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Manuela Merani – Le figlie delle stelle e spazio uomini famosi
Acquerelli su tela, non piu di 30 opere che prendono respiro secondo un tocco raffinato e che registrano una sensibilità estrema protesa alla ricerca di una bellezza cristallina, quasi impalpabile, esibita come un’essenza di colori tenui
Comunicato stampa
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Manuela Merani, giovane artista è una perla bianca in una società dove l’evoluzione ha reso le persone confuse, nevrotiche prive di vita, smarrite in un quotidiano grigiore dove tutto è scontato fino all’inverosimile e arriva lei che davanti a una tela proietta il suo mondo emotivo e idealista.
Osserviamo la sua arte, figure femminili, non ci appaiono come è l’ ultima tendenza, stravolte, straziate, spesso umiliate nei loro corpi e nei loro atteggiamenti, da renderle nauseanti quasi deturpate nella loro dignità, rese perverse o irrimediabilmente spente in una solitudine forzata, no non è questo il messaggio che Merani vuole comunicare. Libertà e ribellione a un senso comune di stasi individualistica, lei è per sua natura anticonformista, rivaluta l’essere donna, in un’ ottica quasi femminista, vuole mettere in gioco le sue protagoniste, che ci appaiono cristalline e non fa mai dei loro corpi l’unico strumento di vita o di scambio mercenario.
Questa artista si rivolge ai fruitori d’arte creando figure femminili fuori dagli schemi, da un disegno semplice e pulito, non evidenzia fino al cattivo gusto le parti anatomiche, c’è un pudore nella sua arte, sono donne consapevoli della loro forza, che con uno sguardo coinvolgono l’osservatore nella loro dimensione, fanno comprendere che non sono create per essere sfruttate, ma ammirate e rispettate nell’eleganza dei loro lineamenti e nella purezza dei loro animi, privi di stupide rivalità o altri aspetti materiali.
Così tenui colori, realizzati con la tecnica dell’acquerello su tela accarezzano lo stesso supporto, danno una immediata sensazione di armonia, freschezza, si delineano prima donne che fanno della loro solitudine una condizione di ricerca di loro stesse, o una semplice evasione alla routine, a volte si mettono in posa davanti allo spettatore, per lo più tengono le mani sui fianchi come “I primi passi di un’idealista, (Roberta), dove la donna ritratta con un’ aria di sfida e una scarpetta da ballo tenuta in una mano, sembra voglia invitarci a entrare nel quadro per dare uno sguardo al paesaggio surreale alle sue spalle.
L’artista gestisce la matrice aristocratica che disegna nei suoi quadri a un carattere più moderno,
donne ancora legate a sentimenti nobili, dai capelli tenuti spesso sciolti, quasi selvaggi,hanno un modo quasi snob di porsi al pubblico e per questo non colgono il consenso di tutti, danno l’idea di essere distaccate, al di sopra delle parti, ma è solo la loro natura, perchè non sono artefatte ma semplici e strano a dirsi è proprio la loro semplicità che appare come un difetto.
Elemento comune è una rivisitazione soggettiva dello stile liberty che si riscontra dagli sfondi, quasi decorativi che avvolgono come nastri di voile vestiti di colori, le sagome delle figure.
Merani Manuela si presenta come fautrice di un suo movimento artistico che definisce liberty figurativo, retaggio del suo passato da bambina spesso a contatto con libri inerenti lo studio dell’epoca che suscitavano il suo precoce interesse per il mondo dell’arte.
Tangibile è un passaggio nel suo percorso artistico dalla staticità delle sue figure, non rinunciando a dar loro armonia, come l’opera Alba, suo primo nudo di una bellezza classica a una più dinamica e moderna visione dei soggetti, si rimanda a tal proposito all’opera “Le stelle stanno in cielo, i sogni non lo so”, omaggio alla canzone di Vasco Rossi. In questo quadro vengono raffigurate due ragazze, una intenta ad accennare una danza mentre si prepara per uscire, l’altra seduta su una poltrona ci osserva pensosa, le sue vesti ci rimandano agli anni 70, sullo sfondo luminoso di un giallo timido, argentee geometrie circondano le figure come in una loro dimensione a sé, dal sapore astratto. Ia recente serie delle opere: Le figlie delle stelle ci appaiono come giovani hippie, femministe che ci accennano un sorriso, pronte a una nuova battaglia ideologica, non si arrendono all’appiattimento sociale. Opere dove prendono spazio storie di donne, di uomini ritratti come damerini, riportanti tutti un particolare comune, una stella blu nella parte superiore della guancia, un segno che ha il sapore di appartenenza a un unico pensiero: vivere come stelle, ovvero non spengersi mai.
