Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pittura/materiale
una ricognizione in forma di mostra di una serie di pratiche artistiche sviluppatesi a Firenze verso la metà degli Anni Settanta
Comunicato stampa
Segnala l'evento
PITTURA/MATERIALE si propone come una ricognizione in forma di mostra di una serie di pratiche artistiche sviluppatesi a Firenze verso la metà degli Anni Settanta. È questa per la città un'epoca ricca di iniziative, del tutto private, che riguardano l'arte contemporanea, in un tentativo di inscriverla di nuovo, dopo anni di isolamento, più o meno splendido, nelle mappe dell'arte internazionale: dall'archivio/casa editrice/libreria del Centro Di alla Galleria Schema, dalla casa di produzioni video di Art Tapes 22 allo spazio autogestito di Zona. Fra le modalità di produzione artistica che nascono in quel tempo in città si distinguono Paolo Masi (Firenze 1933) e Lanfranco Baldi (Firenze 1938 - 1990), che un comune percorso, attraverso l'Informale e l'Astrattismo geometrico, ha unito dalla fine degli Anni Cinquanta a quel momento, e con loro il più giovane Luciano Bartolini (L'Anchetta, Fiesole 1948 - Milano 1994), di diversa formazione e cultura. Quel che li unisce per un breve ma significativo periodo di tempo, che è anche quello considerato in questa mostra, è costituito da una serie di pratiche artistiche affini, a volte addirittura comuni, che mirano a rilevare il sostrato primigenio della pittura identificato nel suo supporto bidimensionale colto nella propria nuda materialità. Tavole di legno, tele intelaiate, carte e cartoni, a volte superfici di altri materiali, sono enfatizzati come "inizio", "cominciamento", della pittura e della sua pratica concreta e esperienziale. Lontani dalla cosiddetta Pittura Analitica internazionale, da Robert Ryman a Giorgio Griffa, che mira a celebrare la superficie della pittura in senso sia analitico che lirico, essi guardano alla 'pagina bianca' materiale e originale, come tavola di iscrizione vuota, di cui i pochi ed elementari segni tracciativi sopra tendono ad evidenziare la natura e la potenzialità di supporto.
Se la pittura, in questo stadio della sua evoluzione e della sua storia, è il loro punto di partenza, quello di arrivo, o di momentaneo transito, è quello che la loro arte in quel momento presenta nella flagrante concretezza dei suoi supporti materici, che, attraverso la loro opera, si caricano di senso.
Alle opere di questi tre artisti fiorentini se ne accompagnano, a guisa di testimoni, alcune altre di artisti internazionali che sembrano condividerne a distanza sensibilità e intenzioni, quali quelle di Lucio Pozzi (Milano 1935) e Richard Tuttle (Rahway, New Jersey, 1941).
Infine a corallario sono presentate opere recenti di due giovani artisti toscani, Emanuele Becheri (Prato 1973) e Filippo Manzini (Firenze 1975), che sembrano riprendere a distanza di trent'anni sia quelle tematiche che quella vena di sensibilità, tenendo conto che il contesto generale è del tutto cambiato e che quindi i loro esiti presentano altre valenze e altre inedite qualità.
Se la pittura, in questo stadio della sua evoluzione e della sua storia, è il loro punto di partenza, quello di arrivo, o di momentaneo transito, è quello che la loro arte in quel momento presenta nella flagrante concretezza dei suoi supporti materici, che, attraverso la loro opera, si caricano di senso.
Alle opere di questi tre artisti fiorentini se ne accompagnano, a guisa di testimoni, alcune altre di artisti internazionali che sembrano condividerne a distanza sensibilità e intenzioni, quali quelle di Lucio Pozzi (Milano 1935) e Richard Tuttle (Rahway, New Jersey, 1941).
Infine a corallario sono presentate opere recenti di due giovani artisti toscani, Emanuele Becheri (Prato 1973) e Filippo Manzini (Firenze 1975), che sembrano riprendere a distanza di trent'anni sia quelle tematiche che quella vena di sensibilità, tenendo conto che il contesto generale è del tutto cambiato e che quindi i loro esiti presentano altre valenze e altre inedite qualità.
05
maggio 2007
Pittura/materiale
Dal 05 maggio al 21 luglio 2007
arte contemporanea
Location
FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10:00-13:00 / 15:30 - 19:30
lunedì, domenica e festivi aperto su appuntamento
Vernissage
5 Maggio 2007, ore 18
Editore
CARLO CAMBI
Autore
Curatore