La Venice Design Art Gallery rende omaggio al maestro friulano Giorgio Celiberti, artista già presentato dalla galleria veneziana in occasione di ben quattro personali (nel 1990, 1994, 1995 e 1996) e una collettiva (1994).

Nel corso della sua lunga carriera Celiberti ha dimostrato di essere artista versatile, fantasioso, dotato di incredibili capacità ed inesauribili risorse espressive.

La volontà di cimentarsi con le più svariate tecniche, dalla grafica alla pittura, dalla scultura alla ceramica, e di utilizzare i materiali più diversi (la pietra, il ferro, il bronzo, l’alluminio...) lo ha portato a percorrere trasversalmente l’universo delle arti figurative, raggiungendo esiti sempre interessantissimi.

Sperimentatore instancabile di forme, Celiberti indaga in primo luogo l’uomo nel suo rapporto con la realtà e la storia. Lo fa per mezzo di un linguaggio personalissimo, un vero e proprio codice fatto di segni, simboli, ideogrammi che alludono e si rifanno ad una dimensione “altra”, più profonda, universale, quella dell’immaginario collettivo.

Ciò appare più che mai evidente negli affreschi, che “sembrano graffiti ritrovati in grotte o montagne ove l’uomo è vissuto migliaia di anni fa” (dalla presentazione di Piero Mainardis de Campo) e nelle sculture architettoniche: torri e obelischi dalle linee modernissime, ma percorsi da lettere e segni misteriosi che ci riportano idealmente ad un periodo arcaico, alla riscoperta di tempi e luoghi perduti o dimenticati, agli albori dell’umanità.

La mostra esporrà opere di Celiberti figurative ed astratte: un grande cavallo in bronzo affiancato da una serie di piccoli cavalli con cavaliere e nudi, le recenti bellissime steli (di bronzo e di alluminio) e alcuni affreschi su tavola e su tela.

Per la portata universale del suo messaggio Celiberti è un artista destinato a non invecchiare, ma a crescere sempre in qualità, bellezza ed amore per la vita.