Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Guido Scarabottolo – File
illustrazioni, sculture, monotipi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il titolo della mostra, File, è stato scelto da Guido Scarabottolo perché questo termine è l’anagramma di Life, vita, e viceversa. Il File come luogo di elezione della cultura informatica di cui Scarabottolo è impregnato, da un lato, la Vita dall’altro, entrambi riuniti nelle diverse combinazioni delle stesse lettere. Questa mostra dunque si apre con un titolo che contiene due termini di grandissima attualità: il File, come paradigma della cultura contemporanea lanciata verso il futuro; e Life, la vita, ovvero tutto quello che noi non possiamo lasciarci alle spalle. File dunque, sembra sussurrare Scarabottolo, senza però alcuna facile adesione alle mode e agli stili di comportamento vigenti, in quanto egli stesso ribalta subito l’attenzione verso l’altro termine di grande profondità speculativa: Life, La Vita. Una mostra unitaria e coerente proprio perché a doppio ingresso: dai giorni di carta dei disegni e attraverso gli anni di ferro delle sculture. Come a due entrate è anche il geniale catalogo a doppia copertina disegnato dallo stesso Scarabottolo. L’allestimento a Palazzo Ducale presenta oltre ottanta illustrazioni, ventuno sculture o disegni di ferro, una quarantina di carte.
“Se esiste una demarcazione fra disegno e scultura, ed anche fra disegno e monotipo in Scarabottolo, è forse da tracciare come confine dialettico fra la rappresentazione di un mondo medio, interamente dedito alle allergie e alle mutazioni indotte dai linguaggi, dai mass media, dalle mode, dalle gamme di comportamenti nevrotici nelle illustrazioni – i giorni di carta – e il prosieguo di questo racconto affidato a una dimensione ulteriore, arcaica, misteriosa di cui sono ancora riscontrabili soltanto le impronte, le tracce di ferro, la chiazze sindoniche, le tuniche folgorate nelle sculture e nei monotipi – gli anni di ferro – . Quotidianità nell’una, eternità nell’altro? Può darsi. Ma quel che conta è che l’oggetto dell’arte, passando da una pratica all’altra, viene scambiato: nell’illustrazione abbiamo la prosa disincantata di una favola nevrotica dettata da una fantasia ricombinatoria del quotidiano; mentre nella scultura e nei monotipi abbiamo il ritrovamento delle grandi forme allegoriche che sono escluse dal mondo medio ma ne popolano la rimozione collettiva e l’ultimo, ironico sogno di grandezza.”
Paolo Donini
“Se esiste una demarcazione fra disegno e scultura, ed anche fra disegno e monotipo in Scarabottolo, è forse da tracciare come confine dialettico fra la rappresentazione di un mondo medio, interamente dedito alle allergie e alle mutazioni indotte dai linguaggi, dai mass media, dalle mode, dalle gamme di comportamenti nevrotici nelle illustrazioni – i giorni di carta – e il prosieguo di questo racconto affidato a una dimensione ulteriore, arcaica, misteriosa di cui sono ancora riscontrabili soltanto le impronte, le tracce di ferro, la chiazze sindoniche, le tuniche folgorate nelle sculture e nei monotipi – gli anni di ferro – . Quotidianità nell’una, eternità nell’altro? Può darsi. Ma quel che conta è che l’oggetto dell’arte, passando da una pratica all’altra, viene scambiato: nell’illustrazione abbiamo la prosa disincantata di una favola nevrotica dettata da una fantasia ricombinatoria del quotidiano; mentre nella scultura e nei monotipi abbiamo il ritrovamento delle grandi forme allegoriche che sono escluse dal mondo medio ma ne popolano la rimozione collettiva e l’ultimo, ironico sogno di grandezza.”
Paolo Donini
18
marzo 2007
Guido Scarabottolo – File
Dal 18 marzo al 22 aprile 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIE CIVICHE DI PALAZZO DUCALE
Pavullo Nel Frignano, Via Giardini, 3, (Modena)
Pavullo Nel Frignano, Via Giardini, 3, (Modena)
Orario di apertura
martedì e giovedì 15/18
sabato domenica e festivi 11/13 – 15/19
Vernissage
18 Marzo 2007, ore 11.30
Autore
Curatore