Venerdì 30 marzo, a Como, sarà ospite della Ratti Lectures Vicente Todoli, direttore della Tate Modern di Londra. L’intero ciclo di appuntamenti, a cura di Mario Fortunato, è patrocinato dal Comune di Como, Assessorato alle Politiche Educative e Università.



Vicente Todoli dirige quella che viene definita “una delle nuove cattedrali della cultura d'Europa”, ed ha contribuito a costruirne una identità precisa e particolare anche attraverso un allestimento innovativo, come racconterà al pubblico durante l’incontro alla Fondazione Antonio Ratti. Cosa si intende per "collezione permanente" di un museo? Come stanno combiando gli allestimenti delle collezioni museali? Todoli affronterà questi temi parlando del ruolo della Tate Modern, che dalla sua apertura presenta la collezione in modi alternativi, non permanenti, secondo criteri non-cronologici, con diversi livelli di variabilità. Il direttore dell’importante museo inglese è una sorta di anti business-man, un antagonista dello standard mentale che permea molta dirigenza museale. Sceglie la lucidità, la selettività e la mobilità di pensiero come dinamiche di lavoro, segno sintomatico di una grande personalità e di quella fierezza catalana che gli fece rifiutare, tempo fa, la proposta di dirigere il museo Guggenheim di Bilbao.



Vicente Todoli (Valencia, classe 1958), ha studiato storia dell’arte alla università di Yale, prima di laurearsi a Valencia. E' direttore alla Tate Modern di Londra dal 2002. Prima ancora è stato direttore del Museo Serralves di Porto (1996-2002) e, appena trentenne, direttore dell'Ivam (Istituto Valenciano de Arte Moderno).



Il prossimo e ultimo incontro delle Ratti Lectures, prima della pausa estiva che precederà il nuovo ciclo autunnale delle conferenze, è previsto il 20 aprile 2007 con Natalia Aspesi, e avrà titolo Che fine ha fatto il mondo della moda? Gli scorsi appuntamenti hanno visto ospiti Anthony Giddens, Stefano Rodotà, Piergiorgio Odifreddi, Predrag Matvejević, Ferruccio De Bortoli, Claudio Magris, Hanif Kureishi.