E’ un’opera concepita e realizzata a Venezia, per il Caffè Florian, la grande tela di Gilbert Herreyns in esposizione dal 9 marzo nella Sala delle Stagioni del Caffè di Piazza San Marco.

I lavori di Herreyns raccontano un lavoro lento, concentrato, risultato di molteplici stratificazioni. Il Florian ha voluto invitare il noto artista di origine belga a Venezia per un lungo periodo, perché l’Opera Unica 2007 nascesse e si realizzasse proprio nella città lagunare e per lo storico locale.
Ha origine così una grande tela che restituisce le suggestioni di luci e colori che l’artista ha colto e filtrato nella sua esperienza veneziana. Una monocromia vibrante sottesa da un lavoro minimale di fitte trame e segni, strati di colore, gesti, materia, tra cui la sabbia finissima che Herreyns ha raccolto lungo il Lido di Venezia.
Non narrazione, dunque, ma pulsante alchimia che attrae lo spettatore in un’esperienza percettiva oltre ogni significato, attraverso la dimensione dell’intuizione e delle emozioni, in intima connessione con il lavoro dell’artista, nel suo farsi.

Gilbert Herreyns è nato nel 1943 a Bruxelles, dove si è formato sotto la direzione di Paul Delvaux e Jo Delahaut. I primi lavori, tra il 1966 e il 1972, risentono dell’influenza del costruttivismo e dell’Optical Art; dal ’73, inizia una fase ‘minimale-geometrica’ che coincide con i suoi viaggi a Formentera e a Ibiza, dove incontra il gallerista americano Carl Van der Voort e il gruppo di pittori che partecipano al movimento dell’astrazione geometrica. Dal ’76, anche per l’influenza dell’ambiente mediterraneo delle isole che da quel momento sceglie come dimora, ritrova il piacere dei pennelli e della pittura, rompendo così l’eccessiva rigidità geometrica e concettuale. Aria, fuoco, acqua e terra sono gli elementi ai quali si ispira, utilizzando per analogia i colori giallo, rosso, blu, e il nero e il bianco.
Herreyns ha realizzato numerose esposizioni individuali in Spagna, Belgio, Francia, Stati Uniti e Giappone.