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João Batista Vilanova Artigas – Il fondatore del Politecnico di São Paulo: architettura tra ragione e passione
artisti che presentano apere di pittura, fotografia, poesia e prosa
Comunicato stampa
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La mostra prende le mosse dalla grande esposizione dedicata al maestro brasiliano João Batista Vilanova Artigas, realizzata a San Paolo del Brasile nel novembre 2003, di cui utilizza i grandi modelli plastici originali dei progetti. La versione Italiana, curata dal Politecnico di Milano per una mostra e convegno del 2005 si è successivamente sviluppata con due diverse versioni e allestimenti: del 2006 - dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Palermo: " Brutalismo e progetto contemporaneo " - e dell'Università IUAV di Venezia: "Brutalismo e minimalismo". L'allestimento della mostra trentina, realizzata dal Prof. Claudio Lamanna della facoltà di Ingegneria dell'Università di Trento già nel titolo vuole mettere in evidenza due aspetti dell'opera dell'architetto finora non sufficientemente conosciuto in Italia: il suo decisivo contributo nella fondazione della scuola di architettura originatasi nel Politecnico di San Paolo del Brasile che, a partire dagli anni '40 fino alla sua scomparsa nel 1985, ha formato una serie di importanti architetti -basti ricordare il suo allievo diretto Paulo Mendez da Rocha, che ha meritato il prestigioso Prizker Architecture Prize per il 2006; il secondo aspetto riguarda la sua particolare versione del razionalismo europeo, in cui l'impegno nel sociale di Artigas, la sua passione politica e la fiducia nella bellezza come valore di riscatto per le classi sociali più deboli si esprimono nelle opere attraverso uno stretto rapporto tra l'aspetto severo delle forme architettoniche e l'ingegneria strutturale che tali forme poteva liberare dalla pesantezza.
Questi due aspetti sono particolarmente significativi nel contesto Trentino dove una giovane facoltà universitaria, come quella di Ingegneria, sta portando a compimento il primo quinquennio del Corso di laurea in Ingegneria edile - architettura per la formazione di una nuova figura di progettista capace di una sintesi tra forma e struttura delle opere architettoniche.
Alcuni dei temi presenti nell'opera di Artigas, ed il loro sviluppo da parte di architetti, soprattutto brasiliani ma anche giapponesi, ed europei, sono oggi nuovamente al centro dell'attenzione dei progettisti.
Per quanto riguarda la poetica del cemento armato come particolare forma espressiva declinata nella sua versione latino americana, a Trento non si vuole tanto sottolineare la dimensione stilistica, già messa in evidenza dalle precedenti mostre, quanto la peculiarità dell'intreccio tra la sapienza tecnico strutturale, capace di far librare come aquiloni le masse necessarie per le sue grandi costruzioni quasi liberandole dal vincolo della forza di gravità e la concezione fluida, aperta e continua, dello spazio, privo di barriere tra gli ambienti.
Quasi come una metafora della liberazione delle masse popolari dai bisogni, Antigas intende l'architettura come "l'eterna sfida alla forza di gravità; tutto il resto è comfort."
La sede della mostra, all'interno del Palazzo della Regione progettato da Adalberto Libera, suggerisce connessioni tra le opere dei due esponenti del razionalismo architettonico che, per origini geografiche non lontane (Artigas vanta anche una ascendenza familiare nel nostro nord est) ma attraverso percorsi non accomunabili, esprimono una analoga tensione verso l'innovazione costruttiva e la ricerca inventiva di nuove tipologie strutturali per le grandi opere e infrastrutture della società moderna.
Claudio Lamanna
Questi due aspetti sono particolarmente significativi nel contesto Trentino dove una giovane facoltà universitaria, come quella di Ingegneria, sta portando a compimento il primo quinquennio del Corso di laurea in Ingegneria edile - architettura per la formazione di una nuova figura di progettista capace di una sintesi tra forma e struttura delle opere architettoniche.
Alcuni dei temi presenti nell'opera di Artigas, ed il loro sviluppo da parte di architetti, soprattutto brasiliani ma anche giapponesi, ed europei, sono oggi nuovamente al centro dell'attenzione dei progettisti.
Per quanto riguarda la poetica del cemento armato come particolare forma espressiva declinata nella sua versione latino americana, a Trento non si vuole tanto sottolineare la dimensione stilistica, già messa in evidenza dalle precedenti mostre, quanto la peculiarità dell'intreccio tra la sapienza tecnico strutturale, capace di far librare come aquiloni le masse necessarie per le sue grandi costruzioni quasi liberandole dal vincolo della forza di gravità e la concezione fluida, aperta e continua, dello spazio, privo di barriere tra gli ambienti.
Quasi come una metafora della liberazione delle masse popolari dai bisogni, Antigas intende l'architettura come "l'eterna sfida alla forza di gravità; tutto il resto è comfort."
La sede della mostra, all'interno del Palazzo della Regione progettato da Adalberto Libera, suggerisce connessioni tra le opere dei due esponenti del razionalismo architettonico che, per origini geografiche non lontane (Artigas vanta anche una ascendenza familiare nel nostro nord est) ma attraverso percorsi non accomunabili, esprimono una analoga tensione verso l'innovazione costruttiva e la ricerca inventiva di nuove tipologie strutturali per le grandi opere e infrastrutture della società moderna.
Claudio Lamanna
16
aprile 2007
João Batista Vilanova Artigas – Il fondatore del Politecnico di São Paulo: architettura tra ragione e passione
Dal 16 aprile al 16 maggio 2007
architettura
Location
PALAZZO DELLA REGIONE AUTONOMA TRENTINO ALTO ADIGE SUDTIROL
Trento, Piazza Dante , 16, (Trento)
Trento, Piazza Dante , 16, (Trento)
Vernissage
16 Aprile 2007, ore 18
Autore