Fabrizio Pavolucci, nato a Rimini, impegnato ultimamente in varie esposizioni di pittura personali e collettive nel territorio romagnolo, espone ora per la prima volta nella suggestiva sede del Castello degli Agolanti di Riccione.

Di grande impatto visivo, le sue opere mostrano una spiccata personalità, capace di produrre immagini emozionanti e non scontate.
Protagonisti prediletti dei dipinti sono amici e parenti, rappresentati sovente in primi piani che esaltano i lineamenti del viso fin quasi alla caricatura, oppure visti attraverso specchi deformanti che alterano la prospettiva e mostrano un aspetto inedito del soggetto.
La tecnica più usata è senz'altro l'olio, ma non è tuttavia da trascurare l’utilizzo dell’incisione su lastra di zinco, i cui procedimenti sono stati appresi presso la scuola di disegno e pittura “Umberto Folli” di Miramare e poi approfonditi in un corso ad Urbino nel 2005.

Il disegno, coltivato con dedizione, rappresenta un altro campo di esplorazione e approfondimento, come testimonia l’ampia rassegna di lavori a matita e carboncino, talvolta di dimensioni notevoli, presentata in questa mostra.

Una pittura graffiante che trasgredisce la consueta figurazione ed è capace di raccontare l'anima con grinta e ironia.