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Antonio Ciccone / Enrico Maccioni
L’appuntamento del 17 febbraio con gli amici gatti è ormai diventato una tradizione per Firenze, ma non solo, dacché questo giorno è stato dichiarato ‘Festa Nazionale del Gatto
Comunicato stampa
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L’appuntamento del 17 febbraio con gli amici gatti è ormai diventato una tradizione per Firenze, ma non solo, dacché questo giorno è stato dichiarato ‘Festa Nazionale del Gatto’
In questa occasione, la galleria FYR propone una mostra di eccezionale valore artistico:
Antonio Ciccone, con opere recenti, protagonista il gatto, a cui si affiancano gli ultimi inediti ritratti dei suoi collezionisti americani.
Enrico Maccioni con una selezione di opere che condensano il suo lungo lavoro d’artista ispirato e impegnato nel trasmettere la sua fantastica vitalità.
Del virtuosismo di Antonio Ciccone si sa già tanto e poco altro c’è da aggiungere alle alte parole che autorevoli critici hanno rivolto al suo lavoro.
Enrico Maccioni, disegnatore e pittore, è invece un artista forse meno conosciuto dal pubblico fiorentino, ma che merita di essere accolto con la massima attenzione per le sue straordinarie doti artistiche e umane. Nasce a Firenze nel 1940 e la madre, Clara Maccioni Branca, versatile pittrice anch’essa, lo spinge a cimentarsi col disegno fin da piccolissimo e già a nove anni realizza le sue prime mostre. Tanto più sorprendente è questo risultato poiché Enrico fin dalla nascita è costretto ad una inabilità motoria che ne limita i movimenti ma non frena certo la sua creatività, la sua vena poetica ed il suo grande entusiasmo per la vita che lo portano infatti a realizzare opere da cui sprigiona una forte dinamicità. Una pittura realista che esalta momenti di vita quotidiana, in cui la forza e il movimento sono resi dall’intensità del colore e dalla abilità nella costruzione e composizione della scena. Nello stesso modo però sa esprimere una forte poeticità e nobiltà d’animo, immagini delicate che denotano la sua straordinaria sensibilità.
Per omaggiare la tradizionale festa dedicata al ‘gatto’ a cui è stato invitato a partecipare ha realizzato alcune opere che lo riconducono ai suoi momenti d’infanzia, momenti felici vissuti a Firenze a cui si sente fortemente legato e a cui vuole dedicare questa mostra, che sente come un ritorno in patria dopo lunghi anni di attività artistica che lo hanno portato a fare mostre in numerose città in Italia e all’estero, ma soprattutto a Roma dove risiede dagli anni ’50.
Veramente tanti sono stati i critici e autorevoli artisti che hanno scritto di lui e gli hanno dedicato lusinghiere considerazioni, fra i quali Pietro Annigoni, Umberto Baldini, Renato Guttuso, Antonio Ciardi Duprè e Gianni Vagnetti. Le sue opere sono in numerose collezioni private, Accademie, Pinacoteche e Raccolte pubbliche nonché al Gabinetto delle Stampe della Galleria degli Uffizi di Firenze.
In questa occasione, la galleria FYR propone una mostra di eccezionale valore artistico:
Antonio Ciccone, con opere recenti, protagonista il gatto, a cui si affiancano gli ultimi inediti ritratti dei suoi collezionisti americani.
Enrico Maccioni con una selezione di opere che condensano il suo lungo lavoro d’artista ispirato e impegnato nel trasmettere la sua fantastica vitalità.
Del virtuosismo di Antonio Ciccone si sa già tanto e poco altro c’è da aggiungere alle alte parole che autorevoli critici hanno rivolto al suo lavoro.
Enrico Maccioni, disegnatore e pittore, è invece un artista forse meno conosciuto dal pubblico fiorentino, ma che merita di essere accolto con la massima attenzione per le sue straordinarie doti artistiche e umane. Nasce a Firenze nel 1940 e la madre, Clara Maccioni Branca, versatile pittrice anch’essa, lo spinge a cimentarsi col disegno fin da piccolissimo e già a nove anni realizza le sue prime mostre. Tanto più sorprendente è questo risultato poiché Enrico fin dalla nascita è costretto ad una inabilità motoria che ne limita i movimenti ma non frena certo la sua creatività, la sua vena poetica ed il suo grande entusiasmo per la vita che lo portano infatti a realizzare opere da cui sprigiona una forte dinamicità. Una pittura realista che esalta momenti di vita quotidiana, in cui la forza e il movimento sono resi dall’intensità del colore e dalla abilità nella costruzione e composizione della scena. Nello stesso modo però sa esprimere una forte poeticità e nobiltà d’animo, immagini delicate che denotano la sua straordinaria sensibilità.
Per omaggiare la tradizionale festa dedicata al ‘gatto’ a cui è stato invitato a partecipare ha realizzato alcune opere che lo riconducono ai suoi momenti d’infanzia, momenti felici vissuti a Firenze a cui si sente fortemente legato e a cui vuole dedicare questa mostra, che sente come un ritorno in patria dopo lunghi anni di attività artistica che lo hanno portato a fare mostre in numerose città in Italia e all’estero, ma soprattutto a Roma dove risiede dagli anni ’50.
Veramente tanti sono stati i critici e autorevoli artisti che hanno scritto di lui e gli hanno dedicato lusinghiere considerazioni, fra i quali Pietro Annigoni, Umberto Baldini, Renato Guttuso, Antonio Ciardi Duprè e Gianni Vagnetti. Le sue opere sono in numerose collezioni private, Accademie, Pinacoteche e Raccolte pubbliche nonché al Gabinetto delle Stampe della Galleria degli Uffizi di Firenze.
17
febbraio 2007
Antonio Ciccone / Enrico Maccioni
Dal 17 al 28 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
FYR ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Borgo Degli Albizi, 23, (Firenze)
Firenze, Borgo Degli Albizi, 23, (Firenze)
Orario di apertura
16-19,30 tutti i giorni escluso lunedì e festivi
Vernissage
17 Febbraio 2007, ore 17
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