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Vincenzo Cecchini
pittura analitica e foto-pittura degli anni 1972-78 in dialogo e confronto con i monocromi 2000-2006
Comunicato stampa
Segnala l'evento
VINCENZO CECCHINI è nato a Cattolica (Forlì)
il 3 ottobre del 1934. Ultimati gli studi incomincia a
dipingere e, già al suo esordio nel 1955, invitato al
Premio Scipione espone un quadro bianco dal
colore pastoso su cui ha inciso con un chiodo linee
verticali e orizzontali. Tra il '58 e '60 in alcune collettive,
alla Galleria Numero di Firenze, mostra quadri di questa
serie intitolata Schemi.
Dal sessanta si trasferisce a Roma e insegna al Liceo Artistico
di Latina. Inizia in questi anni a frequentare l'ambiente artistico
e le gallerie romane dove espone con i suoi coetanei Morales,
Cotani, Cego, Verna opere il cui tema centrale è una pittura
autoreferente e di analisi sulle sue stesse "possibilità".
Un metodo artistico che Cecchini applicherà negli anni successivi
anche ai lavori che realizzaerà mixando la fotografia e la pittura.
Negli anni '70 si moltliplicano le sue partecipazioni alle mostre
specializzate sul tema della Pittura Analitica e nel 1975 tiene
la prima personale alla Galleria Peccolo di Livorno che in
quegli anni dedicava personali ad artisti della Pittura Analitica.
Nascono così la serie dei trittici realizzati con pastelli a
olio stesi sulla tela grezza; la serie delle inquadrature e gli
ingrandimenti, ottenuta ingrandendo col mezzo della foto
particolari di tele e ridipingendone poi alcuni punti.
Tutta una serie di tecniche del "fare pittura" che denotano il
suo interesse per un'attenta analisi del fenomeno "Pittura".
Dopo il 1978 ritorna a vivere nella sua città natale: Cattolica
e le sue tele acquistano una colorazione più chiara e
distesa, tele dalla colorazione tenue e monocroma dove le
superfici sono attraversate da linee ondulatorie o traiettorie sbilenche.
Questa serie di lavori lo accompagna per tutti gli anni '80 e lo
condurrà ai nuovi dipinti monocromi realizzati a partire dagli
anni '90. Una pittura definita nel catalogo dalla Madesani " la
summa del lungo e coerente percorso pittorico che Vincenzo
Cecchini svolge ormai da oltre cinquanta anni".
In questa mostra livornese le opere da lui realizzate
negli anni '70 sono esposte in dialogo e confronto con
le tele monocrome di quest'ultimo decennio.
Correda la mostra un catalogo delle Edizioni Peccolo
contenente le riproduzioni delle opere esposte uno scritto
introduttivo di Angela Madesani e un'intervista con l'artisa
raccolta da Federico Sardella.
il 3 ottobre del 1934. Ultimati gli studi incomincia a
dipingere e, già al suo esordio nel 1955, invitato al
Premio Scipione espone un quadro bianco dal
colore pastoso su cui ha inciso con un chiodo linee
verticali e orizzontali. Tra il '58 e '60 in alcune collettive,
alla Galleria Numero di Firenze, mostra quadri di questa
serie intitolata Schemi.
Dal sessanta si trasferisce a Roma e insegna al Liceo Artistico
di Latina. Inizia in questi anni a frequentare l'ambiente artistico
e le gallerie romane dove espone con i suoi coetanei Morales,
Cotani, Cego, Verna opere il cui tema centrale è una pittura
autoreferente e di analisi sulle sue stesse "possibilità".
Un metodo artistico che Cecchini applicherà negli anni successivi
anche ai lavori che realizzaerà mixando la fotografia e la pittura.
Negli anni '70 si moltliplicano le sue partecipazioni alle mostre
specializzate sul tema della Pittura Analitica e nel 1975 tiene
la prima personale alla Galleria Peccolo di Livorno che in
quegli anni dedicava personali ad artisti della Pittura Analitica.
Nascono così la serie dei trittici realizzati con pastelli a
olio stesi sulla tela grezza; la serie delle inquadrature e gli
ingrandimenti, ottenuta ingrandendo col mezzo della foto
particolari di tele e ridipingendone poi alcuni punti.
Tutta una serie di tecniche del "fare pittura" che denotano il
suo interesse per un'attenta analisi del fenomeno "Pittura".
Dopo il 1978 ritorna a vivere nella sua città natale: Cattolica
e le sue tele acquistano una colorazione più chiara e
distesa, tele dalla colorazione tenue e monocroma dove le
superfici sono attraversate da linee ondulatorie o traiettorie sbilenche.
Questa serie di lavori lo accompagna per tutti gli anni '80 e lo
condurrà ai nuovi dipinti monocromi realizzati a partire dagli
anni '90. Una pittura definita nel catalogo dalla Madesani " la
summa del lungo e coerente percorso pittorico che Vincenzo
Cecchini svolge ormai da oltre cinquanta anni".
In questa mostra livornese le opere da lui realizzate
negli anni '70 sono esposte in dialogo e confronto con
le tele monocrome di quest'ultimo decennio.
Correda la mostra un catalogo delle Edizioni Peccolo
contenente le riproduzioni delle opere esposte uno scritto
introduttivo di Angela Madesani e un'intervista con l'artisa
raccolta da Federico Sardella.
28
aprile 2007
Vincenzo Cecchini
Dal 28 aprile al 31 maggio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA PECCOLO
Livorno, Piazza Della Repubblica, 12, (Livorno)
Livorno, Piazza Della Repubblica, 12, (Livorno)
Orario di apertura
tutti i giorni ore: 10-13 / 16-20
festivi e lunedì mattina chiuso
Vernissage
28 Aprile 2007, ore 18.30
Autore