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Robert Pan – Lîlâ
Lîlâ, questo il titolo della mostra, in sanscrito significa gioco del Cosmo ed osservando le sue opere si ha infatti la sensazione di scoprire voluttuose evoluzioni di corpi celesti nello spazio cosmico
Comunicato stampa
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SPIRALEARTE artecontemporanea di Pietrasanta, ha il piacere di presentare, Sabato 21 aprile 2007, la personale dell’artista altoatesino Robert Pan, che si inaugurerà, alle ore 18.00, nello spazio espositivo di Piazza Duomo 22.
Lîlâ, questo il titolo della mostra, in sanscrito significa gioco del Cosmo ed osservando le sue opere si ha infatti la sensazione di scoprire voluttuose evoluzioni di corpi celesti nello spazio cosmico. Esse racchiudono al loro interno veri e propri mondi, un aurea magica che trasporta in un'altra dimensione; suscitano nello spettatore un turbamento esistenziale ed una spiritualità difficilmente esprimibili a parole.
Le opere dell’artista si situano al confine tra scultura e pittura, sono composizioni create sovrapponendo, su reti metalliche e di plastica, innumerevoli strati, cromaticamente variegati, di resina. Come un alchimista ottiene infinite sfumature attraverso processi fisici e chimici, corrodendo con acidi, lastre di rame per ricavare tonalità blu e verdi e crea tonalità marroni dall’ossidazione del ferro. La resina, materiale che Robert lavora da molti anni è funzionale alla vocazione di nobilitare la gestualità e la presenza fisica dell’artista, che trasmette la propria energia all’opera facendola vibrare di forza; è necessario soffermarsi sulla forte qualità tattile e sull'importanza della componente materica di queste opere, poiché la reazione sentimentale dello spettatore di fronte ad esse non passa unicamente attraverso un significato, ma anche e soprattutto attraverso i significanti della materia impiegata.
Le lucide superfici arancio, rosse, rosa lasciano trasparire ombre guizzanti di colori contrastanti, misteriosi segni, profondità diverse fino alla trama della rete; l’artista seziona, incastona, asporta per portare in luce, il suo lavoro è quindi un porre e un levare, che dà un ordine alla casualità del gesto. Nonostante l’importanza dell’aspetto tecnico e fisico del suo operare, Pan esprime pudore e reticenza nel descriverlo, considerandolo un elemento intimo, quasi sacro:” …la mano si ferma quando trova quello che mi interessa…” dice l’artista.
Pan è un creatore di altissima sensibilità che si lascia trasportare dalla forza della materia, sfruttando le molteplici possibilità che i diversi materiali possono offrirgli: tasta, scopre, sperimenta, plasma e perfeziona senza sosta; arte e vita, per l’artista, sono un unità inscindibile.
Robert Pan è un viaggiatore solitario e non si lascia inquadrare in schemi correnti; basta uno sguardo alla sua opera, per riconoscere una grande autonomia rispetto alle correnti dell'arte contemporanea. Le sue forme, il suo stile, il suo materiale, che anche è stile, non mancano di suscitare controversie e, talvolta, problemi di ricezione, la sua tendenza al monumentale, al sontuoso, allo spettacolare, al seducente, affascina da sempre.
Nato a Bolzano nel 1969, studia all’accademia di Belle Arti di Urbino dal 1987 al 1991.
Successivamente si trasferisce dapprima a Parigi ed in seguito a Londra per soggiorni di studio. Nel 1993 con una borsa di studio si trasferisce a New York, restando fino al 1995.
Le sue precedenti mostre sono state presentate alla Galleria Ghoete di Bolzano da Danilo Heccher e Peter Weiermaier e numerose sue opere fanno parte di importanti collezioni italiane e tedesche.
Lîlâ, questo il titolo della mostra, in sanscrito significa gioco del Cosmo ed osservando le sue opere si ha infatti la sensazione di scoprire voluttuose evoluzioni di corpi celesti nello spazio cosmico. Esse racchiudono al loro interno veri e propri mondi, un aurea magica che trasporta in un'altra dimensione; suscitano nello spettatore un turbamento esistenziale ed una spiritualità difficilmente esprimibili a parole.
Le opere dell’artista si situano al confine tra scultura e pittura, sono composizioni create sovrapponendo, su reti metalliche e di plastica, innumerevoli strati, cromaticamente variegati, di resina. Come un alchimista ottiene infinite sfumature attraverso processi fisici e chimici, corrodendo con acidi, lastre di rame per ricavare tonalità blu e verdi e crea tonalità marroni dall’ossidazione del ferro. La resina, materiale che Robert lavora da molti anni è funzionale alla vocazione di nobilitare la gestualità e la presenza fisica dell’artista, che trasmette la propria energia all’opera facendola vibrare di forza; è necessario soffermarsi sulla forte qualità tattile e sull'importanza della componente materica di queste opere, poiché la reazione sentimentale dello spettatore di fronte ad esse non passa unicamente attraverso un significato, ma anche e soprattutto attraverso i significanti della materia impiegata.
Le lucide superfici arancio, rosse, rosa lasciano trasparire ombre guizzanti di colori contrastanti, misteriosi segni, profondità diverse fino alla trama della rete; l’artista seziona, incastona, asporta per portare in luce, il suo lavoro è quindi un porre e un levare, che dà un ordine alla casualità del gesto. Nonostante l’importanza dell’aspetto tecnico e fisico del suo operare, Pan esprime pudore e reticenza nel descriverlo, considerandolo un elemento intimo, quasi sacro:” …la mano si ferma quando trova quello che mi interessa…” dice l’artista.
Pan è un creatore di altissima sensibilità che si lascia trasportare dalla forza della materia, sfruttando le molteplici possibilità che i diversi materiali possono offrirgli: tasta, scopre, sperimenta, plasma e perfeziona senza sosta; arte e vita, per l’artista, sono un unità inscindibile.
Robert Pan è un viaggiatore solitario e non si lascia inquadrare in schemi correnti; basta uno sguardo alla sua opera, per riconoscere una grande autonomia rispetto alle correnti dell'arte contemporanea. Le sue forme, il suo stile, il suo materiale, che anche è stile, non mancano di suscitare controversie e, talvolta, problemi di ricezione, la sua tendenza al monumentale, al sontuoso, allo spettacolare, al seducente, affascina da sempre.
Nato a Bolzano nel 1969, studia all’accademia di Belle Arti di Urbino dal 1987 al 1991.
Successivamente si trasferisce dapprima a Parigi ed in seguito a Londra per soggiorni di studio. Nel 1993 con una borsa di studio si trasferisce a New York, restando fino al 1995.
Le sue precedenti mostre sono state presentate alla Galleria Ghoete di Bolzano da Danilo Heccher e Peter Weiermaier e numerose sue opere fanno parte di importanti collezioni italiane e tedesche.
21
aprile 2007
Robert Pan – Lîlâ
Dal 21 aprile al 20 maggio 2007
arte contemporanea
Location
MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA
Pietrasanta, Piazza Duomo, 22, (Lucca)
Pietrasanta, Piazza Duomo, 22, (Lucca)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica 11-13 e 16-20
Vernissage
21 Aprile 2007, ore 18
Autore