Nicola Genovese è un giovane artista autodidatta che da circa tre anni lavora con il video,
l’illustrazione, la creazione dei maschere e performance multimediali, esprimendo la sua
creatività attraverso un estro fresco e multiforme. Egli ha sviluppato un rapporto eclettico
con varie forme di espressività artistica, mantenendo sempre un segno grafico ben
riconoscibile e caratterizzato da una forte carica satirica.
Le sue figure, apparentemente naif, esprimono inquietudine e provocazione, comunicando
allo spettatore messaggi spiazzanti, a volte scioccanti, per mezzo di situazioni surreali e
grottesche, in una dimensione onirica e destabilizzante.
Per MÉTÀ, la sua prima personale alla galleria NoLoco, sono state scelte due tavole ad
olio, sette tavole ad incausto (pigmenti e cera), e sette incisioni.
I lavori qui esposti, tutti improntati alla raffigurazione umana e dai quali si indovina una
certa ricercata influenza dei comics underground anni ’70, cercano di sondare quelle
pulsioni e sentimenti spesso inespressi e perciò frustrati della psiche umana.
Il titolo dell'esposizione – MÉTÀ – ha un doppio significato. Se da una parte vuole alludere
al prefisso greco che indica al di là, oltre, da un'altra prospettiva e lettura esso sta a
significare il fatto che ognuna di queste opere è una parte - una metà - di un quadro più
ampio, la cui completezza può essere solamente immaginata dallo spettatore seguendo la
potente suggestione dei titoli delle opere.
Genovese chiama quindi in causa direttamente chi guarda le sue opere, in un gioco di
rimandi tra protagonista e osservatore, oggetto e soggetto del quadro.