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Pierluigi Calignano – L-Ray
Con L-Ray Pierluigi Calignano dà il via a un ciclo di lavori completamente nuovo
Comunicato stampa
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Con L-Ray Pierluigi Calignano dà il via a un ciclo di lavori completamente nuovo.
L-Ray sta per “Raggio (Ray) Lisergico”, con un evidente richiamo alla droga degli Hippies anni sessanta: in realtà si tratta dell’eccitazione fantastica che l’artista ricava dalla sua arte (“in fondo, una droga dei poveri…” dice Calignano), e che lo spinge ad avventure e a prove sempre nuove.
In questo caso, il riferimento alle sensazioni percettive date (supposte) dall’LSD, trovano una loro qualche analogia con le opere che l’artista ha realizzato espressamente per questa mostra. Si tratta infatti di cinque grandi sculture lignee, la cui forma è sottolineata e ricavata da vere e proprie “luminarie” artigianali, di quelle che si trovano nelle feste popolari del Sud Italia, e dotate di ben tremila lampadine accese; queste sculture, di forma genericamente circolare, sono poi accompagnate da centocinquanta opere su carta, ottenute con la tecnica del ”monotipo”, e ricavate da un gesto volitivo – la stesura dell’inchiostro su una parte del foglio, poi piegata - e da un processo casuale nella distribuzione degli smalti colorati durante la piegatura della carta, necessari per “stampare” il monotipo.
L’aspetto ossessivo, iperdecorativo, ravvicinato, abbagliante si moltiplica così, sino a confondere la percezione delle misure, e a far perdere i punti di riferimento degli spazi: è la potenza del “raggio L”, che poi non è che la metafora dell’arte.
L-Ray sta per “Raggio (Ray) Lisergico”, con un evidente richiamo alla droga degli Hippies anni sessanta: in realtà si tratta dell’eccitazione fantastica che l’artista ricava dalla sua arte (“in fondo, una droga dei poveri…” dice Calignano), e che lo spinge ad avventure e a prove sempre nuove.
In questo caso, il riferimento alle sensazioni percettive date (supposte) dall’LSD, trovano una loro qualche analogia con le opere che l’artista ha realizzato espressamente per questa mostra. Si tratta infatti di cinque grandi sculture lignee, la cui forma è sottolineata e ricavata da vere e proprie “luminarie” artigianali, di quelle che si trovano nelle feste popolari del Sud Italia, e dotate di ben tremila lampadine accese; queste sculture, di forma genericamente circolare, sono poi accompagnate da centocinquanta opere su carta, ottenute con la tecnica del ”monotipo”, e ricavate da un gesto volitivo – la stesura dell’inchiostro su una parte del foglio, poi piegata - e da un processo casuale nella distribuzione degli smalti colorati durante la piegatura della carta, necessari per “stampare” il monotipo.
L’aspetto ossessivo, iperdecorativo, ravvicinato, abbagliante si moltiplica così, sino a confondere la percezione delle misure, e a far perdere i punti di riferimento degli spazi: è la potenza del “raggio L”, che poi non è che la metafora dell’arte.
08
marzo 2007
Pierluigi Calignano – L-Ray
Dall'otto marzo al 06 aprile 2007
arte contemporanea
Location
ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Solferino, 44, (Milano)
Milano, Via Solferino, 44, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16-19.30
Vernissage
8 Marzo 2007, ore 18.30
Autore
Curatore