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Robert Bosisio
“Oltre” è il tema che quest’anno la Galleria Civica di Arco si propone di indagare come segno mentale, fisico, ideale e territoriale
Comunicato stampa
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“Oltre” è il tema che quest’anno la Galleria Civica di Arco si propone di indagare come segno mentale, fisico, ideale e territoriale.
Arco è sempre stata terra di confine e di passaggio come Albrecht Durer ha tradotto nel suggestivo acquerello, conservato al Louvre, che ritrae il Castello. La valle del Sarca è il luogo dove l’orizzonte sfuma a sud verso il Mediterraneo e a nord verso la verticalità delle Alpi.
Questo confine, l’orizzonte, per Arco si può leggere, come ci spiega la direttrice artistica Giovanna Nicoletti, nell’immagine orizzontale del fiume Sarca e nella linea verticale della parete rocciosa sulla quale si erge il castello.
Su queste suggestioni la Galleria Civica di Arco presenta il lavoro di Roberto Bosisio (Trodena, 1963). “La pittura di Robert Bosisio è una pittura di confine – spiega la curatrice della mostra, Giovanna Nicoletti – Così i paesaggi, gli interni, le campiture astratte delimitano e occupano spazi di colore descrivendo la natura, l’uomo, la ragione. La materia è pigmento più che colore e il tono non è mai definitivo. Essa può sempre cambiare, come mutano la nostra percezione e la nostra capacità di percepire, a seconda delle ombre, della luce e dell’umore”.
In mostra vi sono circa 30 lavori, tra cui grandi paesaggi astratti, di circa 2 metri e mezzo, dove il cielo, i campi e i prati si confondono nella linea dell’orizzonte, e “soglie”, porte metafisiche verso un “altrove”, aperte su di un paesaggio illuminato da un colore mutevole.
Nel catalogo trilingue, accanto al testo della curatrice Giovanna Nicoletti, uno scritto del regista tedesco Wim Wenders (Düsseldorf, 1945), da anni amico e collezionista dell’artista, racconta in maniera poetica come guardare verso la rappresentazione dell’”Oltre”.
Arco è sempre stata terra di confine e di passaggio come Albrecht Durer ha tradotto nel suggestivo acquerello, conservato al Louvre, che ritrae il Castello. La valle del Sarca è il luogo dove l’orizzonte sfuma a sud verso il Mediterraneo e a nord verso la verticalità delle Alpi.
Questo confine, l’orizzonte, per Arco si può leggere, come ci spiega la direttrice artistica Giovanna Nicoletti, nell’immagine orizzontale del fiume Sarca e nella linea verticale della parete rocciosa sulla quale si erge il castello.
Su queste suggestioni la Galleria Civica di Arco presenta il lavoro di Roberto Bosisio (Trodena, 1963). “La pittura di Robert Bosisio è una pittura di confine – spiega la curatrice della mostra, Giovanna Nicoletti – Così i paesaggi, gli interni, le campiture astratte delimitano e occupano spazi di colore descrivendo la natura, l’uomo, la ragione. La materia è pigmento più che colore e il tono non è mai definitivo. Essa può sempre cambiare, come mutano la nostra percezione e la nostra capacità di percepire, a seconda delle ombre, della luce e dell’umore”.
In mostra vi sono circa 30 lavori, tra cui grandi paesaggi astratti, di circa 2 metri e mezzo, dove il cielo, i campi e i prati si confondono nella linea dell’orizzonte, e “soglie”, porte metafisiche verso un “altrove”, aperte su di un paesaggio illuminato da un colore mutevole.
Nel catalogo trilingue, accanto al testo della curatrice Giovanna Nicoletti, uno scritto del regista tedesco Wim Wenders (Düsseldorf, 1945), da anni amico e collezionista dell’artista, racconta in maniera poetica come guardare verso la rappresentazione dell’”Oltre”.
31
marzo 2007
Robert Bosisio
Dal 31 marzo al 13 maggio 2007
arte contemporanea
arte etnica
arte etnica
Location
MAG MUSEO ALTO GARDA – GALLERIA CIVICA G. SEGANTINI
Arco, Via Giovanni Segantini, 9, (Trento)
Arco, Via Giovanni Segantini, 9, (Trento)
Orario di apertura
10-18, lunedì chiuso
Vernissage
31 Marzo 2007, ore 18
Autore
Curatore