Splendide tele ed eteree carte di riso che comunicano, attraverso colori vivi e segni essenziali quanto profondi, tutta la poetica intimista e pittorica di Hsiao Chin. Sono queste le opere che si potranno ammirare visitando l’importante personale che la no-stra associazione culturale, a partire da sabato 17 febbraio e sino al 10 marzo 2007, dedica al fascinoso artista italo-cinese. La sua presenza al vernissage, che si terrà alle ore 18.30 nella sede di via Paisiello 19, a Lecce, sarà un’occasione imperdibile per avvi-cinarsi ad una delle personalità più interessanti del panorama artistico contemporaneo.

Hsiao Chin da sempre affronta temi come l’Anima, attività cosciente dell’uomo e principio di vita di ogni essere vivente, e il Tutto, fonte universale che genera ed emana energia creatrice. Egli è capace di ascoltare, di penetrare all’interno di tutte le cose, toccando “l’anima della vita”. Riesce a rappresentare, con forme colorate appa-rentemente semplici, il proprio mondo introspettivo e metafisico sempre legato, in un Vortice dinamico, con l’Essere Infinito del cosmo. Il limite umano viene assorbito dal Tutto e l’energia creatrice Divina riesce così a manifestarsi in modo armonioso e unico.

Con la sua ricerca spirituale ed artistica Hsiao scopre i punti di contatto, le corri-spondenze profonde tra l’estetica dell’arte moderna occidentale e quella della tradizio-ne cinese. La filosofia buddista, taoista e zen sono gli orizzonti entro i quali si evolve tale ricerca, alla quale fanno da contrappunto i vari cambiamenti stilistici che coinvol-gono i mezzi pittorici (olio/inchiostro cinese; tela/carta di riso) ma anche l’attività di strutturazione e composizione (pieno/vuoto; netti contorni razionali/fluire lirico del colore). Si tratta di mutamenti che si ritmano tra ciò che Hsiao stesso ha definito il suo “impulso alla struttura matematica” ed un “lirismo soggettivo” che trova riscontro nei liberi tocchi di pennello e spruzzi di colore eseguiti spontaneamente, seguendo l’impulso dell’energia che libera la mano. Queste caratteristiche conferiscono all’opera dell’artista una sorprendente ma nitida impressione di sobrietà, di naturale purezza, di intima essenzialità che rivela una raggiunta maturità di pensiero.

Egli ha creato una fusione tra la cultura d’oriente e quella di occidente conferendo alla sua opera un contenuto universale e si è imposto all’attenzione internazionale per il felice connubio tra astrazione contemporanea e formalismo orientale.

L’inconfondibile suo segno rivela la conoscenza dei vecchi ideogrammi cinesi e l’uso che egli fa del coloro conferisce alla sua opera una scansione armonica attraverso la quale l’artista trasmette un senso di serenità e insieme di energia.

Durante la mostra verrà proiettato il film “Con l'universo nel cuore”, di Ginetto Campanili. Un bellissimo viaggio di esplorazione fra Oriente e Occidente seguendo la vita e il percorso artistico di Hsiao Chin. L’artista, si racconta dalla nascita del movimento di arte astratta TON FAN (metà anni ‘50) fino alle opere della maturità, ripercorrendo le vicende che lo hanno influenzato sia a livello personale che artistico.