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Luca Brandi
Una pittura di silenzio, dunque, immemorabile e solitaria, dove “l’anima”, sostantivo ricorrente nelle pur scarne riflessioni autobiografiche di Brandi
Comunicato stampa
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Luca Brandi è nato a Firenze nel 1961 vive e lavora a S. Romolo, Bagno a Ripoli.
“L'utilizzo di colori metallici, del colore non-colore, era per me una garanzia in più perché l'assoluto pittorico cui miravo potesse risolversi in una prefigurazione di eternità, dice Brandi con l'aria di chi ha ormai assunto nel proprio quotidiano l'eccellenza a regola di vita - fatica e rischio messi in conto - e lo afferma con naturalezza e un pizzico di rassegnazione, perché è certo che quello, e solo quello, è il destino che gli è toccato in sorte. “ Concentrarsi su un colore e non pensare ad altro, ti dà l'emozione di conoscerlo sempre di più, di sentirlo crescere nella tua mente per una esperienza che non deve finire mai. Perché il quadro lo devi guardare sempre. Non lo devi perdere mai di vista…”
Una pittura di silenzio, dunque, immemorabile e solitaria, dove “l'anima”, sostantivo ricorrente nelle pur scarne riflessioni autobiografiche di Brandi, diventa il concreto vettore del gesto che regge le sorti dell'opera, l'invisibile ma sensibilissimo sestante che guida la superficie al traguardo della sua rivelazione, e meglio sarebbe dire della sua “ostensione”.
“L'utilizzo di colori metallici, del colore non-colore, era per me una garanzia in più perché l'assoluto pittorico cui miravo potesse risolversi in una prefigurazione di eternità, dice Brandi con l'aria di chi ha ormai assunto nel proprio quotidiano l'eccellenza a regola di vita - fatica e rischio messi in conto - e lo afferma con naturalezza e un pizzico di rassegnazione, perché è certo che quello, e solo quello, è il destino che gli è toccato in sorte. “ Concentrarsi su un colore e non pensare ad altro, ti dà l'emozione di conoscerlo sempre di più, di sentirlo crescere nella tua mente per una esperienza che non deve finire mai. Perché il quadro lo devi guardare sempre. Non lo devi perdere mai di vista…”
Una pittura di silenzio, dunque, immemorabile e solitaria, dove “l'anima”, sostantivo ricorrente nelle pur scarne riflessioni autobiografiche di Brandi, diventa il concreto vettore del gesto che regge le sorti dell'opera, l'invisibile ma sensibilissimo sestante che guida la superficie al traguardo della sua rivelazione, e meglio sarebbe dire della sua “ostensione”.
13
aprile 2007
Luca Brandi
Dal 13 aprile al 10 maggio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA IMMAGINARIA
Firenze, Via Guelfa, 22/a, (Firenze)
Firenze, Via Guelfa, 22/a, (Firenze)
Orario di apertura
feriali 9.30- 13.00 15.30-20 domenica 17-20
Vernissage
13 Aprile 2007, ore 17.30
Autore
Curatore