Ceppi, radici, legni erosi e lavorati dall’acqua, dal sale, dal sole e dal tempo, sono la materia originaria che MG coglie e valorizza, armonizzandola attraverso un processo creativo che include e si conclude nella fusione in bronzo. Scultore come conseguenza di un lavoro accurato che parte sempre dal dato naturale, sveste la materia del superfluo, per consegnarla nella sua forma più sintetica.

Il contatto ispiratore con la Natura, che viene lasciata volutamente protagonista, e l’incontro con le sue forme, si uniscono in un affascinante coincidenza significativa tra mondo interiore e mondo esteriore.

Così, traendo dalla forza narrativa di cui è abbondantemente dotata la natura, MG propone forme

antropomorfe e zoomorfe quasi come segni e macchie dei test psicologici.