Quattro professioniste di successo coordinate dalla storica del design Antv Pansera: Luisa Bocchietto, Laura Giugiaro, Patrizia Scarzella, Giovanna Talocci. Uno stuolo di oltre settanta designer, la metà dei quali sotto i 35 anni. Tutti pazzi per l’orecchietta. Sì quella pugliese, pasta versatile in cucina e adesso anche nella fervida immaginazione di creativi italiani che hanno messo le loro proposte sul tema in una mostra veramente singolare: “Orecchietta dal gusto al design” dal 18 al 23 aprile, a Milano, nel “Fuori Salone 2007” . Sorprendente anche la location dell’evento, la Biblioteca di Santa Maria Incoronata in corso Garibaldi 116, gioiello del ‘400 sconosciuto ai più, che la promotrice di questo kermesse di idee, Rossana Muolo, titolare della Masseria Torre Coccaro a Savelletri di Fasano (Puglia), propone all’attenzione dei visitatori per promuovere in un modo nuovo la propria attività alberghiera.

E non poteva mancare un Premio riservato agli under 35: “Orecchietta, forma e funzione : dalla gastronomia al design, dal gusto all’immagine”. Al vincitore, che sarà proclamato in sede espositiva venerdì 20 Aprile alle ore 19.00, andranno 5.000 euro.

Cosa può venire fuori da un’orecchietta? Luisa Bocchietto illumina la location della mostra con un’inconsueta fonte luminosa a rete che “scola” orecchiette; Laura Giugiaro arricchisce la tavola con una zip portatovagliolo molto chic mentre Giovanna Talocci ha ideato un simpatico set di ciotole colorate. Patrizia Scarzella lancia la moda di vezzosi cappellini in feltro ornati con la pasta pugliese.

Decisamente ispirate alla funzionalità le creazioni dei designer under 35 che partecipano al Premio. In tanti hanno optato per contenitori, gioielli, sedie, poltrone e lampade, dagli stili e dai colori più svariati. Qualcuno ha giocato sull’ironia, come nell’illustrazione “U.F.O”, o sulla giocosità, come per “Orecchiettone”, o hanno provato a lanciare una nuova tendenza con sciarpe e vestiti in tessuto d’orecchietta. Diversificati i materiali e anche le dimensioni: si va da un piccolo spillo con la capocchia a forma di orecchietta ad una tecnologica e grande vasca per esterni con collettore solare che evoca una forchetta.

Più slegati dalla concretezza i designer professionisti, che oltre a tessuti, borse, gioielli, sgabelli e contenitori, hanno realizzato, in alcuni casi, una vera e propria poetica dell’orecchietta. Come nel dipinto “Il Miracolo nella Taverna”, omaggio all’intensità della pittura di Caravaggio, dove l’elemento centrale dissacrante è un pacco di orecchiette, o nell’elaborazione grafica “Senti…”, che lascia spazio all’immaginazione individuale. Arricchiscono la produzione dei designer due creazioni letterarie: il racconto “Un pezzetto di pasta”, tributo alla tradizione pugliese, e la poesia “Madrigale per un lampadario”. Stimoli evocativi che solleticano l’immaginazione dell’osservatore, attraverso un’interpretazione innovativa di un simbolo della tradizione come l’Orecchietta.