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Formazione, conservazione e comunicazione dell’arte
Convegno internazionale
Comunicato stampa
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A quasi sette anni da una legge, la 508 del ’99, che riformava le accademie di belle arti, i conservatori musicali e gli istituti per l’industria artistica ( ISIA ) in senso universitario come è ormai in quasi tutta Europa, l’Accademia di Firenze, che fu nel ‘500 il modello per tutte le altre istituzioni analoghe europee, si interroga sulle modalità di applicazione di questa legge e delle problematiche connesse all’alta formazione artistica.
Questioni fondamentali come la specificità della trasmissione dei saperi nel campo appunto artistico, le nuove figure professionali del curator, graphic designer, stilista di moda, restauratore d’arte contemporanea o il manutentore di quella antica, previste appunto dalla legge di riforma, saranno affrontate in un confronto a di esperienze a larghissimo raggio nazionali e internazionali. Per una ridefinizione appunto di queste istituzioni anche in prospettiva di quei Politecnici delle Arti che rimangono l’orizzonte verso il quale muovere.
Sapere artistico allora e formazione di nuove professionalità, in collaborazione con soprintendenze, musei d’arte contemporanea, mercato dell’arte e industria, all’interno di sinergie che, a Firenze almeno, potrebbe trovare una prima realizzazione nel prossimo trasferimento di alcuni laboratori dell’Accademia nella ex Manifattura Tabacchi alle Cascine insieme a quelli di Soprintendenza archeologica e Opificio delle Pietre Dure.
Il convegno, nel quale saranno presenti alcune esperienze emblematiche europee come la celebre Rijksakademie di Amsterdam o una inedita scuola di Berlino e al quale hanno assicurato la loro presenza membri del Governo come il Senatore Nando Dalla Chiesa, Sottosegretario al Ministero dell’Università, studiosi, curatori e artisti, insieme ai docenti dell’Accademia stessa, si pone così, in Italia almeno, come il primo momento di riflessione su cosa voglia dire fare arte oggi, in un paese storicamente riconosciuto come patria dell’arte ma che a questa dedica, purtroppo, non sufficienti attenzioni e ancora più scarse risorse.
Questioni fondamentali come la specificità della trasmissione dei saperi nel campo appunto artistico, le nuove figure professionali del curator, graphic designer, stilista di moda, restauratore d’arte contemporanea o il manutentore di quella antica, previste appunto dalla legge di riforma, saranno affrontate in un confronto a di esperienze a larghissimo raggio nazionali e internazionali. Per una ridefinizione appunto di queste istituzioni anche in prospettiva di quei Politecnici delle Arti che rimangono l’orizzonte verso il quale muovere.
Sapere artistico allora e formazione di nuove professionalità, in collaborazione con soprintendenze, musei d’arte contemporanea, mercato dell’arte e industria, all’interno di sinergie che, a Firenze almeno, potrebbe trovare una prima realizzazione nel prossimo trasferimento di alcuni laboratori dell’Accademia nella ex Manifattura Tabacchi alle Cascine insieme a quelli di Soprintendenza archeologica e Opificio delle Pietre Dure.
Il convegno, nel quale saranno presenti alcune esperienze emblematiche europee come la celebre Rijksakademie di Amsterdam o una inedita scuola di Berlino e al quale hanno assicurato la loro presenza membri del Governo come il Senatore Nando Dalla Chiesa, Sottosegretario al Ministero dell’Università, studiosi, curatori e artisti, insieme ai docenti dell’Accademia stessa, si pone così, in Italia almeno, come il primo momento di riflessione su cosa voglia dire fare arte oggi, in un paese storicamente riconosciuto come patria dell’arte ma che a questa dedica, purtroppo, non sufficienti attenzioni e ancora più scarse risorse.
14
marzo 2007
Formazione, conservazione e comunicazione dell’arte
Dal 14 al 16 marzo 2007
incontro - conferenza
Location
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Firenze, Via Ricasoli, 66, (Firenze)
Firenze, Via Ricasoli, 66, (Firenze)
Ufficio stampa
SILVIA PICHINI