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Margherita Leoni
Ventisei acquarelli su carta
Comunicato stampa
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La galleria Salamon&C specializzata in arte figurativa contemporanea, che da anni promuove artisti di talento che prendono ispirazione dalla natura, propone la più significativa artista botanica del momento: Margherita Leoni.
Giovane, d’origini lombarde, specializzata in acquarello. Da diversi anni la Leoni vive ai confini della foresta brasiliana e si è imposta sul mercato per la freschezza e l’eleganza delle sue opere.
L’artista è stata capace di rinnovare un genere dalla tradizione antica, come l’arte botanica, senza storpiarla. Potendo contare su un innato talento tecnico, esegue opere di grande formato, che appagano l’occhio per la riuscita estetica.
Come gli artisti del passato la Leoni lavora solo dal vero, arrampicandosi anche su alte impalcature, talvolta sotto un sole cocente, tal’altre dovendo fuggire a una pioggia di resine che al calar del sole vengono sprigionate dai frutti succosi degli alberi che sta dipingendo. L’osservazione in natura è indispensabile agli artisti per poter cogliere con maggior efficacia forme e luci; una libertà che permette loro di interpretare e restituirci una natura secondo una visione, che, come la Leoni dimostra, può essere personalissima.
La Leoni è una dei pittori che ha dato maggior soddisfazione alla galleria Salamon&C, che si sta imponendo sul mercato con un programma di promozione e collaborazione attiva con gli artisti che segue. Da parte della galleria non vi è alcuna imposizione; si tende, invece, a lavorare insieme affinché vengano individuati i punti di forza dell’arte del singolo, per poi coltivarli e valorizzarli; puntando sulla qualità e non sulla quantità.
I risultati parlano chiaro, alcuni artisti, come appunto la Leoni, in poco tempo hanno raggiunto una maturità artistica degna di nota. In particolare la Leoni è stata spinta verso i grandi formati -avendone intuito l’abilità-, ed è stata stimolata a perseguire il linguaggio grafico e fresco che nelle prime opere era appena abbozzato.
La mostra presenta le opere dell’artista eseguite nell’arco degli ultimi due anni; ventisei tavole, che illustrano sia piante comuni, addirittura infestanti nella foresta pluviale, come le Bromelie, sia quelle più rare e sconosciute come quelle che nascono nelle limitate zone desertiche brasiliane, come la Quesnelia. Palme, orchidee, cactus completano un panorama botanico vastissimo e spesso ignoto agli occidentali.
Giovane, d’origini lombarde, specializzata in acquarello. Da diversi anni la Leoni vive ai confini della foresta brasiliana e si è imposta sul mercato per la freschezza e l’eleganza delle sue opere.
L’artista è stata capace di rinnovare un genere dalla tradizione antica, come l’arte botanica, senza storpiarla. Potendo contare su un innato talento tecnico, esegue opere di grande formato, che appagano l’occhio per la riuscita estetica.
Come gli artisti del passato la Leoni lavora solo dal vero, arrampicandosi anche su alte impalcature, talvolta sotto un sole cocente, tal’altre dovendo fuggire a una pioggia di resine che al calar del sole vengono sprigionate dai frutti succosi degli alberi che sta dipingendo. L’osservazione in natura è indispensabile agli artisti per poter cogliere con maggior efficacia forme e luci; una libertà che permette loro di interpretare e restituirci una natura secondo una visione, che, come la Leoni dimostra, può essere personalissima.
La Leoni è una dei pittori che ha dato maggior soddisfazione alla galleria Salamon&C, che si sta imponendo sul mercato con un programma di promozione e collaborazione attiva con gli artisti che segue. Da parte della galleria non vi è alcuna imposizione; si tende, invece, a lavorare insieme affinché vengano individuati i punti di forza dell’arte del singolo, per poi coltivarli e valorizzarli; puntando sulla qualità e non sulla quantità.
I risultati parlano chiaro, alcuni artisti, come appunto la Leoni, in poco tempo hanno raggiunto una maturità artistica degna di nota. In particolare la Leoni è stata spinta verso i grandi formati -avendone intuito l’abilità-, ed è stata stimolata a perseguire il linguaggio grafico e fresco che nelle prime opere era appena abbozzato.
La mostra presenta le opere dell’artista eseguite nell’arco degli ultimi due anni; ventisei tavole, che illustrano sia piante comuni, addirittura infestanti nella foresta pluviale, come le Bromelie, sia quelle più rare e sconosciute come quelle che nascono nelle limitate zone desertiche brasiliane, come la Quesnelia. Palme, orchidee, cactus completano un panorama botanico vastissimo e spesso ignoto agli occidentali.
01
marzo 2007
Margherita Leoni
Dal primo al 22 marzo 2007
arte contemporanea
Location
SALAMON FINE ART – PALAZZO CICOGNA
Milano, Via San Damiano, 2, (Milano)
Milano, Via San Damiano, 2, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Altri orari su appuntamento
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