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Luigi Erba / Tino Stefanoni – Lecco: archeologia di un paesaggio
Gli artisti hanno scelto una serie di immagini datate anni ’80 e inizio anni ’90 su edifici industriali come momento di partenza; su queste hanno lavorato secondo la metodologia del loro linguaggio: la fotografia e la pittura
Comunicato stampa
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L’ API Associazione Piccole Industrie di Lecco e la Galleria Melesi di Lecco propongono una mostra sul territorio lecchese appositamente realizzata per l’evento dagli artisti Luigi Erba (1949) e Tino Stefanoni (1937). “Lecco: archeologia di un paesaggio” è il titolo dell’evento che vuole proporre, accanto ad una singolare collaborazione di un pittore ed un fotografo, un recupero a livello di visione di quelli che sono stati i paesaggi che hanno caratterizzato l’ambiente urbano e perciò quotidiano della città.
Gli artisti hanno scelto una serie di immagini datate anni ’80 e inizio anni ’90 su edifici industriali come momento di partenza; su queste hanno lavorato secondo la metodologia del loro linguaggio: la fotografia e la pittura.
I luoghi che la nostra città ha visto e vissuto quotidianamente sono rappresentati dal Caleotto e le strade vicine, dalla zona di Pescarenico (Via Rosmini e Corso Carlo Alberto).
Le immagini hanno il comune denominatore di essere essenzialmente in bianco e nero. Erba, stampando le opere personalmente, le realizza a collage secondo la tipologia della sparizione in camera oscura iniziata negli anni ’80. I suoi “paesaggi dissolti” stanno a significare non la scomparsa totale di queste architetture, ma la loro presenza costante nella memoria come fossero una sensazione, un’idea, un sogno.
Stefanoni lavora partendo dalle immagini iniziali di Erba riducendo, come se disegnasse attraverso un filtro della memoria, la visione a un’essenza, a un contorno essenziale e mentale di ciò che rimane a livello interiore dopo che quel paesaggio è scomparso.
In esposizione 11 opere: 6 fotografie in copia unica più una prova d’autore montate su supporto rigido e 5 acrilici su tela cm 100x120.
La mostra si avvale di un catalogo con testo critico di Elena Pontiggia, un’introduzione storica di Marco Maggioni ed una prefazione del gruppo giovani API.
L’iniziativa vuole essere un tributo al nostro territorio ed alle nostre imprese, ma soprattutto un momento di riflessione sulla metamorfosi dei luoghi che ci circondano, per i giovani che non hanno vissuto quei momenti storici, ma che capiscono che guardare al passato serve per affrontare meglio il futuro.
Tutto questo si avvalora del fatto che a guidarci in questo viaggio sono due artisti del territorio che hanno raggiunto fama internazionale.
Gli artisti hanno scelto una serie di immagini datate anni ’80 e inizio anni ’90 su edifici industriali come momento di partenza; su queste hanno lavorato secondo la metodologia del loro linguaggio: la fotografia e la pittura.
I luoghi che la nostra città ha visto e vissuto quotidianamente sono rappresentati dal Caleotto e le strade vicine, dalla zona di Pescarenico (Via Rosmini e Corso Carlo Alberto).
Le immagini hanno il comune denominatore di essere essenzialmente in bianco e nero. Erba, stampando le opere personalmente, le realizza a collage secondo la tipologia della sparizione in camera oscura iniziata negli anni ’80. I suoi “paesaggi dissolti” stanno a significare non la scomparsa totale di queste architetture, ma la loro presenza costante nella memoria come fossero una sensazione, un’idea, un sogno.
Stefanoni lavora partendo dalle immagini iniziali di Erba riducendo, come se disegnasse attraverso un filtro della memoria, la visione a un’essenza, a un contorno essenziale e mentale di ciò che rimane a livello interiore dopo che quel paesaggio è scomparso.
In esposizione 11 opere: 6 fotografie in copia unica più una prova d’autore montate su supporto rigido e 5 acrilici su tela cm 100x120.
La mostra si avvale di un catalogo con testo critico di Elena Pontiggia, un’introduzione storica di Marco Maggioni ed una prefazione del gruppo giovani API.
L’iniziativa vuole essere un tributo al nostro territorio ed alle nostre imprese, ma soprattutto un momento di riflessione sulla metamorfosi dei luoghi che ci circondano, per i giovani che non hanno vissuto quei momenti storici, ma che capiscono che guardare al passato serve per affrontare meglio il futuro.
Tutto questo si avvalora del fatto che a guidarci in questo viaggio sono due artisti del territorio che hanno raggiunto fama internazionale.
17
aprile 2007
Luigi Erba / Tino Stefanoni – Lecco: archeologia di un paesaggio
Dal 17 al 24 aprile 2007
arte contemporanea
Location
API
Lecco, Via Della Pergola, 73, (Lecco)
Lecco, Via Della Pergola, 73, (Lecco)
Orario di apertura
09.00-12.00 e 14.00-18.00
Vernissage
17 Aprile 2007, ore 18
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