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Sergio Brizzolesi – Regine
La mostra ripercorre il lungo periodo di creatività dell’artista piacentino
Comunicato stampa
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SERGIO BRIZZOLESI è nato a Gropparello (Piacenza) nel 1933.
Ha frequentato l’Istituto d’Arte “Gazzola” di Piacenza e l’Accademia di Brera a Milano.
Espone dal 1959 e si è aggiudicato, da allora, innumerevoli riconoscimenti e premi.
Vive e lavora dividendosi tra gli atelier di Milano e di Piacenza e la sua casa studio di Gropparello sulle colline del piacentino.
La mostra ripercorre il lungo periodo di creatività dell’artista piacentino che da sempre non si è accontentato delle sue origini, ma ha conosciuto in lungo ed in largo altre culture, altri mondi dove la figura è rimasta al centro della sua ricerca. Molte sono le piazze e gli spazi pubblici e privati che accolgono le sue monumentali sculture fino al Sant’Antonino, patrono di Piacenza eseguito nel 2001.
Sono circa 60 le sculture esposte di cui alcune inedite eseguite negli anni 50-60.
Il catalogo, edizioni Tipleco, sarà illustrato da 40 regine di Brizzolesi, con testi dello storico dell’arte Stefano Fugazza, direttore della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e del critico d’arte Giorgio Seveso che tra l’altro scrive: “(…) Sergio Brizzolesi, tra gli scultori d’immagine odierni, è stato ed è tra quelli che molto più di altri hanno tenuto e tengono ben ferma la determinazione a non lasciarsi distrarre, a non farsi sedurre dalle chimere delle mode e dell’attualità estetica. (…) Quelle di Brizzolesi sono donne arcane, donne magiche, donne sognate e temute, che hanno sempre, in prima battuta, tutto il sapore turgido e la tenerezza appassionata di un eros fortemente liricizzato, metaforizzato, intimamente allusivo a una simultaneità di aspetti, di spessori, di ambiguità, di fascini intriganti, (…) Ma possiedono anche, appunto, tutta la fisicità e la corposità di donne vere pur se trasfigurate, figure sospese come per un incantamento che ne tramuta le sembianze, le vesti e i gesti verso una dimensione altra, verso una realtà diversa da quella della semplice naturalità. (…) Proprio tali caratteri rivelano la sostanza più autentica e palpitante del talento del nostro artista, che si gioca in definitiva sui termini di un singolarissimo rapporto tra l’immagine e le sue valenze sentimentali. Al punto che l’immagine stessa, pur restando fortemente iconica, diviene quasi astratta, forma contaminata dai suoi valori, appunto, di metafora che richiama con affabile gentilezza in un medesimo impasto lirico l’erotismo discreto e il calore affermativo della vita, la dolcezza di un rapporto naturale con le cose e la complessità turbata delle idee.”
La mostra è inserita nella IX Settimana della Cultura indetta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Ha frequentato l’Istituto d’Arte “Gazzola” di Piacenza e l’Accademia di Brera a Milano.
Espone dal 1959 e si è aggiudicato, da allora, innumerevoli riconoscimenti e premi.
Vive e lavora dividendosi tra gli atelier di Milano e di Piacenza e la sua casa studio di Gropparello sulle colline del piacentino.
La mostra ripercorre il lungo periodo di creatività dell’artista piacentino che da sempre non si è accontentato delle sue origini, ma ha conosciuto in lungo ed in largo altre culture, altri mondi dove la figura è rimasta al centro della sua ricerca. Molte sono le piazze e gli spazi pubblici e privati che accolgono le sue monumentali sculture fino al Sant’Antonino, patrono di Piacenza eseguito nel 2001.
Sono circa 60 le sculture esposte di cui alcune inedite eseguite negli anni 50-60.
Il catalogo, edizioni Tipleco, sarà illustrato da 40 regine di Brizzolesi, con testi dello storico dell’arte Stefano Fugazza, direttore della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e del critico d’arte Giorgio Seveso che tra l’altro scrive: “(…) Sergio Brizzolesi, tra gli scultori d’immagine odierni, è stato ed è tra quelli che molto più di altri hanno tenuto e tengono ben ferma la determinazione a non lasciarsi distrarre, a non farsi sedurre dalle chimere delle mode e dell’attualità estetica. (…) Quelle di Brizzolesi sono donne arcane, donne magiche, donne sognate e temute, che hanno sempre, in prima battuta, tutto il sapore turgido e la tenerezza appassionata di un eros fortemente liricizzato, metaforizzato, intimamente allusivo a una simultaneità di aspetti, di spessori, di ambiguità, di fascini intriganti, (…) Ma possiedono anche, appunto, tutta la fisicità e la corposità di donne vere pur se trasfigurate, figure sospese come per un incantamento che ne tramuta le sembianze, le vesti e i gesti verso una dimensione altra, verso una realtà diversa da quella della semplice naturalità. (…) Proprio tali caratteri rivelano la sostanza più autentica e palpitante del talento del nostro artista, che si gioca in definitiva sui termini di un singolarissimo rapporto tra l’immagine e le sue valenze sentimentali. Al punto che l’immagine stessa, pur restando fortemente iconica, diviene quasi astratta, forma contaminata dai suoi valori, appunto, di metafora che richiama con affabile gentilezza in un medesimo impasto lirico l’erotismo discreto e il calore affermativo della vita, la dolcezza di un rapporto naturale con le cose e la complessità turbata delle idee.”
La mostra è inserita nella IX Settimana della Cultura indetta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
20
aprile 2007
Sergio Brizzolesi – Regine
Dal 20 aprile al 20 maggio 2007
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
MUSEI CIVICI DI PALAZZO FARNESE
Piacenza, Piazza Cittadella, 29, (Piacenza)
Piacenza, Piazza Cittadella, 29, (Piacenza)
Orario di apertura
martedì, mercoledì, giovedì: 15-19.
venerdì, sabato e festivi: 10-13 e 15-19
lunedì chiuso
Vernissage
20 Aprile 2007, ore 18,30-20
Autore
Curatore