Creatività, innovazione e sviluppo sostenibile rappresentano i punti chiave che caratterizzeranno il padiglione che Artek costruirà in cooperazione con il leader mondiale dell’industria forestale UPM e l’architetto Shigeru Ban nel parco della Triennale di Milano.


ARTEK&UPM – COOPERAZIONE
Il padiglione Artek sarà costruito con un materiale composito su base legno sviluppato appositamente da UPM. La materia prima utilizzata è il laminato per etichette inutilizzato, derivante dalla produzione dell’azienda UPM Raflatac. Il padiglione, che sarà completamente bianco, avrà un aspetto particolarmente elegante. Dalla forma allungata e sofisticata, il padiglione, che comunque è molto razionale, farà sicuramente un’ottima figura nel parco della Triennale.


SHIGERU BAN – ARCHITETTURA ECOLOGICA E IN LINEA CON LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Rinomato a livello internazionale, Shigeru Ban si è affermato soprattutto per la sua architettura ecologica e in linea con il principio dello sviluppo sostenibile. L’architettura di Ban è caratterizzata da innovazioni sofisticate, basate su materiali all’avanguardia. Ban si è contraddistinto per l’utilizzo singolare della carta, del cartone e del bambù come materiale da costruzione, unito a linee semplici e moderne.


L’INIZIO DI UNA NUOVA ERA – I PRODOTTI PRESENTATI A MILANO
Il rapporto di cooperazione tra Artek e UPM si basa sulla strategia di sviluppo del prodotto di Artek, che è incentrata sulla tutela dell’ambiente, l’estetica e l’etica. A Milano sarà possibile ammirare i primi frutti del lavoro di ricerca sui materiali, avviati con l’ingresso di Tom Dixon come direttore creativo di Artek.

Il robusto e flessibile bambù è una materia prima ecologica grazie anche alla sua crescita e rinnovabilità rapida. A Milano, la serie “Bambu” di Artek Studio sarà affiancata da nuovi prodotti come un tavolo, una sedia, una panca ed uno sgabello.

Gli articoli d’arredamento dell’intramontabile serie ”Artek Classic” presenteranno un volto rinnovato ed una versione bianca, la “Artek White”. La linea Artek Classic sarà anche quest’anno integrata con alcune creazioni di Alvar Aalto che saranno in questo modo rimesse in produzione.

I classici di Artek vengono per così dire resuscitati. Il chip (RFID tag) applicato sotto lo sgabello della serie “2nd cycle” memorizza la storia del mobile, le vicissitudini e tutti i dati di origine. Solo pochi mobili possono vantare un ciclo di vita così lungo come quelli di Artek. Hanno servito tanto i bambini quanto gli studenti, gli anziani e tutti i membri della famiglia da soli o separatamente.

Il padiglione Artek sarà aperto al pubblico il 18 aprile e tema della cerimonia di inaugurazione sarà i nuovi materiali e lo sviluppo sostenibile sia nel design che nell’architettura.