La galleria Marena Rooms Gallery si presenta al pubblico mercoledì 18 aprile con la mostra dedicata a FranKo B, artista-performer italobritannico di indiscussa fama.

Lo spazio dai locali molto ampi, 120 mq divisi in 4 stanze, situato nel centralissimo quartiere del Borgo Nuovo, noto per le sue gallerie d’arte, si propone dal suo nascere l’alternanza di mostre di grandi nomi appartenenti alla scena internazionale ad altre di artisti emergenti, stranieri e nostrani, sulla cui ricerca punterà promuovendola attraverso fiere internazionali, collaborazioni e progetti all’estero.

Franca Pastore Marena e il figlio Alessandro Marena, fiduciosi nel potenziale culturale e nella vocazione contemporanea di Torino, iniziano subito questa avventura con un’artista “forte”, spesso controverso a causa delle azioni spettacolari inscenate attraverso l’uso del proprio corpo e del proprio sangue.

Franko B mostra una selezione dalla sua ultima produzione pittorica, sensuali quadri dipinti nero su nero, dove rappresenta con soggetti semplici e con un linguaggio alquanto sintetizzato, il tema dell’amore, che è ricerca e analisi primaria nella sua arte.

Si passa così dal laico umanitarismo verso una natura fragile e generica, alla carità ardente verso ciò che è incompreso e oscuro, per giungere al desiderio puro nei confronti del corpo, oggetto delle pulsioni carnali.

Per l’occasione l’artista ha creato due opere realizzate col neon, due inni all’amore ma anche alla ricerca dell’amore, che si può trovare solo avendo il coraggio di lasciarsi andare, di perdersi. Le due opere, con la loro vitale presenza rosso rubino, vogliono essere di buon auspicio all’attività della nascente galleria.

La statuaria presenza in una sala del calco dell’artista nudo davanti a quadri tondi, dai colori vivaci, mezzi busti feriti qua e là, evoca quel corpo che durante le performances si faceva tela, laddove adesso è sostituito da quest’ultimo, classico, supporto, ancora in grado di trasmettere grandi suggestioni.


Catalogo a colori in galleria, con testi di Luca Beatrice e Monica Trigona