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Pino Pinelli – Anni ‘80
La Galleria Melesi presenta, quale seconda mostra della sua stagione espositiva, le opere appartenenti al ciclo degli anni ’80 dell’artista Pino Pinelli. Esponente tra i più significativi della Pittura Analitica, Pinelli ha incentrato, dagli esordi della fine degli Anni ’60 ad oggi, tutta la sua ricerca sul senso profondo della Pittura
Comunicato stampa
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La Galleria Melesi presenta, quale seconda mostra della sua stagione espositiva, le opere appartenenti al ciclo degli anni ’80 dell’artista Pino Pinelli. Esponente tra i più significativi della Pittura Analitica, Pinelli ha incentrato, dagli esordi della fine degli Anni ’60 ad oggi, tutta la sua ricerca sul senso profondo della Pittura. [...]
La sua scelta radicale di definirsi, ed essere un pittore, lo ha condotto ad addentrarsi nei meandri più nascosti dell’analisi dell’operare pittorico, descrivendo un percorso che è iniziato con la pittura su tela per arrivare, con la sua rottura, allo spazio-ambiente. [...]
Se nei primi anni ‘70 era ancora legato alla dimensione della tela o della carta, in cui la superficie geometrica era vincolante, per i confini entro cui imbrigliava l’energia vitale dei suoi colori, sul finire del decennio quella forza intrinseca nel colore, si esterna e rompe i limiti del quadro disperdendosi proprio sulla parete. Sebbene mantenga ancora una forma geometrica, la conquista dello spazio tridimensionale è avvenuta e successive saranno le disseminazioni che si legano saldamente alla gestualità dell’agire.
Gli anni ‘80 rappresentano così la decisa affermazione di questa nuova libertà [...].
La rilevanza dell’opera di Pinelli è nel riuscire a spostare sempre il limite della conoscenza, il saper guardare sempre un po’ più in là. Non si può dire mai concluso un percorso né trovare la parola fine: le opere di Pinelli vivono sempre un dialogo aperto con l’oggi per la straordinaria capacità di saper mantenere viva la forza della pittura. Le opere degli anni '80 sono un esempio di questo passaggio: la pittura sa sempre ritrovare energia in sé stessa. Fondamentale per un artista che caparbiamente difende la sua posizione di pittore.
Matteo Galbiati
Pino Pinelli è nato a Catania nel 1938, inizia ad operare negli anni Settanta legando la sua azione all’analisi del dipingere e incentrando le sue opere su una pittura-colore e, successivamente, su una pittura-colore-spazio. Da allora, attraverso passaggi successivi e cambiamenti coerenti, lavora con vitalità ed energia tese alla ricerca delle radici più profonde del fare pittura e dell’essere pittore, diventando uno dei più significativi e riconosciuti interpreti della Pittura Analitica. La sua opera acquista fin dagli esordi un valore di rilevanza storica, di incidenza preponderante per le ricerche artistiche contemporanee. La sua figura ha un rilievo ed uno spessore di portata e riferimento internazionali. Dal 1968 espone per le più importanti gallerie in Italia, Europa e Stati Uniti. È stato presente con mostre personali e collettive in musei e spazi pubblici tra i quali si ricordano il Nouveau Museé di Langue, il Forumkunst di Rottweil, il Kunstwerein di Ludwisburg, la Kunsthalle di di Darmstadt, la Columbus Citizen Foundation di New York, la Städtische Galerie di Rosenheim.
Nel 1972 partecipa alla II Biennale Internazionale d’Arte di Menton; nel 1974 alla XXVIII Biennale Città di Milano; nel 1986 è alla XI Quadriennale d’Arte di Roma e alla XLII Biennale di Venezia.
Dal 1963 risiede e lavora a Milano.
La sua scelta radicale di definirsi, ed essere un pittore, lo ha condotto ad addentrarsi nei meandri più nascosti dell’analisi dell’operare pittorico, descrivendo un percorso che è iniziato con la pittura su tela per arrivare, con la sua rottura, allo spazio-ambiente. [...]
Se nei primi anni ‘70 era ancora legato alla dimensione della tela o della carta, in cui la superficie geometrica era vincolante, per i confini entro cui imbrigliava l’energia vitale dei suoi colori, sul finire del decennio quella forza intrinseca nel colore, si esterna e rompe i limiti del quadro disperdendosi proprio sulla parete. Sebbene mantenga ancora una forma geometrica, la conquista dello spazio tridimensionale è avvenuta e successive saranno le disseminazioni che si legano saldamente alla gestualità dell’agire.
Gli anni ‘80 rappresentano così la decisa affermazione di questa nuova libertà [...].
La rilevanza dell’opera di Pinelli è nel riuscire a spostare sempre il limite della conoscenza, il saper guardare sempre un po’ più in là. Non si può dire mai concluso un percorso né trovare la parola fine: le opere di Pinelli vivono sempre un dialogo aperto con l’oggi per la straordinaria capacità di saper mantenere viva la forza della pittura. Le opere degli anni '80 sono un esempio di questo passaggio: la pittura sa sempre ritrovare energia in sé stessa. Fondamentale per un artista che caparbiamente difende la sua posizione di pittore.
Matteo Galbiati
Pino Pinelli è nato a Catania nel 1938, inizia ad operare negli anni Settanta legando la sua azione all’analisi del dipingere e incentrando le sue opere su una pittura-colore e, successivamente, su una pittura-colore-spazio. Da allora, attraverso passaggi successivi e cambiamenti coerenti, lavora con vitalità ed energia tese alla ricerca delle radici più profonde del fare pittura e dell’essere pittore, diventando uno dei più significativi e riconosciuti interpreti della Pittura Analitica. La sua opera acquista fin dagli esordi un valore di rilevanza storica, di incidenza preponderante per le ricerche artistiche contemporanee. La sua figura ha un rilievo ed uno spessore di portata e riferimento internazionali. Dal 1968 espone per le più importanti gallerie in Italia, Europa e Stati Uniti. È stato presente con mostre personali e collettive in musei e spazi pubblici tra i quali si ricordano il Nouveau Museé di Langue, il Forumkunst di Rottweil, il Kunstwerein di Ludwisburg, la Kunsthalle di di Darmstadt, la Columbus Citizen Foundation di New York, la Städtische Galerie di Rosenheim.
Nel 1972 partecipa alla II Biennale Internazionale d’Arte di Menton; nel 1974 alla XXVIII Biennale Città di Milano; nel 1986 è alla XI Quadriennale d’Arte di Roma e alla XLII Biennale di Venezia.
Dal 1963 risiede e lavora a Milano.
24
marzo 2007
Pino Pinelli – Anni ‘80
Dal 24 marzo al 24 aprile 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA MELESI
Lecco, Via Antonio Mascari, 54, (Lecco)
Lecco, Via Antonio Mascari, 54, (Lecco)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16.00 – 19.00 altri orari su appuntamento
Vernissage
24 Marzo 2007, ore 18
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