“Argentina, Bolivia, Perù. Argentina, Bolivia, Perù.
Argentina, Bolivia, Perù...Ẻ saltato alla mente
durante un gioco di parole, ripetendo in testa i nomi delle
nazioni visitate.
AR.BOL. PER.dido, ARBOL PERDIDO, ovvero “Albero
Perduto”, in spagnolo. Non solo le due parole racchiudono
in se l’intero tragitto ma ci suggeriscono che,
metaforicamente, la nostra fantasia è come un albero, che
lentamente, crescendo e poi ramificandosi, raggiunge i suoi
obiettivi. L’albero perduto è il nostro viaggio, un
viaggio cominciato molto tempo fa, la cui fine non abbiamo
certo trovato sull’ Atlantico.”

Gabriele Sisti e Michele Tosto, antropologo e archeologo,
nell’estate del 2006 hanno deciso di partire alla ricerca
di uno sguardo differente, dall’altra parte del mondo,
trascorrendo un mese e mezzo tra i Paesi più suggestivi
del Sudamerica. Migliaia di scatti, raccolti con cura lungo
la strada, costituiscono oggi quello che resta del viaggio,
delle emozioni, della fatica. Attimi fuggenti che non
potranno mai più essere vissuti. Un reportage selezionato,
espresso in questa loro mostra di esordio, rappresenta ciò
che più li ha colpiti: la gente.
I volti delle donne peruviane, gli occhi dei bambini
boliviani, i passi di tango argentino. La quotidianità di
un altro mondo, dove il tempo e lo spazio hanno un valore
del tutto diverso, dove ogni sfumatura è necessariamente
differente, quasi lontana.

Con ARBOL PERDIDO, la promessa di Gabriele Sisti e Michele
Tosto è quella di regalare alla gente il soffio sottile di
luce che ha disegnato l’immagine di un attimo qualunque,
di un giorno qualsiasi all’altro capo del Mondo.

La mostra è accompagnata da un Catalogo, con testi di
Giovanni Gasbarra, Storico dell’ Arte, e dei due
fotografi.