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Douglas Gordon – Pretty much every film and video work from about 1992 until now. To be seen on monitors, some with headphones, others run silently, and all simultaneously (1992-2007)
video installazione di Douglas Gordon (Glasgow 1966) che, come recita il titolo stesso, propone contemporaneamente l’intera produzione filmica dell’artista dal 1992 ad oggi
Comunicato stampa
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Il Contemporary Arts Programme di The British School at Rome presenta Pretty much every film and video work from about 1992 until now. To be seen on monitors, some with headphones, others run silently, and all simultaneously (1992-2007), la video installazione di Douglas Gordon (Glasgow 1966) che, come recita il titolo stesso, propone contemporaneamente l’intera produzione filmica dell’artista dal 1992 ad oggi.
Ogni singolo video realizzato Gordon viene riprodotto su un monitor, e, quando l'artista realizza un nuovo lavoro (escluse le produzioni in collaborazione con altri artisti), questo viene aggiunto all’installazione. Così, dalla sua prima presentazione nel 1999 presso la Galeria Foksal di Varsavia, Pretty much every film and video work from about 1992 until now è un’opera sempre diversa. Nella mostra alla British School at Rome i monitor saranno 50, distribuiti nell’intero spazio della galleria: alcuni saranno poggiati direttamente sul pavimento, altri su cassette di legno, cartoni da imballaggio e casse di birra, corredati, se necessario, da cuffie per l’audio.
Pretty much every film and video work from about 1992 until now. To be seen on monitors, some with headphones, others run silently, and all simultaneously (1992-2006) è una retrospettiva in una stanza, attraverso la quale il pubblico avrà la rara opportunità di avere una visione completa di uno degli aspetti più importanti del lavoro di Douglas Gordon: quello legato al video e al film. Un ritorno, quello dell’artista scozzese nella capitale, atteso da tempo: fu proprio il Caffè Picasso a Roma a presentare per la prima volta il suo lavoro in Italia, nel 1992.
La mostra prosegue l’approfondimento del linguaggio video a cui è dedicata una parte importante del Contemporary Arts Programme della BSR. Dal successo della rassegna Sweetie. Identità Feminile nel Video Inglese, presentata nel 1999, poi itinerante in tutta Europa, alla prima presentazione pubblica del lavoro di Francesco Vezzoli. Dal lavoro di Adam Chodzko Reunion: Salò, nato dalle ricerca degli attori interpreti dei sedici adolescenti protagonisti del film di Pier Paolo Pasolini Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), alla rassegna, Video Vibe. Arte, musica e video in Gran Bretagna, sulle intersezioni tra la cultura musicale e l’arte visiva nel Regno Unito. Da Magic & Loss, una rassegna dedicata al video in Italia, presentata poi nel 2001 come parte di Pandaemonium, the London Festival of Moving Image al Lux Centre di Londra, alla serie Electronic Storm, che ha portato a Roma il meglio della produzione di famosi autori di videoclip come Chris Cunnigham, Floria Sigismondi, Michael Gondry. Da Clip’it, sulla scena videomusicale italiana, fino al festival Derek Jarman @ 10 realizzato, in collaborazione con il British Council e la cineteca Trevi, in occasione del decimo anniversario della morte del grande regista inglese, con proiezioni di materiali inediti e performance live di musicisti come Peter Christopherson (Coil) e Simon Fisher Turner.
Douglas Gordon (Glasgow, Scozia, 1966) vive e lavora a New York. Vincitore del Turner Prize nel 1996, nel 1997 del Premio 2000 della Biennale di Venezia e nel 1998 dell’ Hugo Boss Prize, negli ultimi dieci anni ha tenuto mostre nelle principali gallerie e nei maggiori musei del mondo: lo SkulpturProjekte di Münster, il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, il DIA Center di New York. Nel 2006 il suo lavoro è stato esposto alla Fundació Joan Miró di Barcellona, al MoMa di New York, alla National Gallery di Edinburgo, e ultimamente al MART di Rovereto. Il suo ultimo lavoro, Zidane a 21st Century Portait , realizzato in collaborazione con l’artista francese Philippe Parreno, è stato presentato a Cannes (selezione ufficiale), nel 2006, e proiettato nel corso di vari eventi pubblici, tra cui una serata allo stadio St. Jakob-Park di Basilea organizzata in occasione di ArtBasel 2006.