di Roberta Merani e Prof. M. Bianchi
Mostre :Vive e lavora fra l’Italia e l’Austria, a Faistenau che ha eletto città d’adozione, opere in permanenza presso studio a Sacramento in California, referente sig.ra Rupert
Osserviamo la sua arte, figure femminili, non ci appaiono come è l’ ultima tendenza, stravolte, straziate, spesso umiliate nei loro corpi e nei loro atteggiamenti, da renderle nauseanti quasi deturpate nella loro dignità, rese perverse o irrimediabilmente spente in una solitudine forzata, no non è questo il messaggio che Merani vuole comunicare. Libertà e ribellione a un senso comune di stasi individualistica, lei è per sua natura anticonformista, rivaluta l’essere donna, in un’ ottica quasi femminista, vuole mettere in gioco le sue protagoniste, che ci appaiono cristalline e non fa mai dei loro corpi l’unico strumento di vita o di scambio mercenario.
Questa artista si rivolge ai fruitori d’arte creando figure femminili fuori dagli schemi, da un disegno semplice e pulito, non evidenzia fino al cattivo gusto le parti anatomiche, c’è un pudore nella sua arte, sono donne consapevoli della loro forza, che con uno sguardo coinvolgono l’osservatore nella loro dimensione, fanno comprendere che non sono create per essere sfruttate, ma ammirate e rispettate nell’eleganza dei loro lineamenti e nella purezza dei loro animi, privi di stupide rivalità o altri aspetti materiali.
Così tenui colori, realizzati con la tecnica dell’acquerello su tela accarezzano lo stesso supporto, danno una immediata sensazione di armonia, freschezza, si delineano prima donne che fanno della loro solitudine una condizione di ricerca di loro stesse, o una semplice evasione alla routine, a volte si mettono in posa davanti allo spettatore, per lo più tengono le mani sui fianchi come “I primi passi di un’idealista, (Roberta), dove la donna ritratta con un’ aria di sfida e una scarpetta da ballo tenuta in una mano, sembra voglia invitarci a entrare nel quadro per dare uno sguardo al paesaggio surreale alle sue spalle.
L’artista gestisce la matrice aristocratica che disegna nei suoi quadri a un carattere più moderno,
donne ancora legate a sentimenti nobili, dai capelli tenuti spesso sciolti, quasi selvaggi,hanno un modo quasi snob di porsi al pubblico e per questo non colgono il consenso di tutti, danno l’idea di essere distaccate, al di sopra delle parti, ma è solo la loro natura, perchè non sono artefatte ma semplici e strano a dirsi è proprio la loro semplicità che appare come un difetto.
Elemento comune è una rivisitazione soggettiva dello stile liberty che si riscontra dagli sfondi, quasi decorativi che avvolgono come nastri di voile vestiti di colori, le sagome delle figure.
Merani Manuela si presenta come fautrice di un suo movimento artistico che definisce liberty figurativo, retaggio del suo passato da bambina spesso a contatto con libri inerenti lo studio dell’epoca che suscitavano il suo precoce interesse per il mondo dell’arte.
Tangibile è un passaggio nel suo percorso artistico dalla staticità delle sue figure, non rinunciando a dar loro armonia, come l’opera Alba, suo primo nudo di una bellezza classica a una più dinamica e moderna visione dei soggetti, si rimanda a tal proposito all’opera “Le stelle stanno in cielo, i sogni non lo so”, omaggio alla canzone di Vasco Rossi. In questo quadro vengono raffigurate due ragazze, una intenta ad accennare una danza mentre si prepara per uscire, l’altra seduta su una poltrona ci osserva pensosa, le sue vesti ci rimandano agli anni 70, sullo sfondo luminoso di un giallo timido, argentee geometrie circondano le figure come in una loro dimensione a sé, dal sapore astratto. Ia recente serie delle opere: Le figlie delle stelle ci appaiono come giovani hippie, femministe che ci accennano un sorriso, pronte a una nuova battaglia ideologica, non si arrendono all’appiattimento sociale. Opere dove prendono spazio storie di donne, di uomini ritratti come damerini, riportanti tutti un particolare comune, una stella blu nella parte superiore della guancia, un segno che ha il sapore di appartenenza a un unico pensiero: vivere come stelle, ovvero non spengersi mai.
di Roberta Merani e Prof. M. Bianchi
Mostre :Vive e lavora fra l’Italia e l’Austria, a Faistenau che ha eletto città d’adozione, opere in permanenza presso studio a Sacramento in California, referente sig.ra Rupert
31
marzo 2007
Manuela Merani – Le figlie delle stelle e spazio uomini famosi
Dal 31 marzo al 22 aprile 2007
arte contemporanea
Location
Orario di apertura
10-13 e 16-19.30
Vernissage
31 Marzo 2007, ore 18
Autore