studi di “Fisiognomica” di Leonardo guardano più all’aspetto scientifico che satirico, è nella prima metà del Seicento, in particolare con lo scultore Bernini e l’incisore Callot e i loro seguaci quali, tra gli altri, Pier Leone Ghezzi e Giovan Battista Tiepolo nel Settecento, che la caricatura assume quei caratteri moderni da noi più conosciuti. Importante sarà, intorno alla metà dell’Ottocento, il fervore con cui, al “Caffè Michelangelo”, pittori, musicisti, mercanti d’arte, giornalisti accolgono il ‘genere’ caricatura e vi si dedicano con esiti tra i più alti e sagaci. Con la nascita dei periodici satirico-umoristici nella seconda metà dell’Ottocento molti artisti si rivolgeranno quasi esclusivamente a questo ‘fare’ artistico, creando negli anni veri e propri filoni specifici ed autonomi quali la vignettistica, la satira politica e di costume, il fumetto, accolti da una sempre più ampia platea di seguaci ed entusiasti estimatori.

In mostra sono presenti eccellenti esempi assai importanti dal punto di vista storico-artistico, come i soggetti nati nell’ambito del “Caffè Michelangelo”, opere di Borrani e Pollastrini, o quelle che si occuparono di mettere in caricatura fatti e personaggi della Grande Guerra, nate dal sodalizio artistico genovese tra Giuseppe Giglioli e Sergio Canevari, fogli originali, qui presentati, creati per illustrare ‘La Ghirba’, organo ufficiale del V° Corpo d’Armata. Vi parteciparono, coordinati da Ardengo Soffici, in qualità di illustratori, De Chirico, Carrà, Guillermaz, Zamboni e, appunto, Giglioli e Canevari.

Interessanti, tra le prove più recenti esposte, sono un ritratto caricaturale di Ugo Oietti ripreso “alle corde”, probabilmente eseguito da Lionetto Cappiello intorno agli anni ’30; uno di A.G. Bragaglia di mano di Augusto Camerini del 1931; e ancora quelli di Maccari e di Giorgio Muggiani che nel 1954 ritrae i più importanti uomini politici di quel periodo, fino ad un veloce ritratto a mano di Federico Fellini che ritrae il ‘collega’ Rossellini.

Accanto a questi esiti di alto valore storico-artistico, saranno presenti le opere di due giovani artisti, Paolo Leonardo e Francesco Sena, con due modi di intendere il ritratto e le sue declinazioni più attuali.