Douglas Gordon
Pretty much every film and video work from about 1992 until now. To be seen on monitors, some with headphones, others run silently, and all simultaneously (1992-2007)
Ogni singolo video realizzato Gordon viene riprodotto su un monitor, e, quando l'artista realizza un nuovo lavoro (escluse le produzioni in collaborazione con altri artisti), questo viene aggiunto all’installazione. Così, dalla sua prima presentazione nel 1999 presso la Galeria Foksal di Varsavia, Pretty much every film and video work from about 1992 until now è un’opera sempre diversa. Nella mostra alla British School at Rome i monitor saranno 50, distribuiti nell’intero spazio della galleria: alcuni saranno poggiati direttamente sul pavimento, altri su cassette di legno, cartoni da imballaggio e casse di birra, corredati, se necessario, da cuffie per l’audio.
Pretty much every film and video work from about 1992 until now. To be seen on monitors, some with headphones, others run silently, and all simultaneously (1992-2006) è una retrospettiva in una stanza, attraverso la quale il pubblico avrà la rara opportunità di avere una visione completa di uno degli aspetti più importanti del lavoro di Douglas Gordon: quello legato al video e al film. Un ritorno, quello dell’artista scozzese nella capitale, atteso da tempo: fu proprio il Caffè Picasso a Roma a presentare per la prima volta il suo lavoro in Italia, nel 1992.
La mostra prosegue l’approfondimento del linguaggio video a cui è dedicata una parte importante del Contemporary Arts Programme della BSR. Dal successo della rassegna Sweetie. Identità Feminile nel Video Inglese, presentata nel 1999, poi itinerante in tutta Europa, alla prima presentazione pubblica del lavoro di Francesco Vezzoli. Dal lavoro di Adam Chodzko Reunion: Salò, nato dalle ricerca degli attori interpreti dei sedici adolescenti protagonisti del film di Pier Paolo Pasolini Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), alla rassegna, Video Vibe. Arte, musica e video in Gran Bretagna, sulle intersezioni tra la cultura musicale e l’arte visiva nel Regno Unito. Da Magic & Loss, una rassegna dedicata al video in Italia, presentata poi nel 2001 come parte di Pandaemonium, the London Festival of Moving Image al Lux Centre di Londra, alla serie Electronic Storm, che ha portato a Roma il meglio della produzione di famosi autori di videoclip come Chris Cunnigham, Floria Sigismondi, Michael Gondry. Da Clip’it, sulla scena videomusicale italiana, fino al festival Derek Jarman @ 10 realizzato, in collaborazione con il British Council e la cineteca Trevi, in occasione del decimo anniversario della morte del grande regista inglese, con proiezioni di materiali inediti e performance live di musicisti come Peter Christopherson (Coil) e Simon Fisher Turner.
Douglas Gordon (Glasgow, Scozia, 1966) vive e lavora a New York. Vincitore del Turner Prize nel 1996, nel 1997 del Premio 2000 della Biennale di Venezia e nel 1998 dell’ Hugo Boss Prize, negli ultimi dieci anni ha tenuto mostre nelle principali gallerie e nei maggiori musei del mondo: lo SkulpturProjekte di Münster, il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, il DIA Center di New York. Nel 2006 il suo lavoro è stato esposto alla Fundació Joan Miró di Barcellona, al MoMa di New York, alla National Gallery di Edinburgo, e ultimamente al MART di Rovereto. Il suo ultimo lavoro, Zidane a 21st Century Portait , realizzato in collaborazione con l’artista francese Philippe Parreno, è stato presentato a Cannes (selezione ufficiale), nel 2006, e proiettato nel corso di vari eventi pubblici, tra cui una serata allo stadio St. Jakob-Park di Basilea organizzata in occasione di ArtBasel 2006.
Douglas Gordon
Pretty much every film and video work from about 1992 until now. To be seen on monitors, some with headphones, others run silently, and all simultaneously (1992-2007)
02
aprile 2007
Douglas Gordon – Pretty much every film and video work from about 1992 until now. To be seen on monitors, some with headphones, others run silently, and all simultaneously (1992-2007)
Dal 02 aprile al 30 maggio 2007
arte contemporanea
Location
THE BRITISH SCHOOL AT ROME
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 16 – 19.30
Vernissage
2 Aprile 2007, ore 18.30
Autore
Curatore