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Nicola Samorì – Novum ac tunc auditum crimen
Insieme di infinite parti, il corpo umano è una maestosa, complessa, architettura. Molosso pietrificato che l’empito scientifico vorrebbe dissezionato in frammenti, brandelli che funzionano da sineddoche per richiamare in causa un Tutto omogeneo
Comunicato stampa
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Insieme di infinite parti, il corpo umano è una maestosa, complessa, architettura. Molosso pietrificato che l’empito scientifico vorrebbe dissezionato in frammenti, brandelli che funzionano da sineddoche per richiamare in causa un Tutto omogeneo. L'anatomia, e quel poco che se ne racconta, descrivono gli esiti e le tensioni con cui Nicola Samorì [si] misura [con] il corpo umano, atomizzato ma compatto. Tutte le sue opere ci parlano di membra disiecta e di una materia in via di disgregazione; ferite e suture concorrono ad individuare un’articolazione attiva, esempio di come quello che appare disorganico – perché "incompleto" – sia invece perfettamente adeguato a se stesso. Ma il corpo è soprattutto un tempio, che nella sua forma transeunte è reso fossile da Samorì. Richiamandosi al tema del moulage, il precipitato dell'anatomia diventa modello-matrice, ritrova colore in pittura e imprime la sua [f]orma non solo nel gesso ma anche sul rame e sulle plastiche. Il calco sul vivo si confonde così col semi-vivo, in un gioco di derive che nell'approdo cancellano ogni parvenza d'origine, generando atolli pesanti, complessi, oltraggianti, in grado di esorcizzare la morte. Aggregazione e disgregazione ne costituiscono e garantiscono il consanguineo divenire.
Alberto Zanchetta
Alberto Zanchetta
14
aprile 2007
Nicola Samorì – Novum ac tunc auditum crimen
Dal 14 aprile al 30 maggio 2007
arte contemporanea
Location
ANDREA ARTE CONTEMPORANEA
Vicenza, Corso Andrea Palladio, 165, (Vicenza)
Vicenza, Corso Andrea Palladio, 165, (Vicenza)
Orario di apertura
Martedì - Sabato 16,30-19,30
Vernissage
14 Aprile 2007, ore 18
Autore
Curatore