo e il modo in cui cerchiamo, con grande inettitudine, di gestire il tempo, lo spazio e gli altri.
Nel 2004, presso il Museo di Arte Contemporanea dell’Aja e in seguito ad “Art Unlimited” a Basilea, l’artista ha esposto un’istallazione a grandezza naturale, Location 5, evocazione notturna di un ristorante sull’autostrada, divenuta poi opera permanente al Towada Art Center in Giappone.
Nel 2006 in occasione della Biennale di Shanghai ha presentato l’opera dal titolo T-Mart, ricostruzione di un supermercato immaginario, anch’esso visto di notte, riportato in vita dalla proiezione di un film di animazione digitale che illustra non soltanto la pace e la bellezza del luogo, ma anche l’effetto shock suscitato da un’ambiente così addomesticato e razionalizzato.
03
marzo 2007
Hans Op De Beeck – Extensions
Dal 03 marzo al 02 maggio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA CONTINUA
San Gimignano, Via Del Castello, 11, (Siena)
San Gimignano, Via Del Castello, 11, (Siena)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 14-19
Vernissage
3 Marzo 2007, ore 18-24
Ufficio stampa
SILVIA PICHINI
Autore