Inaugura martedì 17 aprile alle 21,30 alla Libreria Caffè Bohèmien di Roma, in via degli Zingari 36, la mostra La presenza dell’oggetto, di Schwarz, artista che esegue le proprie opere esclusivamente con oggetti riciclati, facendone degli assemblaggi o modificandoli con la pittura.

Dopo aver esposto alla collettiva Trastart, tenutasi nel marzo 2007 presso Il Cantiere di Roma, l’artista presenta per la prima volta in una mostra personale le sue affascinanti creazioni, fatte dei materiali più disparati, sui quali opera modifiche con la pittura, oppure assemblandoli in modi del tutto spiazzanti e inaspettati.

Schwarz, nato a Teramo nel 1972, è un artista dell’ ”oggetto ritrovato” , lavora esclusivamente con materiali che abbiano già avuto un uso, utilizzando gli oggetti più svariati, dai cartelloni pubblicitari alle scatole per confezioni industriali,dai giocattoli ai tappetini da bagno. Opera détournement di stampo situazionista su quadri già esistenti, come nel caso di “ Giovanni Lindo Ferretti trovato nell’immondizia”, dipinto trovato per caso, modificato dall’artista con la vernice nera, unico colore utilizzato nella sua produzione artistica.

Convinto che il più banale degli oggetti possa trasformarsi da un momento all’altro in un‘ esplosione di creatività, ricicla scatole per le bambole, come ne “ La principessa dei sogni”, sulla quale dipinge la forma della propria spina dorsale, tappetini , come in “ N.5” e “ Emorroidi” ,sino a pezzi di strumenti musicali nel caso dello straordinario “ Chitarristo”, nel quale il Cristo dipinto suona una chitarra reale assemblata al quadro.

Quella di Schwarz è un’opera d’arte totale, l’espressione della presenza di potenzialità creative nei luoghi apparentemente più minimali e quotidiani, capace di elevare il più consueto degli oggetti a parte integrante di una poetica esistenziale di raro spessore.