Si inaugura lunedì 2 aprile alle ore 15, presso la fondazione Querini Stampalia di Venezia, il convegno internazionale «Jean-François Lyotard: dall’acinéma al postmoderno». Il convegno, che è organizzato dalla Facoltà di Design e Arti dell’Istituto Universitario di Archiettura di Venezia, prevede la partecipazione di studiosi di filosofia, di semiotica e di cinema, tra i quali Pier Aldo Rovatti, Claudine Eizykman, Paolo Fabbri, Dominique Chateau, e Guy Fihman. Il lavori si apriranno con i saluti del Rettore dello IUAV Carlo Magnani e prenderanno le mosse da un riesame dell’esperienza cinematografica degli anni 70 quando, anticipando tematiche oggi molto diffuse, Lyotard scrisse il manifesto sull’acinéma (1973) e realizzò dei film sperimentali (L’autre scène, Mao Gillette e Tribun sans tribun) che saranno presentati nel corso della prima giornata. Il convegno, che proseguirà e si concluderà il giorno 3 aprile presso l’ex Convento delle Terese, passerà in rassegna alcuni dei concetti chiave del pensiero di Lyotard, dal figurale al postmoderno, prendendo in considerazione soprattutto la riflessione sull’estetica e le arti (dagli scritti su Cézanne e Duchamp alla mostra Les immateriaux che il filosofo organizzò al Beaubourg nell’85). Lo scopo del convegno è quello di mettere in evidenza l’attualità di un pensiero che ha anticipato molti temi oggi cruciali: la fine delle «grandi narrazioni» della modernità e dell’idea di progesso illimitato, la crisi dei giudizi di valore e di legittimazione «universali» e l’emergenza della ragion pratica «locale».