Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Matteo Basilé – Quel che resta della trans-avanguardia. Le geografie del gender
Con una forte volontà di decostruire un sistema di “caste” e rompere gli schemi di rappresentazione
prestabiliti, Basilé fotografa un’umanità inconsueta
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Oggi le donne di Matteo Basilé non sono più sole e la sua visione sulla bellezza prende nuove strade, a conferma che i veri artisti sanno rimettersi sempre in gioco. Le immagini appaiono più aperte mostrando luoghi, figure a sagoma intera, interazioni tra corpi e altre presenze sceniche. Ma soprattutto, assieme alle ricorrenti presenze femminili, ecco aggiungersi la transessualità. Ulteriore terreno di indagine figurativa, il tema della transessualità occupa un territorio di confine mettendo a confronto i generi sessuali.
A sostituzione della preannunciata mostra The Saints are coming, questa inedita personale dell’artista romano ci immerge in un ambito di trasformazioni corporee, di superamento di alcuni stati fisici, questa volta assolutamente terreni. Basilé dimostra di cercare costantemente un confronto tra diversità umane, creature ibride e affascinanti per la loro ambiguità.
Se la “Santità” è intesa da Basilé come possibilità di superamento e trascendenza della condizione fisica, spesso vissuta in modo traumatico, soprattutto se subordinata a determinate categorie sociali o all’appartenenza sessuale, allora Quel che resta della Trans-Avanguardia conserva e rafforza la tematica della mostra annunciata in precedenza.
Il corpo si traveste e si trasforma, esibisce la sua dignità universale, teatralizza la scena in un gioco trasversale di epoche e stili. Gli stessi luoghi divengono una presenza catalizzante, protesi del corpo che esalta le sue attinenze barocche e il sapore kubrickiano di “fantascienza nel passato”.
Con una forte volontà di decostruire un sistema di “caste” e rompere gli schemi di rappresentazione prestabiliti, Basilé si riferisce soprattutto ad alcuni momenti salienti della storia dell’arte occidentale, cogliendone i motivi visivi per proiettarli nella contemporaneità. Prendendo spunto da atmosfere libertine, costumi e usi seicenteschi che possono rinviare al famoso scritto “Les Liaisons dangereuses” di Choderlos de Laclos, Basilé riversa tali riferimenti in una contemporaneità oramai contrassegnata dall’interscambiabilità dei sessi e dei generi.
L’artista, tra i pionieri dell’arte digitale europea, usa la materia elettronica in modo del tutto autonomo, con un’intenzione di matrice “umanista” che sviluppa una profonda indagine sull’uomo contemporaneo. In tutte le opere il racconto di Basilé si svolge attorno ad icone figurative nelle quali l’elettronica aggiunge elementi, modulando colori e operando sottolineature grafiche.
Tra le mostre personali di Matteo Basilé (Roma 1974) ricordiamo: Matteo Basilé-Utopia, Museo d’arte moderna Vittoria Colonna, Pescara, 2006; No Man’s Land, Guidi & Schoen, Genova, 2006; Primordialità Alchemica, Galleria Pack, Milano, 2005; Lord of the Flies, Galerie Beukers, Rotterdam, 2004.
Ha inoltre partecipato a numerose esposizioni collettive tra quali On the edge of vision - New idioms in Indian & Italian contemporary art, Victoria Memorial Hall, Calcutta/National Gallery of Modern Art, New Delhi/National Gallery of Modern Art, Mumbai; Arterritory. Arte, Territorio, Memoria, Centrale Montemartini, Rome, 2006; Natura e Metamorfosi, Urban Planning Exhibition Center, Shanghai/ Creative Art Center, Beijing, 2006; Sound & Vision, Museo della Città/Palazzo della Penna, Perugia; Il Male. Esercizi di pittura crudele, Palazzina di Caccia di Stupinigi, Torino, 2005; Italian Six, Barbara Davis Gallery, Houston, 2003.
Basilé è stato vincitore del New York Price, Columbia University, 2002/2003.
22
maggio 2007
Matteo Basilé – Quel che resta della trans-avanguardia. Le geografie del gender
Dal 22 maggio all'undici settembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA PACK
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 13 alle 19.30
Vernissage
22 Maggio 2007, ore 18-21
Autore