Scorci noti e volti anonimi che li attraversano, quelli che cattura Mario Carbone (San Sosti - Cosenza,1924) durante le sue passeggiate alla fine degli anni ’50. Scatti in bianco e nero di ordinaria quotidianità si sovrappongono ad eventi eccezionali colorando la città di sentimenti. La neve del ’56; i fedeli a San Pietro nel ‘58, prima della nomina di papa Roncalli; Via Margutta con i suoi artisti... Gioia, allegria, tristezza... il barometro di un’emotività che si riflette sui volti della gente.
Gianni Mascolo (Roma 1961) cerca, scopre pezzi di Roma, sperimentando con curiosità le nuove tecnologie digitali, catturando frammenti di epigrafi, dei caratteri a rilievo sui tombini.
Della pietra gli piace la possibilità di metamorfosi, è affascinato dal Dadaismo, dalla Bauhaus e dalla Pop Art che hanno a che fare, più o meno direttamente, con il suo lavoro, sempre basato sul gusto della sperimentazione. Nasce così Scripta volant, in un gioco di equilibri tra dettaglio, materia e composizione grafica: lettere estrapolate dal loro contesto epigrafico e riassemblate nel collage fotografico.
E’ un giardino naïf quello che, infine, descrive Francesca Lazzarini (Lussemburgo1976, vive a Roma), strappato al degrado e circondato dai palazzoni di borgata. Lo sguardo è una riflessione a voce alta su problemi sociali -immigrazione, casa, emarginazione...- che coinvolgono anche Roma. La storia -la favola, come preferisce chiamarla l’autrice- é concentrata sul diritto ad avere una casa, un luogo da amare. Il diritto a vivere in una condizione migliore. Il lieto fine non é scontato, é una conquista per cui vale la pena lottare.

Manuela De Leonardis