Al Fadhil, artista con attività multidisciplinare (pittura, installazioni, fotografia, performance, videoarte), nasce a Bassora (Iraq) nel 1955. Studia all'Istituto di Belle Arti a Baghdad e all'Accademia di Belle Arti a Firenze. Risiede ufficialmente a Lugano Svizzera. Ha partecipato a eventi internazionali di arte e workshop; ha lavorato alla “Cité Internationale des Arts” (Parigi) nel 2000, 2004 e 2005, Dubai Art Symposium 2004, Taipei Art University 2005. Ha avuto esposizioni in vari spazi rilevanti in Europa e altri continenti: Bonndorf Museum (D), 2000; Sharjah Biennale (UAE) 2003; Biennale di Venezia; Museo dell'Università La Sapienza, Roma - MLAC 2004; Biennale d'Emergenza I, Palais de Tokyo, Parigi 2005; Kuandu Museum, Taipei (TW) 2005. Punish kamp project, Berlin, 2006. Al Fadhil è un artista eclettico che opera senza vincoli accademici e di correnti stilistiche; alla 50°Biennale di Venezia, si è trasformato in un padiglione mobile indossando una T-shirt con la scritta “I'm Iraq Pavilion”; molti hanno potuto assaggiare il suo pane arabo cotto nell'Attanour (forno), creato per una mostra curata da Szeemann nel 2003 e un suo video/denuncia è stato proiettato al 56° Festival del film di Locarno. “D’abord, la beauté”, la personale allestita negli spazi della galleria Brera 1, è un ulteriore conferma di quanto per Al Fadhil arte-vita siano un binomio inscindibile. La pittura diventa un’esplorazione nel favoloso mondo della bellezza e dell’estetica, ricercata bramosamente con l’ablazione della materia mediante la carteggiatura e la stiratura; la fotografia, pur sempre con un rigoroso senso estetico, un mezzo per approfondire e quasi sempre denunciare aspetti politico/sociali legati alla nostra contemporaneità.