Continuando il programma espositivo incentrato sugli artisti italiani , piu’ rappresentativi tra il 1950 e l’attualità

la galleria Marco Canepa propone una retrospettiva del grandissimo Mario Schifano.Artista per eccellenza e sicuramente il personaggio che nel bene e nel male ha fatto più discutere di se e delle sue opere. In ogni caso

Al di la delle possibili contestazioni e delle innumerevoli incertezze sulle, mistificazioni è indiscutibile

Che la sua valenza artistica è riconosciuta da tutti gli addetti i lavori e da coloro che ancora riescono a distinguere

La genialità dalla capacità d’esecuzione , ripetitiva, stanca,scopiazzata e senza contenuto. Il lavoro di Schifano

È ancor oggi di una attualità e di una freschezza che spiazza i cosiddetti modaioli dell’arte che prendono per avanguardia soltanto le proposte più provocatorie e sfacciate che purtroppo nel loro voler essere di rottura

Si autoclassificano in un conformismo che si usa e consuma come una lattina di coca lasciando un vuoto

Inespressivo e di memoria breve. La fisiologia dell’arte ha i suoi tempi di lettura e di rivisitazione che spesso

Rileggono, stravolgono, e ristoricizzano le in-certezze del mordi e fuggi che mai come oggi imperversa nel mondo

Della comunicazione dell’estetica e delle arti visive. Pensiamo che Schifano sia uno dei grandi che esprima la sua grandezza nell’intero percorso della sua opera e non nel singolo colpo di genio o nel capolavoro punto e basta.

Un vulcano in continua attività che ha dato all’arte tutto quello che gli era possibile dare senza risparmio sia di

Energia fisica sia mentale e i risultati sono riscontrabili nelle opere che verranno proposte in questa mostra

I rari e importanti monocromi, i paesaggi anemici, i futuristi rivisitati le coca cola, le tele emulsionate e i campi di grano