Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Haim Steinbach
Haim Steinbach è noto come l’iniziatore di una pratica artistica basata sulla selezione e la composizione di oggetti già esistenti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Gli oggetti hanno uno scopo, nel senso che sono stati concepiti per soddisfare funzioni e bisogni sia pratici che psicologici, essi tendono ad occupare uno spazio più dialettico che ideale. Il fatto che ci siano così tanti tipi e generi di oggetti di ogni categoria, rende evidente che la personificazione è un fatto reale. In altre parole, gli oggetti hanno una presenza e come dei personaggi, occupano un’identità ontologica e fenomenologica, in quanto esistono in se stessi e per se stessi. Nella nuova situazione di globalizzazione, l’incontro di oggetti in relazioni e contesti inattesi è la prova di un’esperienza che trascende la storia. Le contraddizioni storiche, le proiezioni psicologiche e le relazioni visive si traducono in uno spazio aperto di immaginazione percettiva dove l’incontro casuale è la norma.
Haim Steinbach è noto come l’iniziatore di una pratica artistica basata sulla selezione e la composizione di oggetti già esistenti. Gli oggetti sembrano esposti, ma in realtà essi sono sistemati come se fossero messi in scena e la loro disposizione può essere paragonata a un arrangiamento musicale, all’ Haiku, o alla poesia resa concreta. La scelta degli oggetti e il loro raggruppamento riflette le loro affinità tipologiche e le loro relazioni metonimiche.
A Vistamare Steinbach espone un gruppo di opere relative ai suoi incontri recenti con oggetti di varie persone e di vari luoghi. Per esempio, nel quartiere di Ocean Beach a San Diego, California ci sono molti negozi di antiquariato e di oggetti usati che l’artista frequenta spesso e dove ha trovato svariati sanitari in miniatura e due minuscole brocche a forma di faccia. La faccia è leggermente distorta, allungata e la sua forma la fa assomigliare a una persona che ha sentimenti e addirittura una sua opinione sull’esistenza, come se dicesse “io esisto”, “sono viva”.
Un’altra opera, intitolata “Golden (for Felix)” [“Dorate (per Felix)”] consiste in una selezione di oggetti accostati ad uno spazio pieno di carte dorate di caramelle che facevano parte di un grande tappeto di centinaia di caramelle, i resti di un’opera dell’artista Felix Gonzalez – Torres. Poiché l’intenzione di Gonzalez - Torres era che i visitatori prendessero e mangiassero le caramelle, il desiderio di Steinbach è quello di conservare le carte lasciate e presentarle in un contesto che permette ad altre inattese narrative di prendere forma.
Benedetta Spalletti ha chiesto a Haim Steinbach di prendere in considerazione l’idea di creare un’opera con la pietra della Maiella che si trova in Abruzzo. Le pietre fanno parte della terra e del paesaggio, ma vengono anche estratte per vari usi nelle case, nei cimiteri e come materiale per sculture. Quando si sviluppano le relazioni, si sviluppa anche l’immaginazione, e la memoria prende forma in rapporto all’esperienza e ai fatti. L’artista utilizza una pratica e un contesto per creare delle opere che catturano i momenti in cui lo spazio e il tempo interagiscono. Disporre gli oggetti è un modo di suggerirne il significato. Ma una pietra può essere un oggetto? A Vistamare Haim Steinbach continuerà il suo dialogo con Benedetta Spalletti sulla pietra della Maiella, attraverso il semplice atto di metterla lì.
Haim Steinbach è noto come l’iniziatore di una pratica artistica basata sulla selezione e la composizione di oggetti già esistenti. Gli oggetti sembrano esposti, ma in realtà essi sono sistemati come se fossero messi in scena e la loro disposizione può essere paragonata a un arrangiamento musicale, all’ Haiku, o alla poesia resa concreta. La scelta degli oggetti e il loro raggruppamento riflette le loro affinità tipologiche e le loro relazioni metonimiche.
A Vistamare Steinbach espone un gruppo di opere relative ai suoi incontri recenti con oggetti di varie persone e di vari luoghi. Per esempio, nel quartiere di Ocean Beach a San Diego, California ci sono molti negozi di antiquariato e di oggetti usati che l’artista frequenta spesso e dove ha trovato svariati sanitari in miniatura e due minuscole brocche a forma di faccia. La faccia è leggermente distorta, allungata e la sua forma la fa assomigliare a una persona che ha sentimenti e addirittura una sua opinione sull’esistenza, come se dicesse “io esisto”, “sono viva”.
Un’altra opera, intitolata “Golden (for Felix)” [“Dorate (per Felix)”] consiste in una selezione di oggetti accostati ad uno spazio pieno di carte dorate di caramelle che facevano parte di un grande tappeto di centinaia di caramelle, i resti di un’opera dell’artista Felix Gonzalez – Torres. Poiché l’intenzione di Gonzalez - Torres era che i visitatori prendessero e mangiassero le caramelle, il desiderio di Steinbach è quello di conservare le carte lasciate e presentarle in un contesto che permette ad altre inattese narrative di prendere forma.
Benedetta Spalletti ha chiesto a Haim Steinbach di prendere in considerazione l’idea di creare un’opera con la pietra della Maiella che si trova in Abruzzo. Le pietre fanno parte della terra e del paesaggio, ma vengono anche estratte per vari usi nelle case, nei cimiteri e come materiale per sculture. Quando si sviluppano le relazioni, si sviluppa anche l’immaginazione, e la memoria prende forma in rapporto all’esperienza e ai fatti. L’artista utilizza una pratica e un contesto per creare delle opere che catturano i momenti in cui lo spazio e il tempo interagiscono. Disporre gli oggetti è un modo di suggerirne il significato. Ma una pietra può essere un oggetto? A Vistamare Haim Steinbach continuerà il suo dialogo con Benedetta Spalletti sulla pietra della Maiella, attraverso il semplice atto di metterla lì.
14
aprile 2007
Haim Steinbach
Dal 14 aprile al 30 giugno 2007
arte contemporanea
Location
VISTAMARE
Pescara, Largo Dei Frentani, 13, (Pescara)
Pescara, Largo Dei Frentani, 13, (Pescara)
Orario di apertura
mercoledì, venerdì e sabato 16.30/19.30. Per visite su appuntamento chiamare negli orari di apertura
Vernissage
14 Aprile 2007, ore 18.30
Autore