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Oretta Cassisi
Asta e Mostra di Arte Contemporanea per la Ricerca dell’Istituto G. Gaslini
Comunicato stampa
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Oretta CASSISI
Mappe dell’immaginario
Protagoniste nel lavoro di Oretta Cassisi (nata a Fiume nel 1936, attiva a Genova, città dove si è formata artisticamente) sono le suggestioni del suo immaginario che, dagli esordi decorativi, inclini talvolta a simbolismi di ascendenza neoclassica e surreale, l’hanno condotta a misurarsi con lo scenario metropolitano in divenire. Cavalli mitologici, templi, colonnati, archivolti, arene, gradinate, popolano le sue grandi carte dall’esasperato sviluppo orizzontale o verticale. Le sue donne-palazzo del passato rivelano un’attitudine nel dare forme antropomorfe alle strutture architettoniche. L’artista percorre percettivamente lo skyline delle mitiche città d’arte, prolungandolo nel tempo e nello spazio dell’emozione, quasi fosse, nelle sue mappe dai forti contorni azzurri, rossi e neri, una composizione musicale. Nel suo lavoro la visione prospettica e plastica trova sempre una riduzione bidimensionale, che ne fa apprezzare l’elegante andamento lineare. Sensibile al segno, al gesto e alla materia, Oretta Cassisi talvolta inserisce nelle sue tecniche miste elementi scritturali. Di formazione pittorica e grafica, l’artista ha sviluppato una notevole capacità nel collage, negli interventi ad acrilico su fondi di giornale e di carta da imballo, nel ricorso a materiali industriali, impiegati anche nei cantieri edili cittadini. Una porta rossa, un tondo di legno grezzo, un copri cerchione metallico rinviano a un percorso di soglie reali e metaforiche dove l’interno e l’esterno si susseguono senza soluzione di continuità. In sintonia con la scelta dei supporti, sono le sue tematiche di ordine sociale, etnico, urbanistico, comunicazionale, mimico-teatrale. Nell’ambito di quest’ultimo campo espressivo si è avvalsa della regia dell’architetto e gallerista Bruna Solinas in occasione della Triennale Internationale d’Art Contemporain di Parigi, nel settembre-ottobre del 2002. Le sue strutture curvilinee degli anni Ottanta, così apprezzate dal grande critico-poeta-artista André Verdet, tendono a diventare strutture arborescenti, le sue mappe di sugheri dipinte rivivono nel silenzio di immaginarie città sommerse, dai fondali corrugati e plastificati, le figure del jet set dell’alta moda, estratte dalle riviste patinate e dalla stampa internazionale, vengono rivestite, nei suoi interventi grafico-pittorici, di altri valori, sensi altri. Viana Conti
Mappe dell’immaginario
Protagoniste nel lavoro di Oretta Cassisi (nata a Fiume nel 1936, attiva a Genova, città dove si è formata artisticamente) sono le suggestioni del suo immaginario che, dagli esordi decorativi, inclini talvolta a simbolismi di ascendenza neoclassica e surreale, l’hanno condotta a misurarsi con lo scenario metropolitano in divenire. Cavalli mitologici, templi, colonnati, archivolti, arene, gradinate, popolano le sue grandi carte dall’esasperato sviluppo orizzontale o verticale. Le sue donne-palazzo del passato rivelano un’attitudine nel dare forme antropomorfe alle strutture architettoniche. L’artista percorre percettivamente lo skyline delle mitiche città d’arte, prolungandolo nel tempo e nello spazio dell’emozione, quasi fosse, nelle sue mappe dai forti contorni azzurri, rossi e neri, una composizione musicale. Nel suo lavoro la visione prospettica e plastica trova sempre una riduzione bidimensionale, che ne fa apprezzare l’elegante andamento lineare. Sensibile al segno, al gesto e alla materia, Oretta Cassisi talvolta inserisce nelle sue tecniche miste elementi scritturali. Di formazione pittorica e grafica, l’artista ha sviluppato una notevole capacità nel collage, negli interventi ad acrilico su fondi di giornale e di carta da imballo, nel ricorso a materiali industriali, impiegati anche nei cantieri edili cittadini. Una porta rossa, un tondo di legno grezzo, un copri cerchione metallico rinviano a un percorso di soglie reali e metaforiche dove l’interno e l’esterno si susseguono senza soluzione di continuità. In sintonia con la scelta dei supporti, sono le sue tematiche di ordine sociale, etnico, urbanistico, comunicazionale, mimico-teatrale. Nell’ambito di quest’ultimo campo espressivo si è avvalsa della regia dell’architetto e gallerista Bruna Solinas in occasione della Triennale Internationale d’Art Contemporain di Parigi, nel settembre-ottobre del 2002. Le sue strutture curvilinee degli anni Ottanta, così apprezzate dal grande critico-poeta-artista André Verdet, tendono a diventare strutture arborescenti, le sue mappe di sugheri dipinte rivivono nel silenzio di immaginarie città sommerse, dai fondali corrugati e plastificati, le figure del jet set dell’alta moda, estratte dalle riviste patinate e dalla stampa internazionale, vengono rivestite, nei suoi interventi grafico-pittorici, di altri valori, sensi altri. Viana Conti
23
febbraio 2007
Oretta Cassisi
Dal 23 febbraio al 04 marzo 2007
arte contemporanea
asta
asta
Location
PALAZZO DUCALE
Genova, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Genova)
Genova, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Genova)
Orario di apertura
dalle ore 9:30 alle ore 19:30
Autore